CREDO NEL NOSTRO AMORE || Thomas brodie-sangster||

CAPITOLO 28

Sara è tornata a Londra invece io mi sono fermata in Italia fino al 11 marzo visto che il 10 marzo e il compleanno di mia sorella e andrò a Brescia per festeggiarlo.
Lei ha deciso di festeggiare i suoi 27 anni in discoteca e ha deciso di invitare anche me.
Sono partita con il treno ormai da 2 ore e arriverò a Brescia tra 2 ore e mezza, per  fortuna mi sono portata il computer così posso vedere qualche film.
Arrivata alla stazione di Brescia trovo mia sorella seduta su una panchina ad aspettarmi.
Francesca: ciao, come è andato il viaggio?
Rachele: bene, te come stai?
Francesca: bene pronta per stasera?
Rachele: si, sono carica.
Ci dirigiamo alla macchina per andare all'appartamento dove vive mia sorella con Simone cioè suo marito, quando arriviamo appoggio le mie valigie nella camera degli ospiti e inizio a prepararmi per stasera, prendo un jeans nero a vita alta, una canottiera bianca, un felpa grigia per il freddo e le vans nere.
Mia sorella si è vestita uguale a me ha messo un paio di blue jeans, una canottiera nera, un maglioncino nero e le superstar.
Alle 23:30 siamo davanti al Plaza una discoteca di Brescia ci mettiamo in coda per entrare e appena entriamo ci dirigiamo verso la sala dove fanno musica latina e si balla il reggaeton, appoggio la felpa su una sedia e mi dirigo in pista con mia sorella, non sono per niente brava a ballare ma con l'aiuto di mia sorella e dei ballerini inizio a prenderci la mano e mi lascio andare, ballo con dei ragazzi molto carini e molto bravi, ognuno di loro mi insegna un passo o una tecnica nuova e io piano piano inizio a migliorare e a divertirmi.
Non so perché ho aspettato tutto questo tempo prima di andare a ballare ma adesso che ci sono e mi sto divertendo credo che andrò più spesso.
Dopo 2 ore di ballo facciamo una pausa e grazie a mia sorella riesco a prendere un gin Lemon.
Francesca: allora ti stai divertendo?
Rachele: Si tantissimo, grazie per avermi portato.
Francesca:prego, e ora che ti lasci andare e ti diverta perché sei giovane e se non le fai adesso queste cose non le farai più.
Rachele:hai ragione, cercherò di vivere la mia adolescenza al meglio.
Francesca: brava vedo che hai capito.
Alle 5 di mattina siamo sulla strada di ritorno e devo dire che non mi sono mai divertita tanto con mia sorella come questa sera, appena tocco il cuscino mi addormento subito.
Francesca: mi raccomando stai attenta.
Rachele: si mamma.
Francesca:dai stupida, mi mancherai.
Rachele: anche te.
Francesca: adesso vai se no perdi l'aereo.
Rachele: va bene ci vediamo.
Appena mi sistemo sul sedile inizio a pensare: grazie a quest'esperienza sto vivendo emozione che credevo di non poter mai provare, forse grazie a tutto questo sto cambiando non esternamente ma internamente mi sto rendendo conto di tante cose che prima ignoravo, mi sto rendendo conto che sto crescendo e sto diventando una donna e sto iniziando a capire i veri valori della vita.
Mi metto le cuffie e scelgo dalla mia playlist la canzone: HO PAURA di Mose che in questo momento mi rappresenta sia per i pensieri che mi passano per la testa sia per come sono io, e inizio a cantare mentalmente  : caro diario ti scrivo perché ho paura e non me ne vergogno, ho paura di me stesso e di non essere accettato, paura degli ricordi di ciò che ho passato, ho paura dall'ansia perché non mi lascia, paura di non essere abbastanza...
E con questa parole inizio a guardare fuori il finestrino il paesaggio che piano piano si sta facendo più piccolo e anche il sole sta scendendo dando il posto alla luna e vedere il tramonto da qua su è una cosa bellissima e idescrivile.