Capitolo 21

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Manhattan, New York. USA.                      

Damon

-Attenzione notizia dell'ultima ora: i quattro membri della gang Death Angles sembrano essere fuggiti in questo minuti dal carcere di massima sicurezza di New York. Ma non allarmatevi la polizia ha tutto sotto controllo...- appena sento questa notizia corro in garage, inforco la moto e mi fiondo in centro.

Stavo semplicemente facendo zapping, cercando di non pensare a ciò che è accaduto nell'ultima settimana. Tra la morte di Maegan e il trasferimento di Andrew tutto questo si sta rivelando più duro da affrontare di quanto immaginassi. Non voglio neanche pensare a quanto sia dura per Andrew, considerando che io sono abituato a soffrire e testimone ne è la mia pelle marchiata ma lui...Maegan per me era un sorella minore, colei che mi riconduceva sempre sulla giusta strada...ora non so come farò spero solo di non risprofondare nel baratro in cui ero un tempo.

Nel frattempo che penso a quel angelo a cui sono state spezzate le ali troppo presto, arrivo nella strada principale di Manhattan e mi fermo sul ciglio. La gente è tutta fuori e c'è un tumulto pazzesco, da lontano si comincia a percepire un rombo potentissimo ma non uno qualunque, no...il rombo di auto da corsa. Prima ancora che me ne renda conto, mi ritrovo davanti una Aston Martin Vulcan rossa, una Ford GT First Ride bianco ghiaccio, una Lamborghini Elemento grigio titanio e una Lamborghini Huracan arancione che eseguono una manovra perfettamente orchestrata, per poi lasciare spazio ad una Ferrari LaFerrari nera opaca che manda fuori strada tutte le auto della polizia eseguendo un drift perfetto. Quando​ l'auto viene riportata nella giusta traiettoria, il finestrino si apre e viene lanciata una rosa nera che cade esattamente ai miei piedi.

Mi abbasso e la raccolgo delicatamente, avendo quasi paura che possa dissolversi nel vento proprio come fa lei. Una volta raccolta noto che vi è un bigliettino attaccato così lo srotolo e leggo.

" È inutile che continui a cercarmi, dovresti avere paura di me. Ma se vuoi incontrare questo angelo vendicatore, vai dove un pittore ribelle dipinge ciò che ha inciso sulla pelle. K."

Leggendo il messaggio mi si accappona la pelle, al solo pensiero che lei sia consapevole del fatto che la stavo cercando. Ma nonostante questo decido ugualmente di dirigermi al punto d'incontro che ho facilmente intuito...ossia il luogo dove ci siamo incontrati la prima volta, quando lei stava facendo un graffito sul muro del mio posto per eccellenza.

Corro, corro sempre più forte nella notte più nera...corro come un'ombra, corro come un lupo che insegue la sua preda. Voglio raggiungerla e voglio farlo al più presto, voglio che la smetta di sfuggirmi quando penso di averla tra le mani, come cenere portata via da una folata di vento. In cinque minuti arrivo al ponte da cui si accede al sottopasso, lascio la moto a fianco della sua LaFerrari e lentamente scendo le scale.

Quando la vedo quasi mi si mozza il fiato, è di spalle e indossa un paio di pantaloni neri con sopra il giubbotto della sua gang mentre i capelli sono sciolti sulle spalle, sta guardando il cielo...sta guardando le stelle. Non riesco ancora a capire come sia riuscita ad entrarmi così sotto pelle, vedendola solo tre volte e non avendoci mai parlato ma comunque non riesce ad uscirre dai miei pensieri.

-Sai, continuo a domandarmi cosa ci trovi in me, perché continui a cercarmi, perché continui a pensarmi?! E poi mi rispondo che è normale, perché in fondo anche se non lo ammettiamo siamo tutti attratti dal pericolo e da quell'idea di proibito che ci attira in maniera inequivocabile...Ma tu, tu dovresti starmi lontano perché non hai idea di cosa comporti avvicinarsi a me...- dice prima di girarsi e guardarmi in un modo che mi fa tremare anche l'anima.

Niente è come sembra (The Lies Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora