la cosa che odio di più al mondo è l'indifferenza.
quella cosa che non è né caldo né freddo, né bianco né nero.
un atteggiamento che, per quanto mi riguarda, mostra solo superficialità.
ed è proprio con indifferenza che Emily oggi si comporta con me.
potrebbe anche essere un atteggiamento giustificato, alla fine non stiamo più insieme e non mi deve niente. peccato però per quel pomeriggio...odio questo genere di situazioni, non so mai come comportarmi.
alla fine ce l'ho ancora un po' con lei e magari fare finta di niente potrebbe farle pensare il contrario, inizierebbe a sottovalutare il mio stato d'animo, quanto odiavo quando lo faceva.
ogni volta che mi arrabbiavo non si prendeva mai seriamente e alla fine svaniva tutto nel nulla. ci restavo male a volte, ma non approfondivo mai la questione perché sapevo che non sarebbe servito a niente.
a volte ho anche pensato di provare ad allontanarmi un po' da lei, per non esserne dipendente e non cambiare umore a causa di un suo comportamento.
mai stato utile. o mi sentivo troppo infantile o cedevo di fronte all'amore che provavo per lei e alle farfalle nello stomaco per ogni suo sguardo.c'erano spesso situazioni di contrasto tra noi due, non particolarmente consistenti ma numerose.
non credo sia stato questo a spingerla a fare ciò che ha fatto, erano piccole discussioni.
anzi, credo che esse siano essenziali in un rapporto del genere, fanno parte del percorso e aiutano a crescere.
ovviamente ci deve essere partecipazione da entrambi i lati.il primo giorno di scuola prosegue noiosamente, niente di nuovo.
i professori iniziano a parlare del programma che inizieremo, fanno le solite raccomandazioni, riguardanti la costanza nello studio, e poi accennano agli esami. per fortuna se ne parla poco perché pensandoci mi viene il freddo.
dopo il liceo dovrebbe esserci un'università da scegliere, ma io non riesco a scegliere nemmeno cosa mangiare a pranzo quindi il problema è abbastanza evidente.
in ogni caso, mancano ancora due anni.finalmente suona l'ultima campanella, quella dell'uscita.
in mezzo alla mandria di liceali che non vedono l'ora di tornare a casa, riesco ad intravedere Emily.
probabilmente si accorge di essere stata notata e si gira verso di me.
ci scambiamo uno sguardo di imbarazzo per poi prendere due strade opposte.non voglio che ci sia questa situazione tra noi due, è insensato.
entrambe stiamo ancora provando ad andare avanti ma non vedo il motivo di questo imbarazzo.
in fondo non abbiamo mai realmente affrontato l'argomento, ci siamo solo urlate in faccia un paio di volte.
dovrei parlarle forse.
e se non fosse una buona idea?
e se peggiorassi solo le cose?
beh, in realtà non credo che possano andare peggio di così ma mai dire mai.
vorrei solo sapere perché si comporta così con me, ma non posso farle questa domanda, la risposta sarebbe ovvia e farebbe troppo male.
non sono pronta a perderla."se non vuoi fare la domanda allora passa subito alla risposta"
Emily
dovrei o non dovrei?
so che ha ragione, so che ho fatto cose che non avrei dovuto fare, so che non me la merito.
ma forse dovrei, beh vorrei.
vorrei tantissimo.
ma magari non è la cosa giusta da fare.
magari non dovrei.
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Higher lovers
Storie d'amore-guarda c'è una stella non si muove sta ferma non se ne va resta lì, sempre- dico con la voce da bambina, poi la guardo, sta sorridendo, punto debole. mi stringe.