CAPITOLO 48

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Siamo sul divano da 30 minuti ormai, dopo quel bacio ho avuto un senso di pentimento, mi ero ripromessa di andare avanti, di trovare qualcuno che mi ami davvero e che non mi menta, mi ero ripromessa di pensare a me, mi ero ripromessa di rialzarmi ma quel bacio mi ha destabilizzato ed adesso nessuno nei due a proferito parola.
Thomas: devo andare.
" è serio, vieni qui mi dice che è colpa mia, mi bacia e poi se ne va così senza dire niente" penso.
Rachele: scusa?
Thomas: ho detto che devo andare.
Rachele: allora non ho capito bene, vieni qui, dici che è colpa mia, mi baci ed adesso dici che devi andare via. Spiegami questa cosa perché io sinceramente non la capisco.
Thomas: mi sono lasciato prendere dall'emozioni, e forse ho sbagliato a venire fino a qua, ho reagito si impulso e mi dispiace.
Rachele: e adesso cosa dovrei pensare io?
Thomas: non lo so.
Si risiede sul divano con la testa tra le mani e io mi siedo accanto a lui senza fare niente.
Thomas: io ho bisogno di te, ho bisogno di te nella mia vita perché senza di te mi sento perso, sei la prima persona che sono riuscito ad mare dopo tanto tempo, con il tuo sorriso mi hai aiutato ogni giorno, se volevo stare bene mi bastava sentire la tua voce, tu sei con un punto fisso per me, sei la mia ancora e io senza di te vado affondo.
Lo so che ho sbagliato, so che avrei dovuto dirti la verità, e capisco che tu sia arrabbiata con me. Ma tu prego torna da me.
Rachele: anche tu sei la prima persona che sono riuscita ad amare dopo tanto tempo e anche a me bastava sentirti per poche ora al giorno per stare meglio. Ma fino a quando non mi dirai tutta la verità io non posso fidarmi di te.
Mi hai mentito per ben due volte e non su un cavolata, ma su un fatto che riguarda anche me è per ben due volte io tu ho chiesto di dirmi la verità ma tu non lo hai fatto, non lo hai voluto fare.
Quindi mi dispiace ma fino a quando non saprò la verità non ritorneremo più insieme e forse neanche lo voglio.
Ora ti prego vattene ho bisogno di restare da sola.
Thomas: va bene, mi dispiace.
Dopo essermi accertata che se ne fosse andata, mi dirigo velocemente in camera mia e mi butto sul letto e non riesco a trattenere le lacrime.
Sentirlo così vicino dopo tanto tempo ha acceso in meno un'emozione che credevo di aver cancellato, mi sono sentita di nuovo amata, capita e protetta, ma fino a quando non saprò la verità su tutta questa storia io non voglio pensare di ritornare insieme a lui, mi ha ferito, deluso e non sono pronta a fidarmi di nuovo di lui senza una spiegazione valida.
La sveglia suona come ogni mattina ma al contrario dei giorni passati oggi ho voglia di uscire e di vivere la giornata, mi dirigo in bagno e mi faccio una doccia veloce e poi come mio solito apro l'armadio e decido di indossare dei jeans a vita alta chiari e siccome sono un po' lunghi di gamba gli faccio il risolvotino, sopra deciso di indossare una maglietta nera con scritto New York in giallo e sopra un cardigan del medesimo colore della maglia, indosso come sempre le mie nike nere e decido di farmi uno chignon ma lascio due ciocche di capelli ricadermi ai lati del viso e come trucco applico come sempre la matita nera e il mascara.
Dopo aver fatto una abbondante colazione metto le cuffiette e mi dirigo a scuola, quando arrivo in classe noto i ragazzi riuniti a parlare di qualcosa che li interessa molto mi siedo al mio posto e cerco anch'io di inserirmi nella conversazione.
Charlie:  ciao Rachele, come stai?
Rachele: felice, di cosa state parlando?
Crystal: del ballo di fine anno.
Sally: ogni anno la nostra scuola organizza un ballo a tema e quest'anno hanno deciso di farlo stile vittoriano.
Charlie: potevano farlo in stile fumetto sarebbe stato molto più bello.
Sally: Charlie cosa dici, ti immagini noi tutte vestiti con quei eleganti abiti che scendiamo da una grande scalinata con il tappeto rosso e voi i nostri cavalieri che ci attendete alla fine delle scale. Sarà una serata bellissima.
Crystal: tu Rachele cosa ne pensi?
Rachele: credo che sia un idea fantastica, ma anche la tua idea non è male Charlie.
Tristan: dovremmo andare per forza a coppie?
Sally: siii, quindi ragazze uno di questi giorni dobbiamo andare a fare acquisti.
" acquisti per cosa?" Quando ci voltiamo verso quella voce appare la figura di Peter e io gli corro subito in contro per abbracciarlo.
Rachele: cosa ci fai qui?
Peter: devo finire l'anno no?
Charlie: ehi amico come va?
Peter: bene voi, di cosa stavate parlando?
Sally: del ballo di fine anno.
Crystal: adesso ricomincia con tutta la storia.
Mentre Peter si unisce al gruppo per ascoltare quello che Sally ha appena detto a me, gli studenti iniziano ad entrare in classe per la prima lezione è di conseguenza anche Sara entra e vedo che sposta lo sguardo su tutti noi e poi si ferma su Peter, quando lo riconosce si irrigidisce subito.
Sara: Peter?
Peter: ciao Sara.
Si guardano negli occhi senza dire una sola parola, restano lì fermi persi nei loro sguardi e senza dire niente si dicono tutto.

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Grazie per le 2700 visualizzazioni💕
Scusatemi se sono stata assente un questi giorni💕

CREDO NEL NOSTRO AMORE || Thomas brodie-sangster||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora