Twenty eight.

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-"Ma sei tu il suo fidanzato. Io sono solo tuo cugino..."
Il più alto gli prese la testa tra le mani e gli fece alzare lo sguardo.
-"Tu non sei solo mio cugino." Disse. "Né per me né per Federico." Aggiunse. "Sei parte della nostra famiglia." Continuò. "Sei un fratello, un amico."
-"Un a- amico?" Balbettò Benjamin. L'ultima cosa che voleva essere per Federico era un amico.
Il rosso annuì e gli baciò la fronte.
-"Sei un grande amico per Federico." Rispose. "E lui si fida di te." Aggiunse. "E anch'io mi fido di te." Continuò. "Sono sicuro che non ci farai mai soffrire. Sei una persona importante per noi, Benjamin. Tanto." Concluse il rosso e attirò il cugino in un caloroso abbraccio.
Il più grande fece fatica a ricambiare quell'abbraccio, per la prima volta in vita sua si trovava a disagio a stare con suo cugino. Loro che avevano sempre condiviso tutto si ritrovavano a condividere anche lo stesso ragazzo. Era una situazione assurda da cui nessuno dei due sapeva uscire.
Stavano sbagliando però erano felici. Benjamin era felice, non avrebbe rinunciato a Federico tanto facilmente.

Per fortuna del moro la conversazione con suo cugino non durò ancora molto, una ragazza del personale l'interruppe per chiedere ad Edward delle spiegazioni riguardo qualcosa che neppure interessava a Benjamin. Nella mente del moro però continuavano a risuonare le parole che Edward, all'oscuro di tutto, gli aveva detto. Edward si fidava di lui ma non sapeva che lo stava tradendo nel modo più meschino  possibile.
Quando Federico rientrò in casa, con i capelli scompigliati e la maglia sgualcita, cercò subito di instaurare un contatto visivo con il moro ma questo lo evitò in ogni modo. Sapeva ciò che aveva fatto con Edward, o almeno lo intuiva, e gli faceva male guardarlo sapendo che solo poco prima era lui ad abbracciarlo e a baciarlo.
Il più grande, quella sera, evitò anche di cenare con Edward e Federico dicendo loro che aveva un forte mal di testa e che preferiva andare a dormire che non era nemmeno totalmente una bugia.

Federico rimase deluso dal comportamento di Benjamin, sperava di poter passare ancora un po' di tempo con lui ma il moro sembrava non averne alcuna intenzione. Durante la cena fece fatica a mostrarsi felice e rilassato, come invece era Edward, perché non riusciva a fare altro che pensare a Benjamin e a chiedersi che cosa fosse successo.
-"Vuoi il dolce, amore?" Gli chiese Edward, al termine della loro cena, e gli prese la mano.
Il biondo sospirò e scosse la testa.
-"No, grazie." Rispose. "Sto bene così."
-"Eppure non si direbbe."
-"Che cosa intendi dire?" Gli chiese il biondo e aggrottò la fronte.
Il più alto gli sorrise e gli baciò il dorso della mano.
-"Ho notato che non sei felice come lo eri oggi pomeriggio." Disse. "È successo qualcosa?"
Era la prima volta che Edward notava la tristezza di Federico, nonostante questo stesse cercando di nasconderlo, senza che lui gli dicesse nulla.
Federico sospirò e abbozzò un sorriso.
-"Sono preoccupato per Benjamin." Federico scelse di essere sincero, non aveva senso mentirgli.
-"E perché?"
-"Non è da lui non cenare, quel ragazzo vive per mangiare!" Esclamò Federico, facendo sorridere il fidanzato. "Non credo molto alla scusa del mal di testa, ho paura sia successo qualcosa." Spiegò Federico, omettendo che temeva fosse successo qualcosa riguardante lui.
-"Qualcosa di quel genere?" Gli chiese il rosso.
-"Non saprei."
-"Perché non vai a parlarci?" Gli propose il rosso. "Se sei tanto preoccupato, vai da lui e parlaci."
Il volto del più piccolo si illuminò. Voleva, doveva, parlare con Benjamin.
-"Non ti dispiace?" Gli chiese.
-"E perché mai dovrebbe?" Sorrise Edward. "Corri da lui e poi fammi sapere se sta bene o meno."

Federico non se lo fece ripetere due volte, lasciò la sala da pranzo e corse al piano superiore, come immaginava la porta della stanza di Benjamin era chiusa e lui non esitò a bussare.
-"Sto dormendo!" Gridò il maggiore dall'interno dalla stanza.
Al solo sentire la sua voce, Federico, non poté fare a meno di sorridere.
-"Ben, aprimi per favore, voglio parlarti." Rispose Federico, mantenendo un tono di voce abbastanza calmo. Non voleva far agitare Benjamin.
-"Federico vattene, non voglio parlare con nessuno." Replicò il moro. "Ho mal di testa."
-"Ti conviene aprirmi o resterò qui a bussare alla porta fino a quando non lo farai." Disse il più piccolo. "E non so quanto questo possa aiutarti con il tuo mal di testa."
Dall'altra parte non ricevette nessuna risposta e immaginò che Benjamin stesse sospirando. Dopo pochi momenti la porta della stanza si aprì e davanti agli occhi chiari di Federico comparve un Benjamin visibilmente stanco, con un pantaloncino nero e una t-shirt a mezze maniche del medesimo colore.
-"Che cosa vuoi?" Gli chiese Benjamin, il tono di voce era abbastanza scocciato ma quell'accenno di sorrise che aveva stampato sul volto lo tradiva. Era felice di vederlo.
Il biondo sorrise, entrò nella stanza e chiuse la porta alle sue spalle.
-"Come riesci ad essere tanto bello anche vestito in questo modo?" Chiese retorico.
Il più grande non ebbe tempo di replicare, infatti, subito dopo si ritrovò schiacciato contro il muro con le labbra di Federico premute sulle sue.
Il ragazzo si era ripromesso che sarebbe stato più duro con Federico, doveva mettere fine a quella situazione ma quando si ritrovò con le labbra di Federico sulle sue tutti i suoi buoni propositi svanirono. Strinse i fianchi del minore del minore, mugolò in approvazione prima di schiudere le labbra e lasciare che la lingua del minore si intrufolasse nella sua bocca.

Ben presto i due si ritrovarono sul letto sfatto del maggiore, Benjamin seduto sul letto con la schiena appoggiata al muro grigio dietro di lui  e Federico a cavalcioni su di lui. Lo schioccare dei loro baci risuonavano nella stanza poco illuminata, solo due abat-jour poste ai lati del letto illuminavano i loro volti affannati, le mani di Federico si erano intrufolate sotto la maglia del maggiore e lo accarezzava ovunque gli capitasse. Forse involontariamente, o almeno era quello che preferiva pensare Benjamin, il minore si stava strusciando sul corpo del maggiore che stava facendo non poca fatica a trattenersi.
Dopo un tempo indefinito i due ragazzi smisero di baciarsi, dopo un morso al labbro inferiore da parte di Federico a Benjamin, e si sorrisero felici. 
-"Allora come va il tuo mal di testa?" Gli chiese, sottovoce, Federico e poggiò la sua fronte su quella del moro.
Il moro ridacchiò e lo strinse a lui.
-"Un po' meglio." Rispose e gli diede un bacio a stampo. "Che cosa ci fai qui?" Gli chiese. Non gli interessava davvero il motivo per cui era lì, gli bastava ci fosse, ma Edward era in casa e quindi doveva avere una motivazione valida per essere andato da lui.
-"Mi mancavi." Replicò il più piccolo. "E dobbiamo parlare."
Benjamin sospirò e gli baciò la punta del naso.
-"Anche se preferisco baciarti." Iniziò a parlare e gli scostò i capelli dal viso. "Immaginavo dovessimo parlare." Disse e poggiò la testa al muro, per guardare meglio il minore. "Prima però devo farti una domanda."
-"Dimmi."
-"Oggi pomeriggio l'hai fatto con Edward?" Gli chiese Benjamin, senza pensarci troppo. Aveva bisogno di sapere.
In un primo momento il biondo sobbalzò ma subito dopo abbassò lo sguardo dispiaciuto.
-"È il mio fidanzato..." Sussurrò.
Il più grande chiuse gli occhi e sospirò.
-"Lo prenderò come un sì."
-"Ben però..." Si affrettò a replicare il minore ma l'altro lo zittì.
-"Va bene così." Disse il più grande. "Dimmi quello che devi dirmi."
Federico rimase per qualche momento in silenzio, ad osservare il moro e solo quando questo gli sorrise si decise a parlare.
-"Io non posso lasciare Edward." Disse.
-"Immaginavo." Rispose il moro e serrò le labbra in una linea dura, mentre sfiorava i fianchi del minore che aveva scoperto.
-"Lasciami continuare." Lo ammonì Federico. "Io non posso lasciare Federico ma non posso rinunciare nemmeno a te." Disse. "Non so che cosa succederà tra di noi, non so nemmeno che cosa siamo ma quel che abbiamo mi piace." Aggiunse. "Capirai anche tu però che non è abbastanza per chiudere una storia, una convivenza, di quattro anni. Edward ha fatto tantissimo per me e lo amo. Se mai tra di noi dovesse finire voglio che sia per un buon motivo, non per qualche bacio rubato di nascosto." Continuò. "Capisci ciò che sto dicendo, vero Ben?" Concluse.
Il moro sospirò e annuì. Capiva fin troppo bene ciò che stava dicendo Federico, se si fosse trovato al suo posto avrebbe reagito allo stesso modo. Voleva delle certezze e non poteva biasimarlo.
-"Quindi noi che cosa dovremmo fare?" Gli chiese. La testa aveva ripreso a fargli male ma non aveva alcuna intenzione di mandare via Federico.
-"Mi piace quando dici noi." Sorrise il più piccolo e gli diede un bacio a stampo. "Noi, semplicemente, vivremo il momento. Ogni volta che potremo staremo insieme e ci vivremo. Ci conosceremo e vedremo come proseguirà ciò che c'è tra di noi. Non penseremo al futuro, vivremo giorno per giorno e comunque vada saremo felici di ciò che abbiamo vissuto." Disse. "L'importante però è non superare la linea del consentito." Concluse.
-"Federico se continui a strusciarti in questo modo non solo supererò la linea ma la distruggerò del tutto." Rispose Benjamin con tono estremamente serio. Il corpo di Federico che si muoveva sul suo lo stava mandando fuori di testa.
Il biondo ridacchiò e allacciò le braccia al collo.
-"Peccato, mi stavo divertendo." Rise il biondo e avvicinò il viso a quello del moro. "Mi piaci, Benjamin e non poco."
Benjamin sorrise e gli morse il labbro inferiore.
-"Mi piaci anche tu, piccolo." Rispose e fece unire le loro labbra.
Che cosa sarebbe successo tra di loro?

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Ehi🎈
Ieri questa storia ha compiuto un mese e siamo a più di quindicimila visualizzazioni, mi fa davvero piacere notare il sostegno che continuate a darmi a distanza di due anni. Oggi sono anche due anni dalla mia prima storia e se continuo a scrivere è solo grazie a voi. Grazie 💓
Benjamin e Federico hanno fatto un patto, lo rispetteranno? Edward scoprirà tutto?
Se volete entrare nel gruppo whatsapp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Vi ricordo che questa storia è social, quindi potrete seguire i protagonisti sui vari social ed interagire con loro. Per ora l'unico ad averne è Benjamin, il suo nick Instagram è @bvenjaminm, anche il suo nick Twitter è @bvenjaninm. Se vi va seguitelo!
Se vi va potete commentare questa storia su Twitter usando l'hashtag #OnceuponatimeFenji, mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovare su Twitter come @fvedericoshvrt e su Instagram come @/fixhvrtx.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Once upon a time || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora