Capitolo 19(2)- Photograph

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We keep this love in a photograph
We made these memories for ourselves
Where our eyes are never closing
Our hearts were never broken
And time's forever frozen still
(Photograph- Ed Sheeran)

Tranquillamente ci avviamo verso l'albergo e sento tutte le mie preoccupazioni scivolare via. Ogni angolo nasconde un ricordo dell'infanzia di Chris e non riesco a dire quanto mi renda felice il fatto che lui voglia condividere tutto questo con me. "Là c'era un fornaio che faceva un pane buonissimo" "Oh, Pip non hai idea, in quel negozio laggiù mia madre mi aveva comprato un vestito così brutto che mi vergognavo come un ladro quando mi obbligava ad indossarlo" "Qui abitava un mio amico, chissà che fine ha fatto!" e così via. Parla e io ascolto ogni sua parola in silenzio ridendo ad ogni sua battuta ed emozionandomi ad ogni suo aneddoto.

Posso leggere nei suoi occhi lo stupore del bambino di dodici anni che correva per le vie di Brighton e giocava tra le onde. Chris è proprio così, l'ho sempre saputo e l'ho capito dal primo momento che l'ho incontrato: un adulto, sì, molto più grande di me, sì, ma con il cuore grande di un bambino, capace di entusiasmarsi e di emozionarsi anche per quelle piccole cose che dopo diversi anni restano indifferenti ai cuori inariditi dei più. E così, questo piccolo viaggio nella sua infanzia mi rende improvvisamente conscia del fatto che non serve sempre parlare per conoscere il passato di una persona, per conoscerla più profondamente: basta vedere il suo sguardo quando si trova nei posti in cui è stata felice.

Rientriamo in stanza e ancor prima che io possa accendere la luce sento le braccia di Chris afferrarmi per i fianchi in modo deciso e stringermi a sé. Le sue labbra si poggiano sulle mie e il suo bacio mi travolge. La sua lingua esplora la mia bocca ed immediatamente l'atmosfera si surriscalda. Con un calcio chiude la porta dietro di noi e ci trasciniamo verso il letto spogliandoci lentamente a vicenda, senza fermare nemmeno per un secondo quella strana danza passionale che mi tiene inevitabilmente ancorata a lui come una calamita. Dopo qualche secondo ogni nostro indumento ricopre il pavimento e forse per la prima volta sento la naturalezza dell'intrecciare il mio corpo nudo al suo, proprio uno accanto all'altra, come se fosse giusto così, come se nessuno potesse davvero giudicarci. In questo momento siamo una coppia, siamo Chris e Piper, senza qualsiasi inutile orpello della vita reale.

<<Non ci posso credere che tu sia qui... è un sogno, tu sei un sogno Pip>> dice improvvisamente a fior di labbra. Arrossisco e mi lascio sfuggire un mezzo sorriso.

<<Io non posso credere che tu...>> esito cercando di terminare quella frase che vorrei fosse romantica tanto quanto la sua <<sia tu>>

Mi guarda perplesso per poi scoppiare a ridere <<Che vuol dire tutto e non vuol dire nulla>>

<<Come sei polemico, dottor Martin>> esclamo quindi divertita

<<Ah sì? La mettiamo su questo piano allora, signorina Harrison?>> con uno scatto improvviso mi ritrovo sdraiata sotto di lui, Chris sopra di me con uno sguardo malizioso <<Che ne dici se ti insegno qualche cosa?>>

<<Non ho bisogno di nessuna lezione, professore>> rispondo con aria di sfida <Forse sono io che potrei farle vedere qualcosa>>. Capovolgo la situazione e porto Chris sotto di me e prima che possa aggiungere altro lo bacio. Lui risponde con entusiasmo e mi stringe forte a sé facendomi percepire chiaramente la sua erezione. Inizio a baciargli il collo e sentendo le sue dita premere sempre più forte sulla mia pelle porto le mie labbra sul suo petto e poi sempre più in basso sotto le coperte. Non appena arrivo alla sua virilità lo sento ansimare e inizio a leccare la punta. Dopo qualche secondo la prendo in bocca e lo sento urlare di piacere fino al momento dell'orgasmo.

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