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Corro verso l'entrata del pronto soccorso. Vedo Elodie con Michele in braccio. Sta per entrare in una stanza con l'infermiera. Mi precipito. Mi guardano male. Non mi importa.
«amore» mi dice elo. La guardo. Mi avvicino a lei. Le lascio un bacio sulla fronte. L'infermiera capisce ed entriamo tutti e tre.
«michele dovresti sdraiarti sul lettino»
«mamma ho paura»
«ci sono io qua amore» lo sdraiano. È iniziano una serie di esami del sangue. Un ecografia al petto. Sono agitato. Non so cosa è potuto succedere. Continuano a visitarlo.
«mamma io sto bene»
«lo so amore. È solo una visita di controllo non ti preoccupare» risponde elo. Finge che tutto vada bene per lui. La conosco. Vorrebbe crollare adesso. Respiro. Mi metto vicino a loro.
«visto Michi c'è anche papà»
«papi non voglio che mi puntano più»
«amore lo fanno per il tuo bene. Vedrai che tra poco sarà tutto finito. » annuisce. Respira. Arriva il dottore con i referti. Ci guarda.
«dottore» dice elodie. Si alza e anche lui si avvicina a noi.
«michele qui abbiamo finito. Che dici se viene a prendere un lecca lecca con me?» le chiede l'infermiera dolcemente. Lui annuisce e restiamo soli.
«ho Delle notizie per voi»
«che notizie ?» mia moglie stringe la mia mano fortemente. Respiriamo quasi insieme. Il mio cuore quasi è fuori dalla gabbia toracica l'ansia mi sta uccidendo.
«michele sta bene per tanti versi. Ma non per uno!»
«in che senso? » chiedo allarmato.
«vostro figlio. Ha un soffio al cuore in questo caso credo fin dalla nascita, il problema che non gli ha mai dato problemi. Me sono accorto subito da come respirava. Ma avevo bisogno di fare una attenta verifica dall'ecografia. »
«un soffio al cuore» ripete elodie. È scioccata.
«si signora. Praticamente molto spesso il sangue anziché girare in due diversi posti, si scombina combinando un po' di danni. »
«che dobbiamo fare?»
«se Michele non avrebbe avuto questo malore molto probabile le avrei detto una visita una volta all'anno. Invece, io credo sia arrivato il momento di operare»
Poche parole il mondo di cade addosso. Non ci credo. Non credo stia accadendo a noi. Michele un bambino così vispo. Così bravo. Così buono con tutti. Si ritrova ad aver affrontare questo problema. Elodie si siede sul lettino.
«Le, mi gira la testa»
«signora, sono qua. Mi guardi. Va tutto bene» scuote la testa come per dire di no.
«la capisco signora. Non avrei voluto darvi questa notizia. Ma se Michele non fa questo intervento adesso. Rischia di stare peggio adesso e anche quando sarà grande»
«come possibile che nessuno si sia accorto di nulla»
«quesro non posso saperlo signora. Ma dobbiamo iniziare ad avere le carte per fare l'intervento. Le analisi. Il controllo tra una settimana. »
«come glielo spieghiamo?» chiedo di getto.
«non vi preoccupate. Al momento che fissiamo la data vi aiuteremo noi a spiegare a Michele. Non sarà niente di così difficile. O almeno spero.
L'intervento è di soli 20 minuti.

Applicheremo una sutura speciale nella quale faremo un foro e porteremo una sottile conduttura dal ventricolo destro attraverso la parte difettosa della parete alla cavità del ventricolo sinistro. Lungo questa conduttura porteremo un sistema di somministrazione da un apparecchio caricato con cui richiudiamo la parte difettosa.

Dopo di che è possibile ricucire la ferita. Il tutto procede sotto il controllo continuo con ecografia del cuore. A seguito dell’operazione il paziente passa 2 ore nel reparto di terapia intensiva, poi verrà trasferito nel reparto generale; dopo 2-3 giorni verrà dimesso.»
Non ci posso realmente credere.

Anni prima...
«dai allora cosa mi devi dire?» affermò entrando in camera buttandomi nel suo letto.
«niente» ride.
«ma come niente! Lele ho lasciato i testi di la perché pensavo mi dovessi parlare» ride ancora.
«dirti vieni in camera stiamo insieme. Vuol dire doverti dire qualcosa?» mi dice.
«no»
« è allora?» sbuffo.
«guarda comunque...» mi porta il PC davanti. Si apre la schermata.
«ciao Elo»
«oddio Mattia!»
«non ti spaventare! Qui tutto bene? Voi?»
«mi potevi avvisare cretino. » gli do una botta.
«matti noi tutto bene. Come vedi »
«noto. La mamma sta in cucina tutto alla grande qua. Voi andate forte. »
«tuo fratello va forte mica io»
«ma non è vero elodie»
«mattia è paranoica»
«ha parlato. Quello che di film mentali proprio zero»
«lo ammetto me li faccio pure io»
«bravo»
«ciao ragazzi»
«ciao papà»
«ma che fate in camera alle nove di sera?» ok. Fermi tutti. Spero mio suocero non pensi male.
«papà in realtà elo stava studiando. Tra pochi giorni ci saranno tutti gli accessi al serale e si sta impegnando. Io sto preparando i brani per il serale. »
«ottimo. Tanto saliamo preso a Roma.»
«davvero?»
«si. Appena mi libero con il lavoro promesso»
Mattia si butta su Michele e si abbracciano. Mi sa che al Fratello piccolo manca quello grande.
«noi vi aspettiamo. »
«Elodie hai perso la lingua?»
«no ascoltavo. »
«la sa usare bene» Michele ride. Io invece lo pizzico. Ma che impazzito. Che dice ste cose a suo padre.
«va beh cane e gatto siete"!» conferma Mattia ridendo. Oggi lo uccido è deciso.

Sento il mare dentro a una conchiglia 🐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora