15•capitolo

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Elena:

Finalmente tra me e Stefano sembra tornare il sereno, mi sto sbrigando per uscire di casa perché devo vedere un'amica e nel pomeriggio Alessio dovrebbe venire da me, spero che abbia trovato una soluzione e che non sia un'altra giornata sprecata. Spero anche che Stefano da oggi in poi capirà le mie intenzioni, ovvero che non voglio fare niente per farlo soffrire ma che, se sto passando del tempo con Alessio è solo ed esclusivamente per sua madre. Non potrei nemmeno pensare di avere un qualche tipo di rapporto con lui anche se non fosse presente nella mia vita Stefano, Alessio e io non avevamo futuro già in partenza e quindi non ha alcun motivo di dubitare di me e della mia fedeltà.

Stefano sta ancora dormendo beatamente, fra qualche minuto deve alzarsi per andare a lavoro quindi decido di non svegliarlo. Fortunatamente io invece questa mattina non ho alcun appuntamento, quindi posso passare il tempo con la mia amica che non vedo da molto tempo. Già da un paio di settimane sono qui a Napoli, ma non ero riuscita a vederla perché lei era dai suoi nonni per qualche settimana. Ad un certo punto, mi volto e vedo Stefano con gli occhi socchiusi che mi guarda. È ricoperto dal lenzuolo per metà, e si riescono ad intravedere i suoi addominali. Incastro i denti tra il labbro, guardando ammaliata il mio uomo che di prima mattina è ancora più sexy.

"Che c'è, ti piaccio?", sorride malizioso.

Io annuisco con sincerità e mi avvicino a lui, gettandomi tra le sue braccia e guardandolo negli occhi. Lui posiziona le sue mani nel mio fondoschiena, guardandomi con maliziosità. Si inumidisce le labbra passando la lingua sul labbro inferiore, e avvicina la sua fronte alla mia, avvertendo il suo respiro sul mio viso.
Mi da un leggero bacio sulla bocca, quasi carezzandola. Poi, mordicchia il mio labbro inferiore e un gemito fuoriesce dalle mie labbra.

"È stato bruttissimo dormire senza di te, sapendo che eravamo litigati", ammette a fior di labbra.

"Anche per me, ma non pensiamoci più", affermo cercando di scacciare le ultime 24 ore che ci hanno tenuto divisi e che mi hanno fatto stare male. Ho temuto di poterlo perdere per questo, ma non potevo accettare che lui non si fidasse di me. Per quanto penso che abbia ragione perché non l'ho consultato, deve capire che non dovrebbe preoccuparsi di me perché non avrei nessun motivo di tradirlo. Lui mi fa stare bene, mi da pace, so che nessun altro potrebbe darmi quello che mi da lui, quindi non ci penso nemmeno a farmelo scappare. D'altra parte essere accondiscendente mi avrebbe fatto vivere il rapporto con restrizione, magari inizialmente avrei accettato, ma so che non ne sarei stata felice. Ho già un rapporto andato male alle spalle, non voglio anche che il nostro vada male per non parlare e dirci tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Un rapporto è libertà, perché penso che se qualcuno vuole fare qualcosa di sbagliato lo fa a prescindere da che sei d'accordo o meno. Ecco perché voglio fare ciò che voglio alla luce del sole sempre però con il giusto rispetto per il mio uomo. È ovvio che ho mancato di rispetto dal momento che non l'ho consultato, ma non è stato fatto perché volevo ma semplicemente perché è stato un momento difficile quando ho scoperto della malattia di Patrizia, e per questo non ho riflettuto abbastanza prima di dare il mio consenso. Avrei dovuto dire si solo nel momento in cui ne avrei parlato con il mio fidanzato.

"Non vedo l'ora di sposarti", mormora sulle mie labbra.

"Anche io", dico facendogli un sorriso e baciandolo ancora. Con un gesto repentino mi gira dall'altra parte, sovrastandomi con il suo corpo, ma facendo pressione con i gomiti sul letto per non schiacciarmi. Ha un sorriso sulle labbra, il naso arricciato e posiziona ancora la sua fronte sulla mia, per poi cominciare a baciarmi in modo possessivo e passionale. Degli ansimi escono ancora dalle mie labbra quando le nostre intimità si sfiorano e, alzo la testa inclinandola e gli vado incontro con il bacino per sentire ancora più la sua erezione che preme sul mio punto sensibile.

Paura d'amare (COMPLETA IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora