Il sole a Napoli scotta un po' nonostante sia solo entrata da poco la primavera. Mi trovo del giardino. Ho il pancione che mi pesa non vedo l'ora che nasca. I piedi sempre gonfi. Le mani non ne parliamo.
In questi giorni qui mi sento a casa. Esattamente come quando ci sono entrata. Lo ricordi bene, era appena Gennaio. Mi ero presa una paura. Mi stava accadendo una cosa molto bella. Allo stesso tempo non sapevo se loro mi avrebbero accettato. Lele non aveva mai portato una fidanzata prima di me, ero la prima, primo amore. Primo innamoramento. Le gambe mi tremavano quasi da voler restare a Roma e non scendere più qua a Pomigliano. Quando in realtà sono arrivata. Tutto è cambiato. La mia paura è passata grazie all'abbraccio di Linda. Il primo di tanti. Il primo dove mi sono sentita parte della famiglia. Una figlia quasi.
Ero sorpresa. Non mi avevano mai visto da nessuna parte eppure si erano fidati di me. Le prime parole di Linda le ricordo ancora : "benvenuta in famiglia tesoro. Da oggi sei un Esposito anche tu. Non avere nessuna paura. A noi piaci. Non importa se hai capelli neri verdi gialli. Per noi importa che voi vi amate e che Lele sia felice."
Mi aveva scombussolato tutto. Per non importava che io avessi i capelli rosa, non mi aveva giudicata come tanti, lei era pronta a conoscermi. Li avevo capito da chi aveva preso Lele. Da sua madre. Così forte e determinata. Così dolce allo stesso tempo anche dura quando c'è da tenere pugno.
La mia vita è cambiata da quando conosco Lele e ci siamo fidanzati. Io sono cambiata in meglio. Lo dovrò ringraziare a vita, la mia ancora di salvezza ieri oggi e domani. Non mi pento di averlo scelto. Diverse volte ho pensato che non ce l'avremmo fatta! Che il tempo, le diversità ci avrebbero allontanato. Invece no, siamo qua più forti di prima; marito e moglie con tre figli. Nessuno avrebbe scommesso un euro soprattutto per tutte le crisi superate. Io invece so bene che se non ci fosse stato un po' di impegno e di coraggio; oggi non sarei qui con lui.
Raccolgo una lacrima dall'emozione e torno dentro. Trovo Lele che gioca con i suoi figli. Michele cerca di acchiappare Sophia e suo padre in una corsa dietro il divano. Quasi mi viene da ridere per quanto sembrano tutti e tre bambini. Resto a guardarlo mentre infondo mia suocera mi fa un occhiolino. È ciò che le serviva. Stare con tutta la famiglia.Anni prima
«tu sei solo un coglione!» Gabriele sbatte la porta scorrevole come se fosse un pazzo. Tolgo le cuffie. Lo guardo.
«scusa?»
«lele basta! Falla finita con questa storia che vuoi stare solo. Hai rotto le palle di trattare elodie in questo modo.
Rientro tutti giorni qua in casetta dopo le prove e trovo voi che litigate. Fare pace e poi litigate di nuovo. »
«perché ti scaldi così tanto?» chiedo non capendo perché si comporti così.
«perché è ora che ti svegli. Siamo in casetta e quando usciremo avremmo mille cose da fare. Non potremmo pensare neanche a quando andare al bagno. Se tu tratti la tua fidanzata in questo modo non te la meriti. Mi dispiace! Sono stato io a farvi capire che qualcosa c'era tra voi ma se non lo coltivate questo sentimento non ha senso. I comuni mortali si questa terra coinvolgono le fidanzate, tu sei l'unico che invece di stare con lei ti allontani. Preferisci stare Delle ore da solo che non lei. Ti rendi conto che è un'assurdità? »
«non è un assurdità. È il mio carattere Gabri. Io quando devo pensare a scrivere o un disco mi chiudo in me stesso. Non c'è ragione che mi smuova. Sono fatto cosi»
«non esiste "sono fatto cosi" uno se vuole può cambiare anche i lati peggiori. Lele, non voglio più vedere Elodie con la consapevolezza che fuori di qui tu per lei non ci sei. Che tutto finisca. » abbassò la testa. « c'è una cosa che non tollero, che le persone facciano del male a chi voglio bene» mi dice andando via.
STAI LEGGENDO
Sento il mare dentro a una conchiglia 🐚
FanfictionUn istante tutto inizia da lì. Esattamente un incrocio di sguardi. Il cuore perde un battito. L'amore arriva così? "Provavo a non affezionarmi, ma era impossibile, come imbottigliare l'aria tipo" cit ❤