Capitolo 10-Don't

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Don't fuck with my love
That heart is so cold
All over my arm
I don't wanna know that
(Don't-Ed Sheeran)

I giorni successivi rimango in balia dell'immobilismo emotivo e della sottile inquietudine. Mi chiedo che cosa io sia diventata e se mi piaccia questa nuova versione di me stessa. E se fossi diventata davvero Alex? Se fossi davvero la stronza senza cuore che aveva preso il sopravvento ad Amsterdam? Perchè mi sembra di trovarmici così a mio agio?

Nonostante io mi renda conto dell'effettiva pericolosità di un qualsiasi contatto con Chris, non voglio lasciare ancora le cose al caso. Non voglio di nuovo incontrarlo a sorpresa per i corridoi. Ho bisogno di parlare con lui. Ma come? Non ho il suo numero e non ho nemmeno idea di dove abiti. L'unico luogo dove potrei trovarlo di sicuro è l'università. Ma è anche il più rischioso per noi.

Decido di prendermi del tempo per riflettere sul da farsi, così esco presto e decido di incamminarmi verso il centro a piedi mentre ascolto la musica con il telefono.

Questa mattina sono in vena di canzoni malinconiche e in effetti mi pare di essere come in un limbo, con la mente affollata di dubbi e domande.

La mattinata trascorre tranquilla, tra una lezione e l'altra. Prima di tornare a casa, però, decido di dirigermi verso la caffetteria per riposare e vedo la sagoma di Eddie passarmi davanti di sfuggita. Protetta dalla lontananza inizio a spiarlo. È circondato da ragazze in ammirazione che ridono ad ogni sua battuta. Strano. Lo avrei detto un tipo solitario.

Sembra comunque abbastanza sereno e tranquillo, quindi decido di prendere il coraggio a quattro mani e andare a scusarmi con lui. Ci conosciamo davvero pochissimo, ma oggi ho davvero bisogno di fare qualcosa per recuperare il disastro di ieri sera.

Pago velocemente e mi avvicino al gruppetto, dove lui si ritrova beato tra le donne. Appena mi vede arrivare in lontananza la sua espressione si incupisce, ma nessuna delle ragazze sembra accorgersene.

<<Eddie>> lo saluto cercando di sembrare meno imbarazzata possibile <<Possiamo parlare un attimo?>>

Le ragazze ora mi guardano un po' indispettite come se avessi interrotto una conversazione davvero importante.

<<Piper, non abbiamo nulla da dirci, davvero. Non ci pensare più. E' andata così>> ammette lui cercando di essere cordiale, senza spazientirsi. So che però sotto quella facciata gentile si nasconde la sua enorme delusione.

<<Senti, non è vero che non abbiamo nulla da dirci. Non fare come se non te ne importasse! Mi sono comportata da stronza, mentre tu sei sempre stato davvero carino con me>> dico io sinceramente restando li di fronte a lui mentre sia lui, che lo stuolo di ragazze mi guardano impalati. Lui non proferisce parola.

<<Per questo motivo ti chiedo scusa. Perdonami, se puoi, altrimenti per me va bene lo stesso. Sono stata proprio...>> non riesco a finire la frase perché alzando lo sguardo mi accorgo che qualcosa ha catturato l'attenzione del gruppetto rendendomi completamente invisibile. Le ragazze sembrano in visibilio e si scambiano occhiatine complici, mentre Eddie continua a fissarmi serio.

Mi volto istintivamente per capire che cosa abbia scatenato quell'ilarità e quando me ne accorgo ho un sussulto: dall'altro lato del cortile Chris cammina spedito e con la testa bassa probabilmente verso il suo studio, o meglio, quello di Morgan.

Noto ogni ragazza del gruppo mangiarselo con gli occhi. Un sentimento mi pervade completamente, ma non è gelosia. Lo sguardo basso di Chris, il disprezzo che leggo negli occhi di Eddie. È l'umiliazione ciò che sento investirmi in pieno.

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