sono a letto.
guardo il soffitto.
bianco.
vuoto.
non sto piangendo, ho appena smesso. non voglio continuare, sento che non ne vale la pena. decido di farmi una doccia, aiuterà.
per rilassarmi faccio sempre una doccia, a volte serve, a volte no. a volte piango, a volte canto. a volte penso e a volte mi dico solo che andrà tutto bene.
questa volta, ovviamente, penso. penso a tutta la situazione in generale, cerco di capire ma non riesco.
Rachel.
perché? perché lei? come? quando? e io non mi sono accorta di niente. sono stata stupida ad abbassare la guardia su di lei, sono stata troppo stupida. è che mi fidavo, non lo faccio spesso ma mi fidavo di lei, mi fidavo di noi. ho sbagliato, tanto.
esco dalla doccia, velocemente mi asciugo e mi vesto, poi torno a letto e la mia mente inizia a viaggiare per cercare qualche indizio, ma niente. fino a quando non inizio a ricordare un episodio.
14 Dicembre 2016
siamo a scuola. ora buca. Rachel è seduta con Emily, io sono con Gayle. sono intenta ad ascoltare ciò che mi sta dicendo la mia amica, quando mi cade l'occhio su Rachel ed Emily che si stanno scambiando tanto affetto, un po' troppo. io ed Emily stavamo già insieme, da qualche settimana, e quell'immagine di Rachel su di lei mi infastidì, anche perché Emily sembrava contenta di coccolarla così.
arriva la ricreazione, Emily mi chiede di seguirla in bagno ma io rifiuto e continuo ad ignorarla per il resto della giornata non salutandola nemmeno all'uscita.
il giorno dopo ne parla con Gayle e scopre il motivo per cui ero infastidita, così alla ricreazione mi trascina in bagno e mi chiede quale sia il problema.
-non c'è nessun problema, ora posso tornare in classe?-
-stai ferma qui e parla- Emily
-ma che cosa dovrei dire? ho detto che non c'è niente- ovviamente mento.
al che mi prende il viso con due dita e lo avvicina al suo. siamo distanti pochi centimetri.
-Brooke tu sei l'unica per me. ho sempre avuto questo genere di rapporto con le persone alle quali tengo, ma ciò non toglie e non toglierà mai nulla a te, anche perché ora che sei finalmente mia non ti lascio così facilmente- sussurra, per poi appoggiare dolcemente le sue labbra sulle mie.
sembra quasi che mi abbia solo sfiorato, poi si allontana per tornare in classe, lasciandomi lì un po' perplessa."ora che sei finalmente mia non ti lascio così facilmente"
risuona in testa, la riempie senza lasciare neanche uno spazio.
"ora che sei finalmente mia non ti lascio così facilmente"
come cambiano le cose.
"ora che sei finalmente mia non ti lascio così facilmente"
stava scegliendo me, non lei.
"ora che sei finalmente mia non ti lascio così facilmente"
ma poi è cambiato qualcosa.
"ora che sei finalmente mia non ti lascio così facilmente"
ci penso ancora, ci penso tanto.
mal di testa. mi addormento.
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Higher lovers
Romance-guarda c'è una stella non si muove sta ferma non se ne va resta lì, sempre- dico con la voce da bambina, poi la guardo, sta sorridendo, punto debole. mi stringe.