-"Tu non mi piaci, Federico." Disse Benjamin. "Io non provo niente per te."
Nella mente del più piccolo continuavano a ripetersi quelle parole mentre si sentiva uno stupido per aver anche solo pensato che Benjamin potesse provare qualcosa per lui. Sapeva di aver esagerato con l'accaduto della sera precedente, alla fine non era successo nulla di concreto che potesse alimentare la sua idea, ma in quel momento l'idea non gli sembrava tanto assurda. Voleva bloccare quella situazione sul nascere ma, evidentemente, aveva mal interpretato le cose.
Federico abbassò il capo dispiaciuto e anche imbarazzato.
"Complimenti Federico, con questa tua brillante idea hai rovinato anche quel piccolo rapporto che stava nascendo tra di voi." Si disse Federico e sospirò.
-"Federico." Lo chiamò Benjamin.
"Mi vergogno anche solo a guardarlo."
-"Federico, ti prego, guardami." Continuò a chiamarlo Benjamin.
Il biondo sospirò e si costrinse ad alzare, anche se di poco, lo sguardo.
-"Mi dispiace..." Sussurrò, lottando contro se stesso per non abbassare nuovamente lo sguardo.
-"Non è successo nulla, va bene?" Disse il più grande. "Hai pensato ad una cosa, sbagliata, e volevi chiarirla." Aggiunse. "Tutto qua."
-"Ti ho accusato ancora prima di parlare con te..." Sussurrò Federico. "Mi dispiace, non dovevo farlo..." Si scusò nuovamente il ragazzo.
Il moro gli prese il viso tra le mani e scosse la testa.
-"Non mi hai accusato." Rispose. "Volevi solo tutelare il tuo, e anche il mio, rapporto con Edward perché lo ami." Continuò. "Va tutto bene, okay?"
-"Okay..."
-"E dispiace anche a me per quello che ti ho appena detto."
-"Che cosa intendi dire?" Gli chiese il più piccolo.
-"Non dovevo dirti in quel modo che non mi piaci." Disse Benjamin. "Sei un bellissimo ragazzo, meraviglioso e anche simpatico, ma non potrei mai guardarti in quel modo perché sei il fidanzato di mio cugino." Continuò. "Lo capisci?"
Il biondo abbozzò un sorriso e annuì.
-"Lo capisco." Rispose. "E sono stato uno stupido a pensare che tu potessi essere interessato a te." Continuò. "In fondo quasi non mi conosci."
Il più grande sorrise e gli baciò la fronte.
-"La tua relazione con Edward è al sicuro, tranquillo." Disse il più grande sorridendo. "E ora, se non ti dispiace, vorrei tornare a dormire. Sono stanchissimo."
-"Posso dormire qui con te?" Gli chiese Federico senza pensarci troppo. "Non mi piace dormire da solo."
Benjamin sorrise e batté la mano sul letto.
-"Certo."I giorni passavano veloci l'uno dopo l'altro e nessuno dei due ragazzi accennò alla vicenda accaduta quella sera a cena, di comune accordo decisero di non dire nulla ad Edward per evitare che si facesse paranoie inutili come aveva fatto Federico. Benjamin e Federico si conoscevano sempre un po' di più e scoprivano di andare sempre più d'accordo, erano diversi e non lo potevano negare ma avevano anche dei punti in comune e dovevano ammettere che Edward aveva sempre avuto ragione. Potevano andare davvero d'accordo.
Ogni sera Federico andava a dormire nella stanza di Benjamin e questo lo accoglieva sempre con un sorriso e pronto a ridere e scherzare con lui fino alla nausea. Edward, che li chiamava continuamente per evitare che si scannassero a vicenda, era molto felice dei progressi che stavano facendo e li stimolava ad uscire di più e a fare più cose insieme. Proposte che i due accettavano di buon grado, infatti, negli ultimi giorni i due non si separarono mai per più di dieci minuti.
I giorni però passavano ed era arrivato il giorno del ritorno di Edward. Che cosa sarebbe successo?-"Amore mio!" Esclamò Federico non appena il suo fidanzato, visibilmente stanco e infreddolito, varcò la soglia di casa.
