19•capitolo

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Alessio:

Le sue labbra erano così vicine a me, ma la cosa che ho sentito più vicino finalmente è stato il suo cuore. Mi sono sentito di nuovo vivo dopo tanto tempo, perché lei è l'unica che riesce a ravvivare il mio cuore, ad incutermi timore anche di me stesso, di quello che sento; la mia testa se ne va in tilt dal momento che lei si avvicina a me. Ogni volta che so che devo vederla, mi riprometto che non le starò vicino, che non la guarderò con desiderio perché so la sua situazione e non voglio rovinare niente dopo tutto il dolore che le ho procurato, ma quando invece ci ritroviamo occhi negli occhi, tutto ciò che avevo prestabilito si annulla e lascia solo me e lei, e tutto il resto si eclissa di colpo.

Quando ho visto arrivare Stefano proprio nel momento in cui eravamo finalmente spensierati, abbandonando per qualche istante il passato, mi sono sentito una nullità. Perché l'ho lasciata andare?
Dovevo tenerla stretta a me, ma mi sono sempre ripetuto che l'amavo troppo per farla rimanere con me. Sono un idiota, un codardo, ma la amo. Se quel ragazzo può renderla felice, non sono nessuno per impedirlo.

Mi dirigo a passo spedito verso l'altra stanza, sento un groppo in gola da quando ho visto Stefano apparire e avvicinarsi alla mia Elena. MIA un corno, non lo è più a causa mia.
Passo una mano tra i capelli, e vedo avvicinarsi Margherita a me, con un sorriso in volto.

"Ehi, dov'eri finito?", mi domanda, non appena arriva a qualche passo da me.

"Ero... di la", dico frustrato. Sento i muscoli che sono atrofizzati, non riesco ad avere un normale movimento, le mie emozioni hanno avuto il sopravvento e mi hanno riportato alla realtà dei fatti: Elena non è mia.

"Da Elena", dice ridendo di me.

"Lascia perdere, non ne parliamo, okay?", le dico ringhiando. Mi dispiace prendermela con lei, ma in questo momento mi sento sotto pressione.

"Okay, sei nervoso, lo capisco", dice in un sospiro.
Nel frattempo, mi giro dall'altra parte e vedo arrivare Stefano con Elena; i miei occhi si abbassano e vedo le loro dita intrecciate, mentre la mascella di lui è tirata, come se fosse nervoso. Inevitabilmente i miei occhi puntano i suoi, li cercano ardentemente, come se fossero l'unico modo per liberarsi di tutte le ansietà che mi attanagliano l'anima. In un solo secondo, i suoi occhi sono incastrati nei miei, i nostri cuori seppur lontani, sembrano avvicinarsi ancora, sembra che dei cavalli stiano galoppando sul mio stomaco per l'immenso rumore che fa. Poi sposta gli occhi accanto a me, cambia espressione di colpo e abbassa lo sguardo.
Sposto anche io lo sguardo e vedo il suo fidanzato che sembra che mi stia lanciando saette. Lo fisso, mantengo lo sguardo per non farmi intimorire, e vedo le sue mani che si stringono a pugni. La mano di Margherita si posa sulla mia spalla, mi giro verso di lei e cerco di non pensare al nervoso che sto provando per non averla al mio fianco e che anzi è vicino ad un altro. Penso alle notti che avrà passato con lui, al fatto che mi avrà dimenticato davvero. Quando siamo vicini lo sento che non è così, che prova quello che provo anche io, ma nello stesso momento percepisco che un reale sentimento la lega all'altra persona. Lo vedo dal suo modo di guardarlo con ammirazione, da come stringe la sua mano, sento che ha paura di perderlo. Non sono stupido, ne un illuso, so che lo ama. Non so però se lo ama come amava me. Forse di più, adesso non è più una ragazzina, ha più consapevolezza di se stessa e quando ha detto che adesso è diversa dalla ragazza che era, ho capito che non era una frase di circostanza, perché si capisce che ha ragione. Ora è una donna, i suoi occhi non brillano più come quella ragazzina di cui ero perdutamente innamorato, non sorride più come faceva prima, i suoi occhi sono più scuri di allora, il colore è sempre chiaro, eppure sembra che ci siano delle nubi e sono sicuro che sia colpa mia e del male che le ho fatto. Come l'ho potuto fare proprio a lei?
So che è stata la scelta più giusta per il suo futuro, anche se in cuor mio non l'ho mai accettato. Lei supera ogni cosa, ogni sentimento nel mondo. Penso che nessuna persona mai l'amerà come la amo io.

Paura d'amare (COMPLETA IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora