Move on

228 17 0
                                        

sono a letto.
mi arriva un messaggio.
"mi manchi".
è lei.
poi ancora: "scusa se disturbo, ma sono qua fuori, mi apri?".
so che me ne pentirò.
aperta la porta si tuffa tra le mie braccia in lacrime, non so che fare.
mi allontano un po' per cercare di capire cosa stia succedendo.
-ehi che succede?- le chiedo
-te l'ho detto, mi mancavi- risponde
-va bene ma ora sono qui, non piangere, è tutto okay, non è successo niente- dico asciugandole le lacrime

la faccio sedere sul divano, le prendo un bicchiere d'acqua e mi siedo accanto a lei.
-allora, vuoi parlare?- domando
-no-
-e che vuoi fare?-
-questo- nemmeno il tempo di finire la parola che si fionda sulle mie labbra in un bacio molto intenso.
mi lascio trasportare, forse non dovrei, ma in questo momento non riesco a pensare.
mi ha nelle sue mani.
purtroppo sa come tenermi stretta a lei.

riesco ad impadronirmi di nuovo del mio corpo, mi stacco per un attimo dalle sue dolci labbra.
la guardo confusa.
lei mi guarda maliziosa.

a casa ci siamo solo io e lei.
nessuno tornerà prima di sera.

è una buona idea lasciarsi trasportare?
forse no.

sono ancora arrabbiata con lei.

lo voglio fare?
forse si.

ma sono ancora arrabbiata con lei.

sto per fare una cazzata?
certamente.

però forse non lo sono così tanto.

-perché?- chiedo
-lo vedrai-

riprende a baciarmi con estrema dolcezza, una dolcezza che mi mancava a dire il vero.
mi spinge verso dietro per farmi sdraiare ma subito la fermo.
-cosa c'è ancora?- domanda
-ci serve un letto, non un divano-
sorride, punto debole.

ci spostiamo sul mio letto.
questa volta sono io a farla sdraiare.
sono sopra di lei e posso sentire il ritmo del suo cuore che si sposa con il ritmo dei nostri baci.
baci proibiti, fino a qualche minuto fa.

allunga le sue mani fino alla mia maglietta, lentamente la alza facendo scorrere le sue piccole mani lungo la mia schiena.
pelle d'oca.
in un movimento agile e rapido me la sfila, facendo riprendere alle nostre labbra la danza in cui si stavano cimentando.

le passo una mano tra i capelli, sono incredibilmente morbidi.

mi siedo trascinando anche lei con me.
in pochi secondi anche la sua maglietta si ritrova per terra.

leggo nei suoi occhi un forte desiderio.
la avvicino di più al mio corpo, bisognoso del suo.
avvicino le mie mani ai gancetti del suo reggiseno e lo sfilo molto lentamente, godendomi fino in fondo il suo respiro pesante sul mio.

voglio farla mia e anche lei vuole farmi sua.
lo sento.
lo sento dalle sue labbra che premono sulle mie.
lo sento dalle sue mani sul mio corpo che si sposa perfettamente con il suo.
lo sento dai suoi occhi, dai suoi sorrisi fra un bacio e l'altro, dai suoi gemiti, dal suo divincolarsi su di me.

ci completiamo.

-me la sono cavata eh?- domanda ironica
-non sapreei- rispondo
-beh sembravi essere molto sicura fino a poco fa-
-sese-
-ti amo-
mi ama, okay. basta continuare così adesso.
-Emily...dobbiamo parlare-

Higher loversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora