Capitolo 36

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Manhattan, New York. USA.

Killer

Li guardo trattenendo un labbro tra i denti indecisa se parlare o meno, ma se non glielo dico comunque non risolverei nulla perciò mi decido ad aprire bocca.

-Mi hanno chiamata, abbiamo due o al massimo tre giorni di tempo e poi dobbiamo togliere le tende...- annuncio.

-Okay possiamo farcela, abbiamo tutto sotto controllo e ci manca solo l'ultimo passo- replica Amber con gli occhi fissi sullo schermo del computer.

-E poi torneremo finalmente a casa, questo posto inizia a farmi decisamente schifo...- sospira Drake.

-Hai ragione fratello, qui non c'è nulla di caliente...- lo spalleggia Miguel.

-State zitti...io cosa dovrei dire del cibo spazzatura che sono costretta a mangiare?!- ribatte Amber.

-Cinis devo dirti una cosa di cui mi ha avvisato uno dei nostri informatori- mi avverte Dimitri all'orecchio.

-Va bene andiamo di là...- acconsento lasciandomi alle spalle quei tre che litigano come bambini di quattro anni.

-Garcia junior ha pensato bene di fare ricerche su di noi...- afferma a brucia pelo.

Devo ammettere che la cosa non mi stupisce più di tanto, in fondo anch'io avrei fatto ricerche se un gruppo di ragazzi spuntati dal nulla fosse arrivato e mi avesse tolto tutto ciò che avevo.

-Lascialo fare tanto non può scoprire niente che possa comprometterci...- replico scrollando le spalle.

-Okay allora...sei pronta a tornare a casa?- mormora accarezzandomi lievemente il mento.

-Cazzo se sono pronta!- sorrido prima di tornare di là e interrompere le grida.

-Allora ricapitolando voglio sapere quali sono i territori che abbiamo acquisito e come sta andando- ordino sedendomi di nuovo.

-Sono andato nella zona a nord-ovest di Brooklyn e la situazione è buona, non ci sono insurrezioni e ho dovuto soltanto calmare una rissa di poco conto tra spacciatori...- mi informa Drake.

-Molto bene, del resto quella non è mai stata una zona tanto impegnativa. Miguel?- continuo.

-A Staten Island c'è stato qualche problema, prima della gara hanno tentato di manomettere la mia macchina, ma poi sono riuscito a sedarli e non ci daranno altri problemi...- mi assicura con il suo solito modo di fare degno del re degli spavaldi.

-E gli hai dato una lezione?- lo prendo un po' per il culo.

-Oh puoi scommetterci, hanno imparato chi comanda!- esclama facendomi l'occhiolino.

-A Manhattan è andata di lusso, ho incontrato Garcia jr. e mi ha sfidato, abbiamo gareggiato, l'ho battuto e ho guadagnato anche una scopata...perfetto no?!- se c'è una cosa che non va mia fatta, beh quella è sfidare Amber.

-Si decisamente perfetto! Dimitri?- chiedo.

-Niente di che...nel Bronx la gente è talmente fatta che quando sono sulle strade è solo perché non riescono più a camminare...- commenta annoiato.

Niente è come sembra (The Lies Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora