"Rachel? are you there?"

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oggi si torna a scuola, non sono pronta. prima che io ed Emily ci mettessimo insieme era bella si, piacevole tutto sommato, ma con lei era migliorata e di molto. la mattina mi alzavo felice, ero felice di andare a scuola, felice di vederla e ogni volta che non veniva sentivo un vuoto perché mi mancava. ora non so come sarà, sicuramente non facile, ma pazienza, la supererò. in fondo la gente si lascia ogni giorno, passerà. però oggi non ho proprio voglia di andare a scuola quindi mi preparo con estrema lentezza, mi metto una felpa gigante con i soliti jeans neri, le solite vans e mi incammino. durante il tragitto, come sempre, ascolto la musica, solita playlist per quando vado a scuola. tutto come al solito, tranne il mio arrivo. vedo tutto più grigio, nonostante non sia cambiato praticamente niente.
vado verso Rachel per abbracciarla, non è partita con noi e ho sentito molto la sua mancanza. Emily non mi guarda neanche. meglio.
a primo modulo c'è educazione fisica, non ce la faccio, invento una scusa per non farla e faccio compagnia anche a Rachel che non sta bene. decido di raccontarle tutto, in fondo ultimamente è diventata la mia psicologa, merita di sapere. inizio quindi dal principio fino ad arrivare al viaggio di ritorno, tutto d'un fiato. finisco e mi accorgo che lei mi sta guardando con una faccia che mi colpisce molto. mi sarei aspettata più una faccia dispiaciuta o di comprensione, invece resta solo a guardare il vuoto con sguardo assente.
-Rachel? ci sei?-
-cosa? oh si si sono qui-
-hai sentito che ho detto?-
-certo si e wow, non me l'aspettavo proprio-
-beh si vede. comunque vabbè, capita-
-esatto Brooke, fatti forza e vai avanti che so che ci riesci-
-devo-
a questo punto la ragazza di fronte a me si avvicina per chiudermi in un abbraccio, proprio quello di cui avevo bisogno.

ricreazione. metà della giornata è passata e tra sole 3 ore sarò libera da questo inferno, finalmente. ho bisogno di un caffè quindi mi dirigo verso la macchinetta e come al solito c'è fila. mi inserisco anche io nella folla di adolescenti affamati e mi ritrovo come al solito a pensare a lei. la ricreazione era il nostro spazio, la passavamo sempre insieme e ora non so neanche dove sia o con chi sia. magari sta pensando alla sua cara Grace, peccato che non sia in questa scuola. ma si al diavolo, al diavolo tutto, Grace, lei, noi...no, non ho bisogno di Emily per essere felice, sto bene anche senza.
sono così immersa nei miei pensieri che solo il suono della campanella mi riporta alla realtà, facendomi accorgere del fatto che davanti alle macchinette sono rimasta solo io, ma ora devo tornare in classe quindi alla bellissima giornata si aggiunge anche il caffè mancato, come sono contenta.
arrivo in classe e per fortuna la prof ancora non c'è, ma mi accorgo che Gayle e Rachel stanno discutendo ad alta voce, probabilmente solo per sentirsi a vicenda in mezzo al casino della classe. mi avvicino a loro e appena mi vedoni smettono di parlare.
-ragazze che succede?- domando con sguardo stranito
-no niente, le solite discussioni sulla musica- risponde Gayle
neanche il tempo di rispondere che arriva la prof, decido quindi di crederci e non pensarci più, loro discutono spesso su queste cose.

14:00, finalmente posso tornare a casa per dormire e non pensare più a niente per un po'.

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