Amsterdam

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aprile.

non è passato ancora neanche un mese da quando io ed Emily siamo tornate insieme ma è arrivata la gita e non vediamo l'ora. partire insieme ci farà bene e oltretutto non dormiamo insieme da tanto e, almeno io, ne ho bisogno.

siamo riuscite a capitare in stanza con Stacy ed Erin e non poteva andarci meglio. partiamo il 20 notte e torniamo il 26 sera. l'appuntamento è alle 3 di notte, quindi cerco di dormire il più presto possibile per non sembrare uno zombie, ma sono troppo eccitata per chiudere occhio. fortunatamente dopo non molto la stanchezza vince. dopo qualche ora di sonno mi sveglio abbastanza attiva, ignorando il fatto che sono le 3 tre di notte, e inizio a correre per casa per prepararmi e dopo, accompagnata da mio padre, esco. l'appuntamento è vicino la scuola, arrivata mi accorgo che c'è già gran parte della mia classe, compresa Emily. iniziamo tutti a parlare entusiasti, finché il professore di matematica, colui che ci deve accompagnare, ci interrompe dandoci le indicazioni da seguire arrivati in aeroporto. successivamente saliamo tutti sul pullman, io mi siedo accanto a Gayle e davanti abbiamo Stacy ed Erin, mentre dietro Emily e Richard. tra una chiacchierata e l'altra arriviamo in aeroporto e in men che non si dica mi ritrovo in aereo con Richard da una parte ed Emily dall'altra. il volo durerà due ore e io stanotte ho dormito poco più, così mi appoggio ad Emily per recuperare un po' di sonno. dopo un paio d'ore la voce della mia ragazza mi sveglia:
-amore svegliati, siamo arrivati-
-vero?- dico con la voce ancora impastata dal sonno e stropicciandomi gli occhi. a questa visione la ragazza accanto a me sorride dolcemente e mi stringe a sé.
-piccioncine potreste muovervi? ci stanno lasciando qua- ed ecco che la delicatezza di Richard ci constringe alzarci per prendere i bagagli. circa un'ora dopo eravamo già in hotel, il professore distribuisce le chiavi delle stanze e comunica che abbiamo a disposizione due ore di riposo e che al termine di esse dovremo scendere tutti per il pranzo. io e le mie compagne di stanza ci dirigiamo verso quest'ultima per rinfrescarci e riposarci un po'. dopo esserci tutte cambiate ci sdraiamo sui letti e parliamo un po'. la camera è carina, ha un letto matrimoniale al centro e due singoli ai lati, restava poi poco spazio libero, subito occupato dalle valigie.
mancava mezz'ora al pranzo e Stacy ed Erin propongono di andare a vedere dov'erano posizionate le altre ma io resto in camera dato che la mia ragazza si è addormentata beatamente e non voglio disturbarla, così decidiamo di vederci direttamente a pranzo. mi metto accanto a lei nel letto per guardarla un po' dormire, all'inizio non voglio svegliarla ma poi non resisto e la bacio. lentamente inizia ad aprire gli occhi, ha il sonno molto leggero. vedendo che si sta svegliando le sussurro -ben svegliata amore- e mi sorride. le spiego velocemente dove sono le altre e subito dopo si avvicina a me e inizia a baciarmi così intensamente che non sembra per niente appena sveglia, anzi lo sembro io. ricambio immediatamente il bacio e di istinto le tolgo la maglietta, lei fa lo stesso con me e si stacca un attimo per guardarmi e sorridere, poi mi chiede quanto tempo restava e io rispondo -abbastanza- allora continua a baciarmi sempre più forte e più intensamente. "ci sai fare sul serio con i baci, sei davvero brava" penso. arrivo poi il momento di scendere, così ci rivestiamo e raggiungiamo le altre per il pranzo.

dopo pranzo usciamo per visitare la città e torniamo in hotel verso le 8, giusto in tempo per la cena. Amsterdam è davvero bella e mi piacerebbe uscire anche la sera ma i professori dicono che per la prima sera è meglio di no, considerando l'orario dell'appuntamento questa notte. beh hanno ragione, infatti dopo cena torniamo in camera e dopo qualche ora crolliamo tutte.

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