che senso ha pensare e ripensare a qualcosa se sai che ti fa stare male? che senso ha pensare a qualcosa che ti fa stare male? che senso ha pensare? che cosa ha più senso? ho praticamente vissuto un anno della mia vita nella menzogna, o forse no, non lo so più. magari per un po' le sono anche piaciuta, magari per un po' mi ha anche amato, forse, è probabile. ma no non si può fingere così bene, nessuno può, lei si? no lei non finge, lei è così pura, così limpida, così piccola e sincera, o almeno lo era, o forse non lo è mai stata. è tutto un grande "forse", un gigantesco "boh" e un immenso "perché?".
stanotte non dormirò ne sono sicura. chissà se lei dormirà, forse neanche mi sta pensando. e ci risiamo, ecco di nuovo il "forse" che si ripete continuamente nella mia testa. non ho più certezze, non ho più punti fermi, ho solo confusione e, strano ma vero, mal di testa. mi succede sempre: mi sforzo di non pensare a qualcosa, penso che non devo pensarci, penso di non pensarci, non ci penso, penso al fatto che non ci sto pensando e alla fine non ho mai smesso di pensarci. si lo so, mentalità contorta, sono strana, ma alla fine non poi così tanto.
ho un rapporto strano con il pensare. ci sono volte in cui mi ammazzo, penso e ripenso a qualcosa a tal punto da sognarla e spesso sono incubi, mie grandi paure, cose che temo; e poi ci sono volte in cui sono la persona più impulsiva del mondo, non ho una via di mezzo ma diciamo che sono storta perché quando dovrei pensare prima di agire me ne frego, quando sarebbe meglio evitare di passare ore ed ore su una cosa, ci sbatto la testa fino a morire. ma si può?non ho chiuso occhio, ho passato tutto il tempo a guardare il soffitto della camera, ovviamente quella di Gayle. per fortuna prima di andare a cercare Emily mi sono portata la chiave, sennò sarei rimasta fuori a vagabondare. guardo l'orario
6:37
wow è passato così tanto tempo? incredibile come riesca a perdermi così nel mio cervello, chissà quante volte mi succede e neanche me ne accorgo. inutile tentare di dormire ancora, tra mezz'ora ho la sveglia, meglio distrarmi e basta, sono pur sempre in gita scolastica.
già quella gita che dovevo passare con la mia ragazza con cui avrei dovuto dormire 5 notti e invece...mamma mia che sono pesante basta. lei magari sta dormendo beatamente, si è liberata di me, evidentemente un enorme peso per lei. ma perché ci sto male? perché mi manca
ma non mi voleva, si ma mi manca.
ecco e secondo me è proprio questo il punto: ha fatto la stronza, voglio dire chissà da quanto mi nascondeva tutto, eppure io ne sento la mancanza, si e non poco. sento il letto vuoto senza lei accanto a me che mi stringe, sento quasi freddo, un freddo implacabile. sento gli occhi bruciare leggermente, inumidirsi per poi generare una piccola lacrima, la prima di molte altre.8:30
"Brooke ma ti vuoi svegliare?"
"è tardi, dobbiamo andare"
sento delle voci in lontananza, apro gli occhi e vedo Gayle davanti a me. alla fine mi sono addormentata senza accorgermene quindi.
-ma che ore sono?- dico con la voce da zombie
-l'ora che ti alzi- risponde Gayle per poi aggiungere
-hai saltato anche la colazione perché non riuscivo a farti svegliare, per fortuna i professori non se ne sono accorti. ora però ti devi muovere sul serio, tra meno di mezz'ora dobbiamo essere sul pullman-
-ma è proprio necessaria la mia presenza?- non ce la faccio proprio ad alzarmi, né fisicamente né mentalmente
-ma sei scema? certo che devi venire. e poi devi ancora raccontarmi di ieri sera, avete chiarito no? cioè è tutto finito? e poi, perché sei nella mia stanza? non che mi dispiaccia eh, è solo strano, dovresti stare con lei-
già. ieri sera. non le ho ancora detto nulla ma non so se mi va di parlarne ora.
-beh si è tutto finito, ma ti dispiace se ne parliamo in un altro momento?-
-mhh, va bene. ma ora muoviti che abbiamo poco tempo- per fortuna non ha insistito.
mi alzo e vado verso il bagno quando sento di nuovo la voce di Gayle
-ah e Brooke-
-si?-
-lavati la faccia che sembri un pescepalla, non ti fa bene piangere prima di dormire- ma come fa ogni volta a beccarmi? assurdo.ora di pranzo=libertà. decido di unirmi a Gayle e Stacy che per tutta la mattina mi hanno tempestato di domande sul mio comportamento nei confronti di Emily. scegliamo dove mangiare, ci sediamo e dopo aver ordinato mi obbligano a riprendere il discorso
-quindi perché non vi siete rivolte nemmeno uno sguardo stamattina?- inizia Gayle
-che cosa vi siete dette?- continua Stacy
mi faccio forza e inizio a parlare
-il fatto è che ieri sera non abbiamo chiarito, anzi abbiamo discusso pesantemente e lei era fredda e...-
-non vi siete lasciate, vero?- interrompe Stacy
non ce la faccio più, non reggo, abbasso lo sguardo. all'improvviso sento le loro braccia stringermi e poi di nuovo quel freddo interiore espandersi per tutto il corpo.
-mi ha lasciata, si- dico ancora immersa nel loro abbraccio. l'ho detto, l'ho ammesso. sento ancora quel freddo, sta aumentando. scoppio nell'ennesimo pianto di questa settimana, questa settimana infernale. voglio tornare a casa, voglio che quest'incubo finisca, voglio che finisca tutto, che tanto sono già a buon punto.
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Higher lovers
Romance-guarda c'è una stella non si muove sta ferma non se ne va resta lì, sempre- dico con la voce da bambina, poi la guardo, sta sorridendo, punto debole. mi stringe.