Alexa

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luglio.
io ed Evelyn stiamo insieme da un mese ormai e le cose vanno molto bene.
usciamo spesso insieme e sto imparando a conoscere ogni suo piccolo aspetto.
non abbiamo molte cose in comune, ma non deve essere per forza una cosa negativa.
anzi, credo sia positivo.
in fondo stare insieme significa anche scoprirsi.

-Evelyn ma devi partire per fooorza?- chiedo alla ragazza con voce da bambina
-dai è solo una settimana e ci sentiremo, ce la farai donna indipendente- risponde ridendo
-quindi non ti mancherò?- domando facendo finta di essere offesa
-ma certo che mi mancherai, però vedrai che andrà tutto bene, ti chiamo ogni giorno va bene?-
- uffaa, e va beene-
-dai su, passami quella maglietta che la metto in valigia-

Evelyn parte domani quindi passo il resto del pomeriggio a casa sua a parlare del più e del meno.
ad un certo punto entra sua madre.
-ehi non volevo disturbarvi, solo una cosa Ev, domani abbiamo appuntamento presto con i genitori di Alexa quindi prepara tutto stasera-
-si mamma- risponde la ragazza poco prima che la madre richiudesse la porta.

però aspettate, Alexa?

-ehm scusa ma è la stessa Alexa di cui mi hai parlato?-
-si, perché?- dice molto tranquilla, troppo
-ma come perché, è la tua ex-
-lo so, ma i nostri genitori sono amici e ci vediamo spesso-
-okay ma uscire una sera è un conto, passarci sette giorni interi è un altro. perché non mi hai detto che sarebbe venuta con voi?-
-non mi sembrava importante, siamo amiche ormai-
-dai lo sai anche tu che gli ex non possono mai essere amici-
-beh se non si prova più niente si, se si hanno ancora certi pensieri no...-
-scusa ma di che stai parlando?-
-dai non puoi prendertela se parto con Alexa quando tu sei la prima a pensare costantemente ad Emily-
-ma Ev se sto con te come posso pensare a lei? dai lo sai-
-si certo-
-non puoi arrabbiarti tu, non ne hai motivo, io con lei non mi sento più mentre tu domani ci parti con quella-
-innanzitutto non mi piace che parli di lei in questo modo, poi...-
-ma come la difendi anche? ti ha fatto passare le pene dell'inferno e la difendi- interrompo
-calmati un attimo-
-no, non mi calmo. senti devo andare, divertiti con la tua amica, ciao- dico senza nemmeno sentirla ribattere, esco dalla camera, saluto i suoi e torno a casa.

ma come può svalutare così la cosa?
boh sarò io esagerata ma veramente non riesco a capire.
e poi io non penso più ad Emily. almeno, prima non ci pensavo più da un po'.
ora, forse, sto ricominciando.
no dai, non è vero.
lei non c'entra in questa faccenda, basta.

la settimana è passata passivamente.

Evelyn è partita e io da quel giorno non l'ho più sentita.
mi manca.
oggi torna.
dovrei scusarmi?

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