Erano quasi le nove di sera quando Edward arrivò, finalmente, a casa dopo tre giorni di assenza e i suoi coinquilini non esitarono a dimostrargli il loro affetto.
Federico saltò, letteralmente, giù dal divano e andò ad abbracciare il suo fidanzato che sorrise e lo strinse tra le sue braccia.
-"Mi sei mancato così tanto..." Sussurrò Federico e si alzò sulle punte per dargli un bacio a stampo.
Edward gli cinse la vita con le braccia e lo prese di peso, senza mai smettere di sorridere come un bambino.
-"Mi sei mancato anche tu piccolino." Sussurrò Edward e gli accarezzò la schiena.
Benjamin, che li guardava divertito dal divano, si alzò e li raggiunse per poi unirsi al loro abbraccio.
-"Anche a me sei mancato piccolino." Disse Benjamin scimmiottando la voce di suo cugino.
Edward rise e abbracciò anche suo cugino, riportando con i piedi per terra il suo fidanzato.
-"Mi sei mancato anche tu cuginetto." Rise Edward e gli baciò la fronte.
-"Non mi aspettavo altrimenti." Rispose il moro con tono fiero, per poi sorridere.
Il rosso alzò gli occhi al cielo e si sistemò il maglione nero, troppo pesante per essere indossato ad ottobre.
-"Come sono andati questi tre giorni senza di me?" Gli chiese il rosso e seguì i due sul divano.
-"Senza di te?" Ripeté il più grande e accavallò le gambe. "Ma come tu non c'eri? Eppure noi sentivamo continuamente la tua voce!" Continuò con tono ironico, alludendo alle tante telefonate che il rosso faceva ai due.
Federico ridacchiò, mentre poggiava la testa sul petto del suo fidanzato, e Edward colpì in modo scherzoso il braccio del più grande.
-"Scemo!" Esclamò divertito. "Comunque siete ancora vivi quindi suppongo non siano andati tanto male."
Federico annuì.
-"Abbiamo parlato molto e abbiamo scoperto di andare d'accordo." Disse.
-"E anche di avere delle cose in comune." Aggiunse il maggiore. "Cosa che io, sinceramente, non avrei mai detto."
Edward guardò prima uno e poi l'altro per poi sorridere.
-"Sapevo sareste andati d'accordo." Disse sorridente. "Ora finalmente possiamo fare delle cose insieme senza paura che litighiate." Aggiunse e si voltò a baciare il suo fidanzato.
Federico sorrise e prese il volto del rosso tra le mani, rispose al bacio e lasciò che Edward lo facesse sedere a cavalcioni su di lui.
Il moro tossì, anche se non riuscì ad attirare l'attenzione dei due, e alzò gli occhi al cielo.
-"Qualsiasi cosa tu voglia fare tutti e tre insieme, qualcosa mi dice che inizieremo a farle da domani." Disse. Niente, la coppia continuava a baciarsi. "Beh, io vado a dormire buonanotte ragazzi." Aggiunse Benjamin e si alzò dal divano. "E buon divertimento." Concluse ridendo e uscì dalla stanza.
Edward spinse il corpo del minore sul divano e si sdraiò su di lui, le sue mani fredde si intrufolarono sotto la T-shirt del minore facendolo rabbrividire.
-"Mi sei mancato così tanto..." Sussurrò Edward e iniziò a baciargli il collo.
Il più piccolo si morse il labbro inferiore e strinse le gambe sul bacino del rosso.
-"Anche tu, tantissimo."
Il rosso sorrise e gli accarezzò il volto.
-"E mi manca anche fare l'amore con te."
Federico sorrise più ampiamente e lo strinse tra le sue braccia.
-"Allora fallo." Disse. "Fai l'amore con me."
Edward non se lo fece ripetere due volte, gli prese il volto tra le mani e lo baciò.
Il biondo sorrise nuovamente, lo strinse, chiuse gli occhi e...
Benjamin.
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Once upon a time || Fenji.
FanfictionFederico desiderava una storia d'amore bella come quelle delle favole. Cambierà idea però quando si renderà conto che il 'c'era una volta' non gli basta più. Lui vuole un 'c'è ancora'. Chi sarà il suo ancora?