When it hasn't been you day,
your week, your month, or even you year
I'll be there for you
(I'll be there for you- The Rembrants)È mercoledì e finalmente vedrò Vicky, tornata ieri dall'Italia.
Non la sento da un po' e spero che il suo ritorno a Oxford sia il meno traumatico possibile. Appena esco di casa ricevo un messaggio. È lei.
Dice che farà tardi e che ci vedremo direttamente a lezione.
Sapendo quanto sia fondamentale per lei iniziare la giornata con un buon caffè, mi affretto verso la caffetteria e ordine due americani a portar via. Mentre mi avvio verso l'aula scorgo in lontananza Chris e il mio cuore perde un battito. Lui non può vedermi, sta parlando con il professor Law di storia del cristianesimo. Sembrano amici e la cosa mi sorprende.
Quello che è successo tra noi potrebbe essere tanto importante per lui da sentire il bisogno di raccontarlo a qualcuno, proprio come lo sento io? Ma perché è così automatico per me pensare che lui lo racconti a qualcuno?
Certo, non sarebbe una grande idea raccontarlo a qualcuno dell'università, ma lui avrà amici qui? Talvolta appare così stakanovista nel compiacere Morgan che mi chiedo se abbia qualcuno con cui parlare, con cui passare il tempo.
Mi fa impazzire l'idea di non conoscere nulla di lui.
Guardo distrattamente l'orologio e mi dirigo a lezione. Vedo immediatamente Vicky seduta in prima fila. Appena mi vede varcare la soglia mi sorride e io la raggiungo alzando i due caffè in segno di vittoria.
<<Non me la sentivo di bere il caffè senza di te, stamattina.>>
Estraggo dal supporto uno dei due bicchieri e glielo porgo. Lei invece di afferrarlo si alza e inaspettatamente mi cinge in un affettuoso abbraccio. Non è notoriamente una persona espansiva e questo gesto mi lascia piacevolmente sorpresa.
<<Grazie. Ti voglio bene!>> Esclama con la voce rotta per l'emozione. So che questo suo moto di affetto è probabilmente dovuto al turbine di emozioni che sta passando e per questo cerco di stringerla più forte che posso.
<<Te ne voglio anche io.>> Dico infine staccandomi dal suo abbraccio per poterle parlare a quattr'occhi <<come ti senti?>>
<<Faccio di tutto di non pensarci, ora che sono a casa. In fondo, non ho ancora realizzato del tutto. Penso ancora di rivederlo a Natale, ad aspettarmi con il suo solito maglione rosso e il salvadanaio di quando ero piccola.>> Confessa tenendo gli occhi bassi.
Farei qualsiasi cosa per farla stare meglio, davvero, ma so come si sente e si può fare ben poco per lenire il dolore. Bisogna soltanto lasciare che il tempo faccia il suo corso.
La lezione comincia e il tempo mi sembra volare. Prendo appunti e mi immergo nella filologia classica.
Appena sento scoccare il gong della fine della lezione raccolgo distrattamente il mio materiale e finisco per posizionarmi all'entrata dell'aula aspettando Vicky, che si è fermata a parlare con il professor Morgan. Lui sembra così cordiale con lei, che inizio a chiedermi il perché della sua fama così negativa. Ciò che però mi lascia perplessa è l'estrema confidenza che si sta prendendo con Vic. Che sia perché è figlia di un collega? Anche i professori vogliono tenersi buoni gli studenti o succede solo e unicamente il contrario?
Lei lancia uno sguardo nella mia direzione, io le faccio cenno per farmi vedere e dirle di fare con calma. Ormai ci sono solo lei e Morgan nell'aula. E io, chiaramente. Mi sembra quasi di essere di troppo.
Dopo un breve saluto lei mi raggiunge.
<<Cosa voleva Morgan?>> Cerco di sondare il terreno.
<<Niente. Ha incontrato mio padre e ha saputo di mio nonno. Voleva solo sapere come stessi.>>
<<Wow! Sorprendente per uno stronzo come lui...>> aggiungo quindi. Spero di intavolare un discorso e cercare di scoprire qualcosa di più, ma lei si limita a sorridermi dicendo <<Eh, già...>>, come se volesse tagliare corto.
Vorrei farle molte domande, ma mi rassegno al suo mutismo sull'argomento, rendendomi conto che sono davvero l'ultima persona al mondo che la potrebbe accusare di essere strana quando si parla di un professore.
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Us against the world - In revisione
RomanceAmante della musica e delle scelte sbagliate, Piper Harrison studia all'università di Oxford. Dopo un'infanzia difficile, iniziare una nuova vita in una nuova città porterà moltissimi cambiamenti nella sua vita. Gli inconvenienti, le amicizie e l'am...