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«sento l'amore tutto l'annooo, è all'improvviso se ne va....» Lele canta sotto la doccia. Siamo appena tornati da un mega corsa in mezzo al verde ci siamo divertiti un sacco. Ad un certo punto sono caduta trascinandomi lui. Ho riso così tanto che mi faceva male la pancia. Era da un sacco di tempo che non mi sentivo così. Spensierata. Bambina. Ogni giorno mi trovo a svegliarmi presto preparare la colazione per tutti. Badare ai bambini. Vestirli e portarli a scuola. Lavorare e seguire anche la casa.
È impegnativo essere sia moglie che madre. Non mi pento di nessuna scelta fatta. Entrambi i bambini li abbiamo voluti desiderati. Aspettati. Li abbiamo con noi e sono la cosa più bella al mondo. Anche con loro molto spesso mi trovo in uno stato di spensieratezza. I bambini non hanno i pensieri e le preoccupazioni dei grandi e quindi anche tu quando giochi con loro dimentichi tutte queste cose; Michele con i suoi disegni ti racconta il suo mondo e Sophia quando gioca con le bambole racconta il suo. Guardo la foto sul telefonino. Lele e i suoi figli abbracciati. Amo fotografare questi momenti. Queste cose speciali che non vanno raccontate a tutti.
«amore» sobbalzo. Il telefono cade sul letto e lui ride.
«mi hai fatto morire Lele. Sei pazzo?»
«si. Di te però...» mi metto le mani sulla faccia.
«manco quando avevi vent'anni dicevi ste cose. Arripigliati!!» gli dico ridendo. Anche un po' vergognata.
«non ne ho bisogno!!» afferma sicuro.
«amore secondo me si. Queste frasi smielate da dove ti escono»
«guarda che sono sempre stato romantico»
«ma non smielato fidati amore» ride. Sta in accappatoio « è poi rivestiti cazzo! » esclamò. Mi spinge sul letto e ride.
« è se non voglio?»
«lele rischiamo di perdere la cena »
«ti importa così tanto? A pranzo non hai mangiato bene???» ride. Casso si ride.
«ho mangiato bene. Mi importa della cena perché non vorrei morire qui in mezzo alle montagne»
«non muori amore tranquilla. Una bella respirazione bocca a bocca e vedi come resti tra noi»
«noi chi? Siamo solo io e te!»
«sei proprio scema. » ridiamo tutti e due.
«io dico che ci stiamo rincoglionendo.»
«assai!! Ja dammi un bacio» mi attacco alle sue labbra e facciamo l'amore.

Anni prima...
«Le sei contento?» chiedo al mio fidanzato che si infila la maglietta. Dobbiamo uscire con gli altri la nostra voglia forse non è più quella di un tempo. Se penso che molte volte uscivo per non vederlo mi metto a ridere.
«per cosa amo?»
«per i direttori artistici» annuisce. Infila il portafoglio in tasca.
«non vedo l'ora di incontrare Emma. Le secondo me siamo molto simili» confesso.
«lo siete. Forse per tante sfaccettature. Siete entrambe paranoiche e vi fate mille domande»
«gia» lo guardo.
«io credo di voler lavorare con Elisa. Non riesco a non pensare di quanto sia brava nel lavorare e in quanto sia un eccezionale cantante. Ha qualcosa di speciale non lo so. »
«devo iniziare ad essere gelosa?» chiedo ironica. Si fa una risata da solo.
« è sposata amore. Su via!»
«mi stai dicendo che se non lo fosse stato ci avresti provato. » ho le mani sui fianchi e lui mi guarda. Ridacchia. Ora lo ammazzo.
«no. Non ci avrei provato. Mi basti tu» dice di getto. Ok mi vuole morta! Basta che lo dicesse. Mi bacia subito dopo.
« è adesso andiamo che se no facciamo tardi ed Esposito alla seconda poi chi lo sente.» rido io stavolta. Pensando che sia Lele che Gabri hanno lo stesso cognome ma non sono parenti.
«sai che è strano Lele»
«cosa amore?» scendiamo le scale.
«il fatto che tu e Gabri siete napoletani con lo stesso cognome ma mai vi siete conosciuti»
«glielo dico molto spesso che è strano. Mi sa che quasi quasi pare nostro figlio. »
«wow! Famiglia Esposito! Suona anche bene» sorride e mi bacia a stampo. Raggiungiamo gli altri. Non faremo tardi abbiamo il coprifuoco; domani dobbiamo stare tutti nelle salette. I direttori artistici ci controllano tutta la settimana per sceglierci. Io non voglio assolutamente perdere la mia occasione. 

Sento il mare dentro a una conchiglia 🐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora