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Cole aprì il libro di letteratura alla pagina indicata dal professore e si lasciò andare poggiando la testa sui palmi delle mani, tenendo svogliatamente le braccia tese.
-Che palle, odio lui e la sua materia!- sussurrò Clare accanto a lui, sbuffando quasi sbattendo la testa sul banco. Cole ridacchiò e concordò pienamente: la realtà era che la letteratura non gli dispiaceva affatto, il problema era il prof. Reinen, l'uomo più noioso del pianeta!
-Sul serio, è un miracolo se fino ad ora non mi sono mai addormentata alle sue lezioni!-
-Questo è perché in realtà sei una secchiona e non vuoi perderti neanche una parola di quello che dice- la prese in giro il rosso, che di pisolini durante quelle lezioni ne aveva già fatti troppi.
-Oh ma sta' zitto- disse sottovoce, fintamente offesa -sei tu che non ti impegni un minimo!-
-Mh, questo non è vero, ai test m'impegno sempre per copiare- trattenne una risata.
Clare alzò gli occhi al cielo, ma poi li sgranò come se d'improvviso le fosse venuto in mente qualcosa.
-Lo sai che cosa ho scoperto ieri?! Anzi, cos'ha scoperto tutta la scuola!- trattenne con difficoltà il tono basso, a causa dell'eccitazione di quello che stava per dire. Per fortuna il professor Reinen non ci sentiva bene, continuando così a leggere il testo che aveva sotto il naso a quei pochi che ascoltavano interessati.
-Uhm... come faccio a saperlo se ieri ero a casa con trentotto di febbre?- rispose annoiato, anche se una certa curiosità cominciò a pervaderlo.
-Sì certo! Scommetto che il termometro in realtà non superava i trentasette gradi! Voi uomini quando vi ammalate fate certe tragedie greche!- ridacchiò ottenendo un'occhiataccia. Era abituata a situazioni del genere; con tre uomini in casa, due fratelli maschi e un padre, capitavano all'ordine del giorno.
-Guarda che stavo veramente male e... oh, al diavolo, cosa volevi dirmi?- per quanto irritabile fosse l'affermazione dell'amica, doveva ammettere che aveva ragione. Ma per fortuna aveva con lui Greg, che lo aveva coccolato durante tutta l'influenza.
-Ah, giusto. Cole non crederai mai a quello che sto per dirti... hai presente Gabe Hoffman?- Cole annuì, guardandola con un sopracciglio alzato.
Gabe era un loro coetaneo, un grande appassionato della musica e del violino, che suonava spesso nelle recite scolastiche, che Cole conobbe al primo anno. Era un bravo e bel ragazzo e se aggiungiamo alla lista la sua grande passione per quello strumento che tanto amava e che riusciva a fare emozionare chi lo ascoltava, era difficile non immaginarselo con attorno tanti amici, soprattutto ragazze. E, chiaramente, anche Cole era rimasto subito affascinato da lui e dalla sua bravura, portandolo così ad innamorarsene perdutamente.
Fu la cotta che durò più di tutte anche se dopo due anni di tempo perso, seghe mentali (e non) dietro ad un etero convinto, finalmente l'attrazione aveva cominciato a scemare, e fino a che non aveva conosciuto Greg, non si era più innamorato di nessuno.
-Lui ha... dichiarato di essere gay! Ha fatto coming out! Gli piace il pene! È un fro- -Ho capito! Ho capito! E non dire quella parola, è offensiva!- esclamò trattenendo il tono di voce basso, anche se doveva ammettere che in quel momento avrebbe voluto urlare.
-Ti rendi conto?! Quando l'ho saputo stavo per cadere dalla sedia!-
-Sì ma... vuoi dirmi che nel corso di due anni sono andato dietro ad un finto etero, senza mai dichiararmi a lui per l'ovvia paura di un rifiuto ed ora vengo a scoprire che è gay e che con lui avevo delle possibilità?!- miracolosamente era riuscito a non gridare.
-Be', ma come facevi a saperlo? Era sempre circondato da ragazze ed è pure stato fidanzato con molte di loro! Chi poteva immaginarlo che nascondeva una passione per il cazzo?- ridacchiò, per poi sgranare di nuovo gli occhi e pronunciare con entusiasmo il nome dell'amico, in modo da richiamare le sue attenzioni su di sé.
-Quello sguardo mi fa paura...- bisbigliò l'altro, guardandola storta.
-È la tua opportunità Cole! Diavolo, ti è piaciuto per più di tre anni, ora che sei sicuro che non ti rifiuterà perchè sei un ragazzo, non puoi non approfittarne!-
Cole spalancò la bocca scandalizzato da quelle parole e la guardò in cagnesco. -Stai scherzando, spero...-
-Oh, andiamo! Non dirmi che quel vecchio di Gregory, apparso così all'improvviso, può battere una cotta che avevi da più di due anni!-
-"Avevo", esattamente! Ora sono innamorato di Greg come non sono mai stato innamorato di nessuno, con Gabe è stata un cottarella da niente in confronto, l'ho completamente rimosso dalla mia testa.- Rispose con sincerità, trattenendo la rabbia che montava lentamenete dentro. Non capiva cosa aveva l'amica contro Greg, non era la prima volta che ne parlava in quel modo... perché era troppo grande forse? Ma a lei che importava? Doveva starci lui assieme, mica la sua amica!
Clare sbuffò alzando gli occhi al cielo. -Sarà, ma poi non essere invidioso e geloso quando si fidanzerà con un ragazzo e quello non sarai tu!-
-Glielo auguro di fidanzarsi! Te l'ho detto, non m'interessa più.-
-Come vuoi, ma almeno lui quando vorrà scopare, lo farà!- Cole sgranò gli occhi e si sentì colpito nel profondo. Aveva raccontato all'amica il fatto che Gregory aveva bisogno di tempo per lasciarsi andare e quanto questo lo mettesse costantemente a dura prova. Il fatto era che, da tempo, lo desiderava ardentemente: voleva farlo e ogni giorno il desiderio cresceva sempre di più. Non aveva mai provato così tanta attrazione e desiderio sessuale verso qualcuno come con lui. E ovviamente i baci, le carezze e quei pochi contatti davvero intimi che avevano avuto non gli erano bastati a colmare quel desiderio. Sperò che questo Clare lo avesse capito... ma in quel momento ebbe la prova che si stava sbagliando.
-Vaffanculo Clare, sai benissimo il motivo del suo esitare così tanto, ma non per questo lo lascerei solo perché ho voglia di un po' di cazzo- ora trattenersi dal gridare non fu più così facile. Era irritato talmente tanto che ignorò tutti quelli che si erano girati verso di lui nel sentire quelle parole e, senza aspettare un minuto di più, interruppe la lezione chiedendo al professore il permesso di andare in bagno, così da non sentire le sue inutili risposte. L'uomo fece cenno di sì col capo e come se nulla fosse successo continuò a leggere alla classe. Così Cole poté alzarsi e sotto lo sguardo scosso dell'amica uscire dall'aula.

Finally a familyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora