CAPITOLO 45

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La gita è passata troppo in fretta, mi sono divertita molto, ho visitato un posto nuovo, e ho vissuto questa esperienza con i miei migliori amici.
Siamo partiti da Edimburgo da almeno un'ora e in parte a me c'è Charlie che sta dormendo come un sasso, ho provato a svegliarlo un po' di volte ma niente da fare, tutti sul pullman dormivano, tutti eccetto Thomas ma non volevo parlare con lui quindi decisi di continuare ad annoiarmi.
Mentre guardavo il paesaggio fuori dal finestrino che si muoveva veloce per colpa del pullman mi arrivò un messaggio, appena vidi che fosse la persona che me lo ha mandato rimasi di ghiaccio, era l'ultima persona che mi sarei mai aspettata sentire.
Thomas: ciao.
Rachele: che vuoi?
Thomas: non ci parliamo e non ci sentiamo da due settimane ormai.
Rachele: perfetto continuiamo così.
Thomas: perché non vuoi perdonarmi come hai fatto con sara?
Rachele: primo ho perdonato sara ma non ci parliamo quasi mai, secondo perché eri il mio fidanzato e mi hai spezzato il cuore, mi avevi promesso che non lo avresti mai fatto ed invece era solo una bugia.
Thomas: posso spiegarti tutto se ricominci a parlare con me.
Rachele: non voglio più sentire bugie, non voglio più essere trattata così, voglio andare avanti e per farlo tu non devi più far parte della mia vita, avevi un occasione per dirmi la verità su tutto quello che sta succedendo e l'hai sprecata perché io so che tu e sara non state insieme perché si vede da come vi Guardate, da come vi comportate che non siete neanche un po' innamorati, ma adesso sinceramente non mi interessa il perché mi hai detto un'altra bugia.
Thomas: Rachele ti prego lasciami spiegare.
Rachele: no, ho chiuso con te.
E dopo quest'ultimo messaggio, decisi di spegnere completamente il telefono per non farmi distrarre da altri messaggi, era decisa a costruirmi una nuova vita anche se il ricordo della vecchia continua a presentarsi in ogni momento della giornata e non è facile continuare ma so che c'è la posso fare, c'è la devo fare.
Arriviamo a Londra verso le 19 e dopo aver salutato tutti, per mia sfortuna entro nella macchina di Thomas e ci dirigiamo verso casa, durante il tragitto sia Sara che Thomas cercarono di parlarmi ma io presi immediatamente le mie cuffie e feci partire la musica al massimo; appena arriviamo al palazzo scendo dalla macchina senza salutare e mi dirigo in camera per disfare la valigia e farmi una doccia calda.
Mentre sono sotto l'acqua per la prima volta riesco a rilassarmi e a staccare la mente; dopo aver indossato il pigiama mi precipito giù per le scale per andare in cucina e mangiare qualcosa, decido di prepararmi un toast e mentre aspetto che diventi pronto mi arriva un messaggio e mi auguro che non sia Thomas.
Peter: ciao, come stai?
Rachele: ciao, bene solo stanca, tu?
Peter: anch'io, ti va se domani andiamo a fare una passeggiata insieme?
Rachele: certo, mi farebbe molto piacere.
Peter: per che ora?
Rachele: facciamo alle 15.
Peter: perfetto, a domani allora.
Rachele: a domani.
Dopo aver riposto il telefono in tasca vado a prendere il mio toast e mi dirigo di nuovo in camera, per poi sedermi sul letto ed accendere il computer e guardarmi un episodio di LOST.
Quando decisi di spegnere il computer si era fatta la mezzanotte, ma quella notte non avevo sonno e dopo aver preso le cuffie ed essermi diretta alla finestra feci partire la canzone: ANGELO di Francesco Renga e mi persi a vedere la città che nonostante l'ora era sempre in movimento.

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CREDO NEL NOSTRO AMORE || Thomas brodie-sangster||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora