34•capitolo

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~È un mondo fatto per due come le selle delle moto, come le stelle se le guardi sola non è uguale senza di me. Guarda da qui le luci della città e non capisco dove sia casa mia mi chiedevo se: salto nel vuoto vieni con me? Guarda da qui le luci della città e mentre i taxi vanno via hai detto che eri solo mia mi chiedevo se: salto nel vuoto vieni con me? -Coez

Elena:

"Allora dove ti porto?", chiede con un sorriso stampato sulle labbra Alessio, mentre mi guarda negli occhi. Si vede che i suoi sono ancora spenti, che non sono quelli che conosco, che anche se sono scuri riuscirebbero ad illuminare una città per quanto brillano, ma ancora si percepisce il dolore che sta sentendo dentro.

"Dove mi porti?", gli chiedo, mettendomi davanti al suo viso e braccandogli la strada. "Dammi le chiavi!", metto le mani sui fianchi e stringo le mani.

"Eh?", chiede inarcando un sopracciglio perplesso.

"Hai capito bene...", posiziono una mano davanti a lui e chiedo ancora: "dammi le chiavi della moto"

Socchiude gli occhi in due fessure e si avvicina a me; "ma sei pazza?", mi guarda profondamente, fa finta di essere imbronciato ma gli viene da ridere. "Cosa vuoi dalle mie chiavi?"

"Ti porto in giro, oggi comando io", faccio un piccolo sorriso e lo guardo negli occhi con fare minaccioso, per incitarlo a darmi le chiavi.

"Ma Elena...", dal tono di voce si capisce come voglia farmi ragionare. "Cioè non hai mai guidato una moto, non è così semplice come sembra"

"Mai dire di no ad una donna, le basi Alessio!", ridacchio e lui trattiene la risa per non darmela vinta. "Puoi insegnarmi tu", faccio labbruccio, ricordando come lo convincevo sempre quando lo facevo.

Chissà se ho ancora lo stesso effetto su di lui.

Mi rabbuio nel ripensare al passato, che imperterrito mi passa davanti agli occhi, facendomi ripercorrere avvenimenti positivi e negativi che ho passato con lui e mi viene una fitta in pieno petto.

"Ehi...", lui se ne accorge subito e si avvicina di qualche passo a me. Sento già il suo respiro sul viso e il suo braccio che si alza, mentre con le nocche accarezza il mio volto. "A cosa stai pensando?" Lui mi legge dentro, esattamente come faccio io. Sa quando qualcosa di negativo mi passa per la testa, sa che ho bisogno dei suoi occhi per tranquillizzarmi e infatti, mi alza il viso con due dita verso di lui. "Ho detto qualcosa di sbagliato?", mi chiede preoccupato, accarezzandomi il viso questa volta col pollice.

Io scuoto la testa, mi armo del mio miglior sorriso, perché non voglio essere fonte di pensieri negativi proprio oggi che sono venuta fin qui per confortarlo.

"No", faccio un piccolo sorriso, fingendo che tutto vada bene. "Allora mi dai le chiavi?", porgo ancora la mano per farmele dare.

Lui mi guarda un po' interdetto, sta per aprire bocca e dire qualcosa, perché si è accorto del mio cambio d'umore, ma poi capisce che è meglio evitare, così, mette una mano sul suo giubbotto di pelle e prende le chiavi per poi darmele con un sorriso in viso. "Eccole, ma stai attenta e vai piano", mi raccomanda preoccupato, con un espressione dolce in viso.

"Grazie", sorrido e le prendo, girando il busto verso la motocicletta di Alessio.

Alessio:

La guardo da lontano e sorrido, lei è intenta ad accendere la moto ma non sa nemmeno come fare. Metto le mani conserte, e mi beo del suo fondoschiena davanti ai miei occhi, che non mi stancherei mai di guardare.

In realtà non mi stancherei mai di guardarla in tutta la sua bellezza.

"Allora vieni, o vuoi stare tutto il giorno lì a fissare mentre non riesco ad accendere una moto?", mi guarda male, sbruffando. Io rido divertito e, a quel punto, comincio a fare qualche passo verso di lei. Passo una mano tra i capelli e, spostando il suo corpo che al contatto col mio provoca sempre pulsazioni al mio cuore, le mostro come si fa. Tolgo il cavalletto, la faccio accendere e poi aiuto Elena a salire sulla moto ma, prima di mettermi dietro di lei, prendo il casco per metterglielo. Mi sporgo nella sua direzione, apro i gancetti e guardandola negli occhi, glielo metto sulla testa. Lei mi guarda, sento miliardi di emozioni pervadere il mio corpo, e non capisco come possa una sola persona darmi tutto ciò. Farmi sentire vivo come nessun altro, farmi dimenticare per un attimo tutte le cose che non vanno. Il mio viso si avvicina al suo, i suoi occhi mi guardano interdetti e il suo labbro si incastra sui denti.

Paura d'amare (COMPLETA IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora