Capitolo 37

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Manhattan, New York. USA.

Damon

Ieri quando sono tornato al tavolo dopo la telefonata abbiamo finto di mangiare e poi abbiamo fatto una partitella a calcio. Sono felice di aver visto finalmente un sorriso vero sul volto di Ashley, anche se ci è voluto parecchio tempo. Oggi invece mi sto preparando per andare alla partita di basket nel giorno delle attività extracurricolari.

Lo sport che pratico solitamente è la boxe, ma ha scuola non era tra le opzioni così insieme agli altri abbiamo scelto il basket e nonostante non ci entusiasmi particolarmente era l'alternativa migliore.

Infilo la divisa gialla e rossa in un borsone insieme a scarpe e acqua ed esco velocemente. Visto che sono in ritardo mi metto lo zaino in spalla e prendo la moto per destreggiarmi meglio tra il traffico. In questo periodo sto usando più spesso di quanto desiderassi la macchina perciò devo anche rifarmi.

Mi immetto nella strada principale e accelero facendo lo slalom tra le vetture che suonano il clacson impazzite, ma poco m'importa. Sto procedendo a velocità sostenuta e tutte la auto si spostano al mio passaggio, finché una Range Rover Evoque totalmente nera e con i vetri oscurati mi taglia la strada. Avendo chiaramente notato che l'ha fatto volontariamente lo prendo come un affronto e aumento la velocità per seminarla, ma a quanto pare lei è del mio stesso parere e aumenta a sua volta la velocità.

Così prende vita un inseguimento con i fiocchi per sancire il più veloce e abile tra me e l'auto sconosciuta. Quando siamo nei pressi della scuola usciamo dalla strada più trafficata e acceleriamo entrambi, ma con una mossa del tutto inaspettata mi taglia di nuovo la stata e chiude la nostra gara sgommando.

La persona che scende dall'auto una volta che io sono arrivato al suo fianco mi fa scoppiare a ridere. Sono davvero piacevolmente sorpreso.

-Però, non mi aspettavo che fossi così in gamba!- fischio in apprezzamento.

-Odio le persone che mi superano quando guido...- ribatte, ma non mi sfugge il tono più freddo di quello che ha di solito.

-Non l'avevo notato!- replico sarcastico e lei in risposta sorride soltanto.

-Ashley va tutto bene?- le chiedo non capendo il suo comportamento.

-Si non preoccuparti, ora devo andare dalle ragazze e tu in spogliatoio. Buona fortuna!- afferma indicando la sacca e poi si allontana velocemente.

Non riesco a capire perché faccia così, ma decido di sorvolare per restare concentrato sulla partita. Appena metto piede negli spogliatoi i ragazzi mi sommergono urlando che il capitano non può arrivare in ritardo e cazzate del genere, comunque passo avanti ignorandoli e aspettando che finiscano il loro sproloquio inutile.

-Avete finto?- chiedo quando si zittiscono.

-Che hai bro?- indaga subito Luke avvicinandosi.

-Niente, solo non riesco a capire perché Ashley sia così fredda con me oggi...- ammetto passandomi una mano tra i capelli.

-Tutto okay gente è solo Ashley che gli ha fuso il cervello!- annuncia a tutta la squadra.

-Beh questo era chiaro...- lo spalleggia James.

-Siete dei coglioni lo sapete vero?!- esclamo -ricordate che quando sarete come me ci sarò io a prendervi per il culo...

-Si fratello, aspetta e spera!!- mi tira un pugno sulla spalla Luke e finita la discussione scendiamo in campo.

La partita era un'amichevole contro la squadra della scuola di fronte alla nostra e abbiamo vinto 50 a 25, confermandoci i più forti anche se non abbiamo giocato benissimo. Quando è terminata abbiamo iniziato i festeggiamenti in campo e li abbiamo continuati in spogliatoio cambiandoci. Una volta finito io, James e Luke abbiamo deciso di andare al buffet dell'evento per cercare di trovare le ragazze.

Niente è come sembra (The Lies Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora