Ho il suo quaderno tra le mani che mi tremano. Ho paura ad aprirlo. Non so nemmeno cosa aspettarmi. Ci potrebbe essere tutto. Come niente. Dopo aver letto non saprei che reazione avrei. Respiro. In questo momento non sono neanche sicura di volerlo aprire. Voglio che cambino le cose? Voglio che lui cambi con me? Perché ora sono bloccata? Perché sento che sto per violare una cosa troppo importante per lui?
Mi asciugo le mani sui pantaloni della tuta. Il freddo inizia a farsi sentire visto che ormai è quasi novembre. Eppure ho caldo. Sto sudando.
Apro lentamente. È pieno di scritte. Alcune chiare. Altre cancellate. Sfoglio le pagine con accurata attenzione. Faccio un respiro più lungo. Giro la pagina e mi imbatto su un testo. Pare più una lettera. La fisso.
“Fermo in cattivi pensieri. Fermo davanti a mille domande. Mi guardo allo specchio e forse non so nemmeno chi sono. O lo so e non mi riconosco. Spesso mi accade di ritrovarmi in queste condizioni, non mi piace ciò che scrivo, cancello e riscrivo; non mi piacciono i pensieri che faccio. Spesso mi accade di non essere orgoglioso di ciò che faccio. Fermo in tante cose. Ho un fidanzata che mi ama tanto forse troppo. Forse non mi merito neanche un amore così grande. Lei c'è. Sono io a non esserci. Un amore non può e non deve fare così male. Un amore deve far star bene persone perché noi restiamo per mesi fermi davanti a Delle cose banali? Perché non risolviamo i problemi come le persone normali? Perché questo amore a volte sembra finire eppure non finisce mai? Non riesce mai a spegnersi?
Dove sono? Mi sono chiesto molto spesso. Senza aver risposta. Ho il cuore aperto in una voragine. Non riesco a parlare. Sto in silenzio. Parlo con il silenzio.
Fatico ad aprirmi.
Fatico a vedere la luce molto spesso.
Non riesco a parlare di me. I testi Delle canzoni lo fanno. Ecco perché a volte io le registrazioni le chiamo “viaggi con le debolezze” ogni canzone ha un racconto. Ogni pezzo ha una debolezza della mia vita.
Ora mi fermo ancora dopo una giornata a lavoro. Fisso il vuoto e forse un giorno avrò una risposta. Forse un giorno non sarò così chiudo. Magari un giorno avrò cambiato questo mio atteggiamento. Magari un giorno sarò diverso. Magari un giorno avrò dei figli è racconterò a loro quanto è difficile essere un cantautore. Quanto sia difficile reagire a questi momenti bui. Racconterò a loro quante volte ho cercato di non ferire la mamma. Magari un giorno non ci sarà tutto questo che ho appena scritto è sarò completamente solo come ora in questa stanza dopo un litigio con lei.
Distanza ciò che ti scegli.
Il coraggio che spesso manca. ”
Provo a riprendere fiato. Provo ma mi trovo in una voragine. Non avrei dovuto insistere. Non avrei dovuto varcare questa soglia. Saperlo così male nei momenti nostri lontani mi fa ancora più male. Non voglio leggere nient'altro. Io so cosa devo fare. Ci sarò. Esattamente come ci sono sempre stata.
Mi precipito da lui al bagno. È in mutande. Lo abbracciò da dietro. Gli stringo la mano.
«ci sono io con te. Non sarà mai solo Lele!» silenzio. Solo una stretta più forte. Quello che conta.Anni prima..
Elodie sbatte la porta della casetta è incazzata. Mi alzo dal divano è mi piazzo davanti.
« che successo?»
«io me ne vado!!!» la guardo sconvolto. Che sta dicendo?
«eh?»
«ho detto che me ne vado. Hai capito Lele! Questo non è un posto per me. Non ne combino una quindi... È meglio andare via» la trascino verso la palestra e chiudo la porta.
«adesso ti fermi. Ti calmi e mi dici cosa è accaduto»
«ho litigato Emma in saletta. Abbiamo discusso perché io non riesco a cantare. »
«sei nervosa elo. Devi stare più tranquilla »
«non ci riesco! »
«e invece ci devi riuscire. Lo hai detto pure a me che dobbiamo combattere e che non si molla. Perché ti arrendi adesso ?»
« perché io sono diversa da te. »
« non è vero Elo. Tu ti butti giù subito. È poi non risolvi nulla. Sei qua x cantare. Per diventare una cantante. Non ti permetterò di abbandonare. »
«i miei sbalzi d'umore. Come cavolo fai?» la bacio. So che in questo momento ci riprendono ma non mi importa. Ricambia e poi mi abbraccia.
«Ti amo. Questo è importante amore. Devi combattere »
«grazie amore» mi da una pacca sul sedere. È rido.
«ogni tanto tocca pure a me eh!!!» ride mentre lo dice.
«fai fai. Tutta roba tua» rispondo. Mi da un bacio con passione e la lascio tornare in saletta da Emma.
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Sento il mare dentro a una conchiglia 🐚
FanfictionUn istante tutto inizia da lì. Esattamente un incrocio di sguardi. Il cuore perde un battito. L'amore arriva così? "Provavo a non affezionarmi, ma era impossibile, come imbottigliare l'aria tipo" cit ❤