Capitolo 34 - Ironic

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Dopo qualche giorno, tutto sembra timidamente essere tornato alla normalità. Ogni tanto becco la mamma a cercare su Google cose come "Cosa aspettarsi dal coming out di tuo figlio" "Quanto sei gay? Fai il test!" e, ridendo tra me e me, spero che Jim non lo scopra. In realtà, mi fa tenerezza vedere come, nonostante tutte le difficoltà iniziali, cerchi di affrontare la situazione a modo suo. Non mi stupirebbe vederla sbirciare su siti per adozioni per cercare di capire se avrà o non avrà mai un nipotino.

Per quanto mi riguarda, invece, tutto sembra tornato alla normalità.

Agnes e Michael siedono di fronte a me al bancone del bar, dal lato dei clienti. Il Mayflour sta per chiudere e mi riservo la giornaliera dose di chiacchiere da bar con Agnes e Michael.

«Ma quanti eravate in quella camera, scusa?» chiede Michael. Agnes, ancora una volta ci sta raccontando in maniera imbarazzantemente dettagliata la sua ultima esperienza sessuale. Tuttavia, con Mike i dettagli si sprecano perché, come un bambino, vuole sentir raccontare la stessa scena almeno mille volte.

«Eravamo tre» afferma Agnes «Cioè, all'inizio eravamo solo io Jack, ma poi si è aggiunta Maggie»

«Maggie? E chi sarebbe Maggie?» diciamo in coro io e Mike.

«Ah, non ve l'ho detto? Maggie è la fidanzata di Jack»

«Come come?» esclama Mike, alzando una mano all'altezza dell'orecchio come ad indicare di non aver sentito bene.

«Michael, non pensavo che un uomo rude come te si scandalizzasse per una cosa a tre»

«Io non sono rude, Agnes. Io, semplicemente, odio le persone» puntualizza lui.

«Tu, semplicemente, sei sociopatico» gli fa una pernacchia Agnes.

«E come è stato?» chiedo curiosa.

«Liberatorio. Sai, avere sia un uomo che una donna in contemporanea ti fa sentire completa, come se non mancasse assolutamente nulla»

«Ma Maggie non era gelosa?»

«Maggie? Macchè!» ride «Io, sinceramente, sarei stata più gelosa se fossi stata nei panni di Jack! Tu non hai idea di che cosa mi faceva lei con quella lingua...»

Improvvisamente la porta del Mayflour si apre, interrompendo i nostri discorsi proprio sul più bello. Ah, i dettagli di Agnes. A volte mi chiedo se certe cose se le inventi o meno. Penso che non lo saprò mai.

«Ciao!» Teddy, sorridente e con gli occhiali leggermente appannati, aggira il bancone e il mio cuore all'improvviso si scalda.

Poggia una mano sulla mia schiena per spingermi a sé, e dopo avermi scoccato un sonoro bacio, mi stringe per qualche secondo.

«Sei pronta?» chiede squadrandomi dall'alto in basso. Ho ancora addosso il grembiule e i miei capelli sono legati alla bell'e meglio con un mollettone.

«Quasi» bofonchio con un mezzo sorriso, colpevole di essere stata rapita dall'ultima news di Agnes ed essermi completamente dimenticata dell'appuntamento con Teddy, Jim e Todd.

«Ci pensiamo noi qui» interviene Agnes facendomi l'occhiolino. Liberata da ogni impegno, corro nel retro del bar e mi sistemo alla velocità della luce.

Appena uscita un freddo inusuale mi colpisce.

«E pensare che è il 24 aprile!» esclama Ted cingendomi un braccio attorno alle spalle per scaldarmi.

«Cazzo! È il 24 aprile? Sei sicuro?» dico, come presa da un'illuminazione.

«Ehm, sì, sono sicuro. Perché?»

Us against the world - In revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora