Niente è come sembra (The Lies Series)

Capitolo 3

Manhattan, New York. USA.                     

  Ashley

Sta mattina mi sono svegliata presto, guardo la sveglia e vedo che sono le 6. Che cazzo faccio sveglia alle sei di mattina? E poi perchè mi sono svegliata così presto se ieri sono andata a letto a mezzanotte passata? Si lo so che è tardi ma quando vado sullo skate perdo la cognizione del tempo ed è proprio quello che ho fatto ieri.
Beh che ne diresti di andare a correre?
Uhm si buona idea....devo dire che sei scassa coglioni ma ogni tanto hai qualche illuminazione.
Ahahah lo prendo come un complimento....
Si si come vuoi, comunque seriamente adesso vado a correre.

Quindi mi preparo e visto che sono le 6 e posso permettermelo perché non mi vedrà nessuno mi metto un paio di short neri, una canottiera nera e sopra una felpa anch'essa nera con il cappuccio, che ha sulla schiena la scritta: Bad Angel. Una volta che mi sono preparata prendo il mio cellulare ed esco. Credo che starò intorno a casa mia perchè c'è meno casino e poi io ho in senso dell'orientamento che è tipo zero....

Una volta uscita da casa mia comincio a correre e dio quanto mi mancava farlo....Amo correre soprattutto alla mattina presto. Mentre corro vedo, vedo un ragazzo che dorme su una panchina, vedo una ragazza quasi nuda, vedo un signore anziano che fa la carità e poi vedo un ragazzo che corre come me ed è vestito bene e una Ferrari e mi chiedo perchè la vita è così crudele con alcune persone e troppo buona con altre? Perchè proprio non lo capisco....

Mi piacerebbe capire l'importanza vera della vita, perchè alla fine è come l'acqua e ti scorre tra le dita...senza che tu possa fare niente anche se non lo vuoi e poi ci sono quelli la vita ce l'hanno e la buttano nel cesso. Ma ci sono anche quelli che se ne fregano perchè a loro importa della vita ma lei è stata troppo crudele con loro e loro non le danno più importanza....io la penso così.

Mentre corro sono arrivata quasi allo skate park di ieri dove oggi dovrò andare per la gara quindi decido di tornare indietro. Comincio a correre e vado sempre più forte finché non mi manca l'aria, finché non sto più in piedi, finché ho male il petto. Una volta qualcuno a mi ha detto che le ferite, gli ematomi, le cicatrici, il sangue fanno male ma sono le parole e le ferite dell'anima a fare male e a bruciare davvero, anche se non sembra vero. Beh io ho sempre saputo che è vero, anche perchè sai che una cosa è vera ancor di più se l'hai provata sulla tua pelle.

Mentre pensavo mi sono completamente estraniata da tutto ciò che mi circondava e per fortuna che ora ho alzato gli occhi quel tanto che bastava per accorgermi che sono arrivata davanti a casa mia.

Così entro e vado a farmi una doccia, quando ho finito la doccia mi avvolgo in un asciugamano nero e mi trucco. Una volta che ho finito mi cambio e mi metto un paio di leggins neri e una felpa lunga bordeaux e ci abbino le converse bordeaux. Poi prendo il cellulare, lo zaino e scendo dirigendomi in cucina. Lì trovo Grace che mi ha preparato la colazione.

-Buongiorno signorina Walker è andata a correre sta mattina?

-Si Grace. Uh hai fatto i cornetti alla cioccolata!!- rispondo entusiasta.

-Si signorina, era molto che non andava a correre!

-Si è vero- le rispondo io sorseggiando il mio cappuccino, dopo aver mangiato un cornetto -ma stamattina mi sono svegliata esageratamente presto è non sapevo cosa fare. Ora vado Grace, ci vediamo oggi.

-Va bene signorina Walker buona giornata.

Detto questo esco e siccome stamattina ho corso abbastanza prendo un taxi perchè non ho voglia di andare alla fermata dell'autobus. Grazie al cielo trovo subito un taxi e in poco tempo sono davanti alla scuola. Una volta scesa mi avvio verso quelli che posso considerare i miei nuovi amici.