Capitolo 19 (1)- Somewhere only we know

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And if you have a minute why don't we go?
Talk about it somewhere only we know
(Somewhere only we know- Keane)

I giorni successivi volano e ogni volta che incontro Chris non riesco a trattenermi dal continuare a chiedergli quale sarà la nostra destinazione per le vacanze.

Come per tradizione, le telefonate di mia madre in questo periodo, iniziano ad intensificarsi e ogni giorno cerca di persuadermi a raggiungerla in Irlanda. Un'ala della mia famiglia, infatti, è originaria di Dublino e ogni anno ci ospita per le feste. Sono ormai anni, da quando la maggior parte dei miei cugini ha iniziato a vivere per conto proprio, che vivo quello che in precedenza era un viaggio di piacere, come un obbligo. Da quando ho iniziato l'università però, posso sfruttare la sessione invernale come impegno inderogabile che mi costringe ad Oxford. Non mi dispiace festeggiare qui, quando le vie del centro si accendono e le decorazioni fanno capolino da ogni angolo.

Quest'anno però, posso condividere tutto ciò che amo con qualcuno. Mi chiedo continuamente dove potrebbe portarmi. Ripasso mentalmente ogni angolo del Regno Unito e mi chiedo quale sarà la destinazione delle nostre vacanze di Natale, che somigliano più ad una sorta di fuga d'amore.

Lui, chiaramente, non si sbilancia di un millimetro e non mi vuole rivelare assolutamente nulla.

Finalmente è passata una settimana da quando Chris mi ha annunciato della nostra partenza e non potrei essere più esaltata. Devo fare la valigia, lui passerà a prendermi alle cinque. Che cosa mi posso portare se non ho la minima idea del posto in cui andrò?

Proprio quando mi sembra di non trovare una spiegazione a quei dubbi amletici, ricevo un messaggio. Estraggo velocemente il telefono. Ovviamente, è Chris.

Immagino che tu stia facendo la valigia.

Non ti dirò ancora nulla, ma sappi che ti conviene vestirti pesante, soprattutto per il viaggio.

Mi abbandono sul letto e sbuffo. Speravo in aiuto un po' più concreto, onestamente. È dicembre, già sapevo di dover portare abiti pesanti. Ma perché per il viaggio? A quanto ne so lui non ha una macchina e per spostarsi in questo ultimo periodo ha utilizzato il treno.

Oggi è la vigilia di Natale e staremo via circa una settimana, così scelgo un borsone abbastanza capiente ma non eccessivamente ingombrante dato che non ho la minima idea di come ci sposteremo.

<<Che fai?>> esclama all'improvviso Violet fermandosi in mezzo al corridoio.

<<Aspetto l'illuminazione divina per scegliere qualche vestito da mettere in valigia>>

<<Dove vai?>> chiede curiosa entrando in camera guardandomi con aria maliziosa

<<Ah, non ne ho la minima idea>> sorrido alzando le mani in segno di resa. Riflette per qualche secondo e io spero con tutto il cuore di aver saziato la sua curiosità. Ma come potrei con una risposta del genere?

<<Con lui?>> incalza lei. Ecco, lo sapevo.

Annuisco disinteressata sperando di chiudere in fretta il discorso.

<<Allora è diventata una cosa seria>> il suo tono fa apparire un'affermazione quella che dovrebbe, teoricamente, essere una domanda. <<Me lo farai conoscere?>> sbotta quindi

<<Forse, un giorno. Per ora no. È troppo presto in fin dei conti....>> cerco di minimizzare sperando che se la beva. So di non essere per niente capace di mentire, di solito mi si legge immediatamente in volto: divento davvero la persona convincente del mondo.

Us against the world - In revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora