CAPITOLO 40

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Peter: vieni, sediamoci.
Mi mise il braccio intorno alla vita e mi condusse su una panchina distante da sguardi indiscreti così potevamo parlare tranquillamente.
Peter: mi hanno detto che sei tornata in Italia per qualche giorno.
Rachele: come fai a saperlo?
Peter: l'ho solo sentito in giro.
Rachele: ti prego Peter ci sono già troppe persone che mi mentono non mentirmi anche tu.
Peter: chi è che ti mente?
Rachele: te lo dico se mi dici come facevi a sapere che era tornata in Italia.
Peter: va bene te lo dirò ma solo perché ti voglio bene, in questo mese ci siamo avvicinati molto e io non voglio perderti.
Me lo ha detto Sofia.
Rachele: cosa? Come mai voi due mi sentite?
Peter: non ci siamo mai scritti fino al giorno della tua partenza, lei sapeva che io ero me ne ero andato senza motivo e quindi è venuta a scrivermi, non gli ho detto il perché me ne fossi andato però sapeva che io e te ci stavamo avvicinando molto e quando ha saputo che saresti tornata è venuta subito a dirmelo.
Rachele: ok,ok ho capito. Grazie.
Peter: per cosa?
Rachele: per avermi detto la verità.
Peter: adesso tocca a te a dirmi cosa ti è successo per ridurti in questo stato.
Mi appoggia la mano sulla guancia e con il pollice me la accarezza delicatamente.
Rachele: Thomas e sara mi stanno nascondendo qualcosa, lo scoperto un giorno quando sara è uscita di casa e mi ha mentito su dove andava allora io lo seguita e lo vista  con Thomas.
Peter: potevano essere usciti solo come amici.
Rachele: lasciami finire, allora in quel momento ho mandato un messaggio a Thomas per vedere se almeno lui mi diceva la verità ma sorpresa anche lui mi ha mentito, quando ho raggiunto l'appartamento li ho visti che tornavano e quando ho chiesto a loro delle spiegazioni mi hanno mentito e poi hanno detto che non potevano dirmi il motivo per cui lo avevano fatto.
Peter: quindi tu non ci hai visto più e per calmarti sei tornata in Italia.
Rachele: giusto, dopo 2 giorni che ero lì mi arriva una chiamata da Thomas e dopo aver avuto una spece di litigata ho deciso di prendermi una pausa ma quando sono tornata qui li ho sentiti parlare e Thomas stava dicendo che non potevano più tenermi nascosto quello che stavano facendo loro due insieme e quindi me ne sono andata ed adesso eccomi qui.
Senza pensarci due volte mi abbraccia e io ricambio immediatamente, non mi ha detto parole di conforto o sue supposizioni, ha capito che in quel momento avevo bisogno di buttare tutto fuori e me lo ha lasciato fare, ha capito che non avevo bisogno di parole ma solo di un abbraccio ed è quello che ha fatto.
Peter si è offerto di riportarmi a casa, io ho rifiutato ma lui continuava ad insistere che non ho saputo continuare e dopo esserci fermati a prendere un gelato visto che Peter sosteneva che in questi momenti mangiare fa bene, sono davanti alla porta di casa e non ho le forze per entrare e affrontare qualunque cosa mi aspetti dall'altra parte.
Peter: Rachele c'è la puoi fare, io lo so perché tu sei forte e puoi affrontare tutto ci sono situazioni peggiori di queste, quindi entra la dentro e tira fuori tutta la forza che hai.
Rachele: come Fai?
Peter: a fare cosa?
Rachele: a trovare le giuste parole per darmi conforto.
Peter: non lo so, però quando ti guardo negli occhi vedo una ragazza forte ma che quella forza la nasconde, al suo posto fa uscire la debolezza ma lei non è debole e questo lo deve capire, lei è forte ed essere forti a questa età è un dono.
Resto in silenzio non sapendo che cosa dire, si avvicina a me con molta lentezza e dopo avermi dato un bacio sulla fronte mi fa una carezza sulla guancia e poi se ne va, io resto li ferma a guardarlo mentre percorre la strada deserta ma prima di girare l'angolo mi fa un sorriso quelli di conforto e poi sparisce.
Mi giro verso la porta, prendo un bel respiro profondo e ricordo le parole di Peter, "io c'è la posso fare, sono forte" e poi girai la maniglia della porta ed entrai.

CREDO NEL NOSTRO AMORE || Thomas brodie-sangster||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora