Niente è come sembra (The Lies Series)

Capitolo 35

Not today, Imagine Dragons.

Manhattan, New York. USA.

Ashley

Quando termina la funzione il sacerdote chiede se qualcuno vuole dire qualcosa e decido di alzarmi per onorare la sua memoria, com'è giusto che sia. Mi metto accanto alla piccola bara bianca e guardo la foto che ho scelto per lei e il mazzo di tulipani rosa e arancioni, i suoi preferiti poi mi schiarisco la voce.

-Mi chiamo Ashley Walker e Skyler era mia sorella. Il giorno in cui Grace mi disse che avrei potuto scegliere io il suo nome le dissi che si sarebbe dovuta chiamare Sky, perché sarebbe stata come il cielo. Infinita, incontaminabile, pura, bella, libera e soprattutto viva. Non avrei potuto scegliere nome migliore, lei era la gioia fatta persona, era una bambina e aveva il coraggio di un leone- mi fermo un attimo con la voce troppo spezzata per parlare -Non nego che non riesco ad accettare il fatto che se ne sia già andata, ma non ho rimpianti perché le ho fatto fare tutto ciò che desiderava. Skyler riusciva a capire le persone con un solo sguardo, prima di chiudere gli occhi mi ha detto che avrei dovuto ricordarla con il sorriso. Mi ha chiesto di non abbandonarla e l'attimo dopo mi aveva lasciata, ma lei era così, sfuggente come una nuvola e contorta come il mare in tempesta. Ammetto che il mio elogio funebre non sia il migliore della storia, ma non mi importa perché lei deve essere ricordata e deve rimanere incisa nei vostri cuori, per sempre.

-Non ci vuole molto per cambiare il mondo, basta solo una piccola cosa- riprendo dopo essermi guardata un po' in attorno -e Skyler l'ha cambiato il mio mondo, così come quello delle persone che hanno vissuto con lei e quello delle persone che avrebbe potuto incontrare, perché sarebbe stata una grande donna. Non importa chi io sia o chi io diventi, perché l'unico modo per continuare ad amare una persona è ricordarla. Perciò finché la Terra non smetterà di girare e le stelle di brillare, io la custodirò nel mio cuore e la farò vivere nei miei pensieri. Ti voglio bene principessa e ti prometto che io sarò il tuo sole se tu sarai la mia luna. Grazie.

Quando finisco di parlare guardo tutti i presenti uno ad uno e mi accorgo che tutti stanno piangendo. Prima ancora che me ne possa rendere conto sono circondata da persone che mi fanno i complimenti per il mio discorso, le condoglianze o soltanto un saluto. Ma tutto questo mi sta troppo stretto perché non percepisco più ciò che dice la gente, mi sento come dentro una bolla impossibile da scoppiare.

-Scusate...- mormoro prima di correre via cercando di trattenere le lacrime il più possibile.

Salgo velocemente in macchina e guido senza fare caso alla direzione che sto prendendo. Il mio istinto mi ha guidata verso Central Park, così parcheggio l'auto e continuano a non guardare la direzione in cui vado mi ritrovo in riva al lago dove mi aveva portata Damon.

E ora che sono finalmente sola e con un terreno stabile sotto i piedi posso permettermi di crollare sotto il peso delle lacrime che trattengo da troppo tempo. Lacrime che come frammenti di vetro stanno dilaniando la mia anima e il mio cuore.

Qualcuno ha detto che succede tutto per una ragione, beh vorrei proprio sapere qual'è la ragione per cui è morta Sky perché davvero non lo capisco. Non comprendo perché tutte le persone buone debbano morire lasciando il mondo pieno di gente come il padre di Damon. Forse qualcuno lassù un giorno ha deciso che avrei dovuto soffrire per non so quale peccato e scontare la mia pena. Prima mio padre, poi la finta morte di Gabriel, Maegan e adesso Sky...tutte persone innocenti e senza la minima macchia.

So che probabilmente stare qui ad autocommiserarmi e a piangermi addosso non è la scelta migliore, ma al momento non ho la forza necessaria per fare nulla. E di certo non ho la forza per entrare in un bar e ubriacarmi come dopo la morte di mio padre.