entro in casa.
cerco di non fare rumore.
salgo dritta in terrazza, ma purtroppo non sono sola.
c'è mio padre.
è affacciato a guardare il mare, lo conosco e so che starebbe lì in piedi ore, qualcosa in comune ce l'abbiamo.
sono tentata a tornare sotto ma non appena inizio a scendere mio padre si accorge di me.
-Brooke sei a casa finalmente. aspetta, vieni qui- sembra abbastanza calmo
-papà mi dispiace per essere uscita senza dirvi niente- dico avvicinandomi
-ma dove sei stata tutto questo tempo? solo le 6-
-ho camminato e ho scaricato la tensione. e a proposito di questo, scusami per aver urlato ma non mi scuserò certo per ciò che sono, mi dispiace ma non cederò perché non posso cambiare e voglio stare serena-
-hai ragione- sussurra
-e non iniziare con il discorso dei bulli perché è veramente assurdo-
-ho detto che hai ragione-
-ecco infatti ho ragio...come scusa?- non mi ero neanche accorta delle sue parole
-hai ragione, non posso cambiarti e non voglio, ci ho pensato tanto, secondo te perché sono salito qui solo? avrò bisogno di tempo ma sicuramente non smetterò di volerti bene, sei mia figlia- dice per poi abbracciarmifinalmente sono libera, finalmente.
ho voglia di dirlo subito a Gayle, la chiamo.-BROOKE FINALMENTE OH DIO SONO COSÌ FELICE PER TE SIII- urla la ragazza al telefono
-ho capito Gayle ma non sfondarmi i timpani- dico ridendo
-scusa ma sono COSÌ EMOZIONATA E FELICE-
-calma calma, ancora devo finire di raccontare la mia giornata-
-vai, sono pronta a tutto-
-hai presente Evelyn?-
-la palla al piede?-
-beh si, alla fine non è così tanto palla al piede. è carina-
-non dirmi che avete limonato-
-ci mancava poco-
-MA BROOKE SEE UNA CONQUISTA DOPO L'ALTRA- amo questa ragazza
-okay Gayle ma non urlaree. piuttosto dammi un consiglio, dopo il bacio non abbiamo parlato e vorrei farlo, dici che chiederle di uscire stasera è troppo?-
-e ancora qua sei? vai a chiederglieloo- urla di nuovo
-va bene vaado- dico felice e chiudo la chiamataparlo con i miei, racconto loro l'episodio con Evelyn e dico anche che voglio chiarire. chiedo il permesso di uscire e per fortuna va tutto bene.
mi abituerò presto a questo.inizio a prepararmi.
sono le 7:30 e io ancora non so cosa mettere, non vorrei vestirmi chissà come ma almeno essere carina per una volta. ci provo.
lei sicuramente lo sarà.
mi perdo nei miei pensieri e si fanno le 8.
esco.
cammino verso casa sua, non sono tanto nervosa, spero solo che accetti.
arrivo.
suono.
apre sua madre.

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Higher lovers
Romance-guarda c'è una stella non si muove sta ferma non se ne va resta lì, sempre- dico con la voce da bambina, poi la guardo, sta sorridendo, punto debole. mi stringe.