«James, sei sicuro?» sussurra mia madre. Le rivolgo un'occhiata sbalordita e dopo qualche secondo mi accorgo che mio padre sta facendo lo stesso.
«Certo che sono sicuro mamma, è sempre stato così»
«Non mi è mai sembrato, a te non sembra Artie?» dice confusa guardando mio padre.
«Parli sul serio, Joan?»
«Beh, insomma, pensavo che fosse più...» ricomincia lei.
«Evidente?» la incalza Jim.
Silenzio.
«Certo, perché per essere gay devi amare lo shopping, avere un miliardo di amiche femmine a cui consigli i vestiti ed essere appassionato di musical, giusto?»
«Jim, tu ami i musical» suggerisce mio padre e per poco non scoppio a ridere mentre gli lancio un'occhiata torva per zittirlo.
«Non è questo il punto!!!» sbraita Jim gesticolando nervosamente.
«Okay, okay... Solo che io avevo immaginato una vita per te... Una bella nuora, dei nipotini...» esclama mia madre.
«Questa doveva essere la tua vita, non la mia»
«Lo so, ma tu non sai che dispiacere...»
«Puoi dispiacerti quanto vuoi, e mentre lo fai, cerca di abituarti all'idea che io sono felice così» sbotta infine prima di alzarsi. I vetri quasi tremano quando Jimmy esce di casa sbattendo la porta, come se così facendo potesse veramente rilasciare tutta la rabbia che ha dentro di sé.
Balzo in piedi per rincorrerlo, per rincuorarlo e fargli sapere che tutto migliorerà, ma non appena esco di casa, di Jimmy non vedo nemmeno più l'ombra.
«Vuoi fare una passeggiata?» sussurra al mio orecchio papà posandomi una mano sulla spalla.
«Ma Jimmy?»
«Jimmy tornerà, tesoro. Torna sempre» dice con delicatezza, rendendo tutto più disteso. Un dono davvero raro, quasi un superpotere che riesce sempre a sferrare nel momento peggiore per trasformare ogni situazione.
«Sì, ma questa volta la mamma è stata decisamente una stronza» dico a voce bassa incamminandomi sulla via principale. Nessuna macchina è in vista e la via, tranquilla e silenziosa, sembra essere illuminata solo dalla luna e qualche lampione in lontananza.
«Piper, non puoi pretendere che Joan non sia...» sospira brevemente «Joan...»
«Ma per suo figlio non avrebbe potuto fare uno sforzo?»
«Lo farà, Pip. Siete la cosa più bella e importante che abbiamo» dice disteso.
«Onestamente, dal vostro comportamento in passato credevo che la cosa più bella e importante per voi fosse il negozio»
«Ma come ti viene in mente?» esclama cambiando immediatamente espressione.
«Siete voi ad avercelo dimostrato durante tutti questi anni. Non pensi che sia anche per questo che Jimmy si sia sentito obbligato a mantenere il segreto?»
«Tu pensi che sia così Piper?»
«Non lo so... So solo che da quando sono tornata stanno succedendo più cose di quante ne siano successe nei venti anni in cui ho vissuto qui» confesso scoraggiata.
«La vita ci sta sfidando, tesoro. Tu hai la pelle dura»
«E tu?»
«Forse non abbastanza» ammette «Però, io di Jimmy l'ho sempre saputo» mi fa un occhiolino sorridendo baldanzoso.
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Us against the world - In revisione
Storie d'amoreAmante della musica e delle scelte sbagliate, Piper Harrison studia all'università di Oxford. Dopo un'infanzia difficile, iniziare una nuova vita in una nuova città porterà moltissimi cambiamenti nella sua vita. Gli inconvenienti, le amicizie e l'am...