aprile, la gita del primo anno, tutti non vedevano l'ora. la meta era Barcellona e i giorni erano 6. ero emozionata e allo stesso tempo preoccupata, mi basavo sulle mie esperienze precendenti che non erano state esattamente delle migliori, ma sapevo anche che era tutto diverso. mi ritrovai in stanza con due delle compagne con cui ancora avevo legato di meno ma questo non mi preoccupava, anzi alimentò la mia curiosità per la gita. le due ragazze erano Stacy e Julia, entrambe molto simpatiche e alla fine ero felice di stare con loro perché sapevo che mi sarei divertita. Barcellona fu l'esperienza più bella dell'anno, legai molto con le mie compagne di stanza, specialmente con Stacy, ma soprattutto legai di più con Emily. eravamo inseparabili, giravamo per la città mano nella mano, parlavamo, ridevamo, abbiamo anche dormito insieme una notte. questo viaggio mi servì molto a capire delle cose che all'inizio negavo a me stessa ma che al ritorno a casa mi furono praticamente sbattute in faccia da Gayle che aveva già capito tutto. mi vedeva infatti diversa, sempre più legata ad Emily e più distante dalle altre e anche da lei stessa, e aveva ragione. quella ragazza mi stava praticamente stregando, era entrata nella mia testa e l'aveva messa sottosopra, non riuscivo a pensare ad altro. poi ad un certo punto arrivò quel pensiero, quello che mi scombussolò definitivamente: -Brooke ma, non è che ti piace Emily?-
disse la mia migliore amica con la sua solita nonchalance. tutto ciò non aveva senso anche perché in quel periodo mi piaceva un altro nostro compagno, Jake.
-Gayle andiamo, lo sai che sono etero e che mi piace Jake, non è possibile-
-si ma lo vedo come vi guardate, camminate mano nella mano, state sempre insieme, solo amicizia?-
-ma certo che è solo amicizia- dissi,
"o almeno credo" pensai.
era ormai diventato pensiero di ogni giorno, non badavo ad altro, mi facevo un sacco di domande e non riuscivo più a capire chi fossi, ero entrata completamente in crisi.
arrivata l'estate la cosa si intensificò di più e iniziò un vero e proprio flirt tra noi due e Gayle continuava ad indagare e a fare domande, ma io non ne volevo parlare e per questo infatti ci allontanammo parecchio. era qualcosa di off limits, non volevo pensare ad una cosa del genere, mi sembrava assurda, non avevo mai preso in considerazione tale ipotesi e non volevo prenderla. però al tempo stesso ci tenevo troppo a lei, era diventata parte di me, quel continuo flirt era ormai diventato parte intregrante delle mie giornate e benché sapessi che era una situazione pericolosa, non potevo farne a meno.
la gente ha opinioni strane su certe cose e la maggior parte sono davvero incomprensibili per me. sarà che sono ancora "piccola" quindi certe cose non posso capirle ma cosa c'è di realmente sbagliato in due persone che si amano e vogliono essere felici? sono due ragazzi, sono due ragazze okay, non si vede tutti i giorni, a primo impatto potrà sembrare strano e concedo anche questo, ma solo questo, niente errori, niente cose contro natura, tutto perfettamente normale e più che giusto. in fondo ognuno raggiunge la felicità a modo suo, anche questa è una cosa soggettiva, come tutto in realtà. non esiste più niente di oggettivo perché ci sono sempre mille opinioni diverse su mille cose diverse e io penso sia un bene, penso sia un bene perché vuol dire che tutti sanno usare il cervello e sanno come far nascere un pensiero indipendente e nuovo. certo che se le persone aprissero maggiormente gli occhi sarebbe anche meglio, se aprissero la mente sarebbe tutto più facile. forse mi sbaglio però, cioè questa è solo la mia opinione. magari può contare, può essere giusta, ma magari no.
STAI LEGGENDO
Higher lovers
Romansa-guarda c'è una stella non si muove sta ferma non se ne va resta lì, sempre- dico con la voce da bambina, poi la guardo, sta sorridendo, punto debole. mi stringe.