CAPITOLO 9

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E giovedì e per fortuna non ho più nessuna delle verifiche e questo weekend posso godermi la festa di Crystal infatti lei ha proposto a tutte noi ragazze compresa sara di andare dopo scuola in giro per negozi per trovare il vestito giusto, avevamo accettato tutte anche sara stranamente, diciamo che con sara non va bene da la discussione dell'altro giorno non ci parliamo più solo per le piccolezze come se ci sono compiti, o che la cena è pronta o anche che posso usare il bagno. Non  eravamo tornate le amiche di prima quelle che si raccontano tutto:tutte le insicurezze,tutti i pensieri sia positivi che negativi, non facevamo più le pazze fino alle 3 di notte, non facevamo più le brutte figure in metro senza fregarcene delle altre persone,  non parlavamo fino alle 3 di notte,non ci raccontavamo più niente e devo ammettere che mi manca da morire; ma sono stufa di fare io il primo passo è siccome sono molto testarda aspetterò che si faccia avanti lei.
Era suonata da 10 minuti la campanella che segnava la fine della scuola ma non c'era il minimo segno di Crystal, aveva detto che tornava in classe per prendere un libro che si era dimenticata ma è più da 10 minuti che ormai è dentro, aspettiamo altri 4 minuti e alla fine vediamo Crystal arrivare di corsa si scusa e poi ci dirigiamo nel centro di Londra per mangiare e poi per cercare il "vestito perfetto" come dice Sally.
Dopo aver mangiato al Mc ci dirigiamo verso un negozio che ci ha consigliato Crystal, appena entrate ci dirigiamo subito al reparto abiti e iniziamo a prendere più abiti possibili e ci dirigiamo in camerino.
Dopo una buona ora è mezza siamo davanti alla cassa per pagare il vestiti.
Crystal ha preso un vestito viola senza spalline che arriva sopra al ginocchio e il corpetto e ricoperto di cristalli e ha la scollatura a cuore, Sally si è presa un vestito rosa con una gonna larga e il corpetto e ricoperto di pizzo invece sara ha preso un vestito anche esso rosa con una spallina e una fantasia floreale nera e per finire io ho preso un vestito blu scuro con una gonna larga e sul decoltè un tessuto trasparente ma dello stesso colore del vestito.

Quando torniamo a casa riponiamo i vestiti nell'armadio e poi senza dirmi nulla sara esce dalla camera, mi cambio e indosso dei pantaloni della tuta e una maglietta nera e mi dirigo in cucina per vedere se c'è qualcosa da mangiare visto che sono l...

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Quando torniamo a casa riponiamo i vestiti nell'armadio e poi senza dirmi nulla sara esce dalla camera, mi cambio e indosso dei pantaloni della tuta e una maglietta nera e mi dirigo in cucina per vedere se c'è qualcosa da mangiare visto che sono le 16 e non ho fatto ancora merenda, nel mentre scendo le scale sento delle voci provenire dal salotto e quando entro la folla che si è creata mi si apre e mi lascia la mia libera per raggiungere il tavolino dove mi trovo un barbagianni con attaccato alla zampa un bigliettino quando lo apro leggo cosa c'è scritto:
Ciao Rachele,
Sono Thomas lo so che andiamo al ballo insieme ma volevo farti una proposto più decente che al telefono.
Spero che la sorpresa ti sia piaciuta.
Quando finisco di leggere o un sorriso da ebete sul mio viso e appena mi giro mi trovo Thomas sullo stipide della porta quando mi riprendo senza pensarci due volte gli corro incontro e lo abbraccio e lui mi abbraccia a sua volta, lo so di essere rossa in volto per l'imbarazzo ma non voglio staccarmi, dopo minuti che sembravano infiniti ci staccammo e notai che anche lui era rosso in viso.
Rachele: grazie grazie grazie.
Thomas: prego e stato un piacere.
Rachele:ma come facevi a sapere che il barbagianni era il mio animale preferito?
Thomas: me lo ha detto un uccellino.
E quando guardo oltre la sua spalla mi ritrovo sara a guardare la scena soddisfatta dopo che Thomas e ritornato a casa e dopo cena mi dirissi in camera per mettermi nel letto.
Rachele: grazie
Sara: per cosa?
Rachele: per aver aiutato Thomas
Sara: non ho fatto nulla di speciale.
Rachele: senti mi dispiace per l'altro giorno non dovevo accusare Peter così ma resta il fatto che di lui non mi fido.
Sara: non mi è piaciuto che hai accusato Peter questo è vero ma non dovevo agredirti e tutta colpa mia.
Rachele:no è colpa mia.
Sara: no è mia la colpa.
Continuammo così per un po' fino a quando non scoppiamo ridere e ci abbracciamo.
Rachele:mi sei mancata.
Sara: anche tu.

CREDO NEL NOSTRO AMORE || Thomas brodie-sangster||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora