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La mia mano stringe la sua. Siamo vicini come non lo siamo stati da giorni. Lele scoppia in un pianto liberatorio. Buttando via tutte le lacrime possibili. Gli accarezzo la schiena cercando di tranquillizzarlo un po'.
«vorrei che il tempo non volasse così velocemente. Vorrei non perdermi in cose di cui non c'è n'è bisogno. Vorrei spesso svegliarmi e non essere così ragionale. Vorrei vivere di più con il cuore anziché con la testa.
Ma non ci riesco, non riesco a non pensare, a non ascoltare la testa. Non riesco a darti quanto tu meriti. Abbiamo una famiglia è vero. Ci amiamo. Siamo sposati. Ma penso che non ti meriti ciò che ti do elo. Ogni giorno penso che se avessi fatto meno lo stronzo saresti stata più felice. Penso che se non ti avessi incontrato forse tu saresti stata meglio. Non avresti sofferto e spesso non ti saresti trovata nei miei turbini. Nelle mie tempeste.
Mamma ha ragione: non possiamo pensare di stare con una persona è pensare solo a noi stessi. Si deve pensare per due. Si deve fare tutto per due. Si deve agire e vivere per due. È in certi casi io non ho fatto questo.
Sono stato egoista. Ho messo me stesso davanti. Ho pensato che risolvendo prima i miei problemi da solo avrei risparmiato a te tante cose. Ho pensato che facendo le cose solamente io, avrei evitato di metterti in mezzo a Delle situazioni. È più mi comportavo così  più ti perdevo.
Anni fa ti ho perso. Eri lontana - respira. Singhiozza. Tante cose che non ha mai detto, le ha tenute dentro o scritte su Delle canzoni mai pubblicate. Lui è fatto così. I suoi stati d'animo non riesce ad esprimerli a parole. Mi guarda. Perdo un battito di cuore. - ci siamo lasciati. Avevamo deciso che non eravamo fatti per stare insieme, che le litigate erano più forti dei sentimenti. Ma poi questa lontananza ci ha fatto capire altre cose, è vero io e te ci scontriamo ce ne diciamo di tutti colori; a volte sarebbe meglio che non stessimo insieme. Ma più questa cosa ci contrasta più mi viene voglia di stare con te. Di abbracciarti. Di baciarti! Dio quanto ti bacerei quando torni da casa e sei stanca. Quanto ti bacerei fino a farmi mancare l'aria. Quanto fare l'amore con te tutte le volte che ci verrebbe voglia. Mi verrebbe voglia di imparare tante cose da te ancora oggi dopo anni di matrimonio e tre figli.
Elo mi dispiace per come ti tratto. Per come ti rispondo quando sono incazzo. Mi dispiace a volte che non riesco a dirti più di un semplice “Ti amo amore mio” eppure qua dentro c'è un MARE che è difficile da spiegare con le parole. » lo abbracciò. Mi stringe. «Elo...»
« Non ho bisogno più di niente adesso che... Mi illumini d'amore immenso fuori e dentro...» sussurro al suo orecchio. Mi bacia e lo lascio fare. Era ciò di cui noi abbiamo bisogno. Dirci tutto ciò che il cuore voleva.

“ Nient'altro che noi...”

Sento il mare dentro a una conchiglia 🐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora