17•capitolo

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Elena:

Dopo che Alessio mi ha lasciato a casa, mi svesto e vado verso la doccia; apro il getto d'acqua, facendola diventare calda, e ci entro dentro. Rilasso la muscolatura, alzando la testa affinché mi colpisca in pieno viso e scuotendo la testa, per rimuovere l'immagine di Alessio a pochi centimetri dal mio viso. Emetto un sospiro, e ogni momento che ritrovo i suoi occhi neri sui miei, sento le palpitazioni aumentare di colpo.
Ad un certo punto, sento la porta del bagno aprirsi e sobbalzo. Apro la tendina, vedendo Stefano che è appena entrato vestito come quando l'ho visto stamattina.

"Scusa amore, stavo cercando la mia lametta, l'hai vista?", chiede un attimo prima di far scendere gli occhi sul mio corpo. Fa un sorriso malizioso, e si avvicina a me, posando le sue labbra sulle mie. "Forse non mi interessa più della lametta", dice ridacchiando. Sento un peso sul petto non appena si avvicina a me, mi sento in colpa per ciò che è successo qualche ora fa con Alessio. Sono sicura che non la prenderebbe bene nel sapere che ho lasciato che Alessio invadesse i miei spazi, ma non voglio litigare con lui, non per questo.
"Posso entrare in doccia con te?", dice in un sorriso malizioso.

"Ormai sto finendo, è già tardi. Fra un'ora dobbiamo essere da tuo fratello", gli ricordo. Non me la sento adesso, non dopo tutto ciò che è successo oggi. Non che non ne abbia voglia, sia chiaro, ma adesso mi sento troppo in colpa nei suoi confronti. Ho lasciato che lui si avvicinasse più del dovuto, nonostante Stefano mi avesse chiesto di non lasciarlo avvicinare. Il problema è che non riuscivo nemmeno a muovermi quando me lo sono ritrovata davanti, e non voglio che pensi che la prossima volta succederà ancora, perché non è così. Non voglio che succeda più, ma voglio organizzare la festa senza che Stefano si faccia strane idee. Dopo di che allontanerò Alessio per sempre dalla mia vita, sperando di rimuovere anche tutto il dolore che mi ha causato, e concentrarmi solo sul mio futuro marito.

"Uffa, okay", sbuffa come un bambino. Gli accarezzo il viso, che ha una leggera ricrescita della barba e gli do un piccolo bacio a fior di labbra.

"Stasera sono tutta tua, pensa a questo", dico facendo un piccolo sorriso.

"Non vedo l'ora". Il suo sorriso torna sul suo volto.

Lo amo Stefano, perché sono stata così stupida da lasciare avvicinare Alessio? Cosa mi sta succedendo? Perché è bastato il suo ritorno, per mettermi in confusione la testa?

Esco dalla doccia, avvolgendo un telo nel corpo, sentendo ancora pressione sul petto come se avessi un macigno.

Vado verso l'armadio, lo apro e prendo un vestito bianco con dei fiori viola e lo indosso. Subito dopo, vedo ancora Stefano entrare in camera nostra e guardarmi dallo specchio, viene verso di me, e intreccia le sue braccia nel mio bacino, posizionando la testa nell'incavo del mio collo.

"Sei davvero bellissima", mormora, soffiando sul mio collo.

"Grazie, anche tu lo sei", dico, girando di poco la testa e facendo scontrare le nostre labbra, in un bacio stampo. Abbassa la testa, odorando la mia pelle e rilasciando piccoli baci umidi sulla mia spalla, che scopre con la mano, passando i polpastrelli e facendomi venire brividi.
"Pochi minuti e sono pronta". Le mie parole sembrano più ansiti, perché i suoi baci provocano brividi in tutto il corpo.

"Okay", dice staccandosi. Guardo la sua figura dallo specchio, mentre continuo a sentirmi uno schifo. Mi trucco leggera, con solo matita e mascara e metto un paio di scarpe bianche. Prendo la borsetta e vado verso il mio fidanzato, che aspetta con le mani in tasca.

"Possiamo andare"

Lui si volta verso di me, allargando le sue labbra in un sorriso sincero, quelli che riserva solo a me, che però oggi mi sento come soffocata dagli stessi sorrisi che ho sempre amato. Prende la mia mano, intrecciando le nostre dita e ci dirigiamo fuori casa.

Paura d'amare (COMPLETA IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora