Capitolo 19

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Dedicato a ChiaraMagnabosco7.

River flows in you, Yiruma.


Manhattan, New York. USA.                    
Ashley

Ci sono giorni in cui ti chiedi cos'hai fatto di male, guardi il cielo e ti chiedi perché? Perché stai soffrendo così tanto...Se non hai fatto niente. Ed è in quei giorni che capisci che forse, dopotutto, non è colpa tua...forse semplicemente la vita ti ha persa di mira e si sta facendo beffe di te.

-Come si fa ad affrontare le difficoltà in modo più semplice?- mi chiede Maegan.

-Non lo so. Mio padre mi ha sempre detto che bisogna sempre affrontare tutto con il sorriso...perché è l'arma più potente che abbiamo...- le rispondo.

-Beh, tuo padre a proprio ragione...- conclude lei.

Perché a volte la vita sa essere davvero spietata, perché non basta una giornata di pioggia per cancellare una sofferenza. E lei si accanirà proprio su coloro che più hanno sofferto.

-Come hai fatto a superarlo?- le chiedo curiosa.

-Cosa?- domanda Maegan non capendo.

-Tuo padre e tutto ciò che vi ha fatto- le spiego.

-Oh quello...beh semplicemente non l'ho superato. E non posso negare che mi tormenti ancora, nonostante tutto...nonostante tutti i miei sforzi. Ma cerco di andare avanti e di mantenere il sorriso, sempre, proprio come mi ha insegnato il mio angelo- mi risponde sorridendmi.

A volte guardo il cielo e penso che, proprio come lei, non riesco più a distinguere dove si trova il confine, che separa la mia anima dalla mia maschera. A volte mi chiedo cosa ho mai fatto per sopportare tutto questo e soprattutto perché tutte le persone, che avevano giurato di starmi accanto poi mi sono sfuggite...proprio come acqua tra le dita. E arrivi alla conclusione che ciò che ti sta intorno è decisamente futile, se confrontato con ciò che imprigiona la tua anima.

-Guarda quello!!! È così dolcioso!!!- si mette ad urlare Maegan.

-Maeg ma dai...Non esiste neanche la parola dolcioso- le rispondo ridendo.

-Non mi interessa- si impunta -e comunque quello è dolcioso.

-Ma è così futile...A cosa serve?- le chiedo ridendo ancora.

-Smettila non è futile, niente di ciò che ci circonda lo è...- esclama prima di voltarsi e obbligarmi ad inseguirla.

Scusa, ma non riesco a non pensarlo...proprio ora che tu hai strappato un altro pezzo della mia anima, forse l'ultimo, e l'hai fatto a pezzi.

...Ashley, vai avanti con la tua vita nonostante io non ci sarò più. Mi dispiace ma ti proteggerò sempre, ricordatelo...addio...

Fosse facile...spero almeno che tu sia felice lassù, tra gli angeli. Perché alla fine tu sei sempre stata un angelo, il mio angelo...

Sono passati sette giorni, sette giorni da quel maledetto pomeriggio e adesso sono qui. Davanti alla tua tomba illuminata dal sole del tramonto, quel tramonto che tu amavi tanto. Lo stesso che hai scelto come ultima cosa da vedere prima di buttarti giù e di dire addio a questo mondo infame.

Sai infondo ti capisco, certo sei stata egoista e questo non lo nego, ma forse ogni uno di noi deve essere egoista almeno una volta e questa...è stata la tua. Tu hai scelto una fine che in molti definiscono la fine dei codardi, beh quella codarda qui sono io che non ho avuto neanche la forza di venire al tuo funerale. Tu invece hai scelto la fine dei coraggiosi perché hai avuto la forza di dire addio a tutte le sofferenze e di buttarti tra le braccia della morte, come se fosse la tua più cara amica.

Niente è come sembra (The Lies Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora