Fifty three.

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Dopo la loro gita a La Boca era ormai giunta l'ora di pranzo e i due decisero di andare a pranzare in un pub non troppo lontano. Il più piccolo voleva assaggiare dei piatti tipici ma, dopo aver ascoltato i consigli del più grande, alla fine optò per un semplice panino con l'hamburger e della patatine come fece anche Benjamin. Durante il loro pranzo, che non durò più di circa mezz'ora, i due ragazzi decisero i successivi posti da visitare e di comune accordo scelsero di non visitarne troppi in quei giorni, per poter poi includere anche Edward. Quel viaggio era stata un'idea del rosso e ad entrambi sembrava scortese non includerlo nelle loro scoperte.
Per il pomeriggio entrambi optarono per una semplice passeggiata nel centro della città e, di tanto in tanto, inviavano delle foto ad Edward per renderlo partecipe e questo sembrava davvero felice della considerazione che i due stavano dimostrando nei suoi confronti.
Quando, ormai sera, i due fecero ritorno nella loro stanza d'albergo Benjamin non poté fare altro che fermarsi qualche minuto per riflettere. Riflettere su tutto ciò che stava succedendo.
In passato se qualcuno gli avesse detto che avrebbe tradito suo cugino, con un ragazzo che nemmeno conosceva e con cui all'inizio non faceva altro che litigare, probabilmente gli avrebbe dato un pugno per la considerazione che aveva di lui. Nonostante gli anni di differenza, lui ed Edward, erano cresciuti insieme ed erano l'uno per l'altro come il fratello che non avevano mai avuto. Insieme avevano scoperto loro stessi e avevano vissute tantissime emozioni. Prima di conoscere Federico era con Edward che voleva viaggiare e scoprire il mondo. Che cosa era successo? Perché stava tradendo suo cugino in quel modo? E, soprattutto, ne valeva la pena?

Il moro scelse di non esporre i suoi pensieri al più piccolo, sapeva che Federico li avrebbe interpretati in malo modo e non voleva litigare con lui. Non quando stavano così bene insieme. Per di più sapeva che era solo un momento di confusione, lui era convinto di ciò che stava facendo e ancor di più di quello che provava per Federico. Trascorrere quella giornata solo con lui, lontano da tutti, lo aveva reso il ragazzo più felice del mondo, sapeva che doveva dimenticare i suoi brutti pensieri e godersi quei pochi giorni che avevano prima che arrivasse Edward.

-"Sei pensieroso." Gli disse Federico quando uscì dalla doccia, con un asciugamano bianco legato in vita e un altro con cui stava tamponando i capelli umidi.
Il moro si voltò verso di lui e rimase incantato dalla visuale che aveva davanti agli occhi. Goccioline d'acqua ricadevano sul petto nudo del più piccolo, gli occhi erano leggermente arrossati - forse gli era andato del bagnoschiuma negli occhi - e le labbra schiuse e gonfie per i tanti baci che si erano scambiati durante il giorno.
-"Mi stai ascoltando?" Gli chiese il minore e gli schioccò le dita davanti al viso.
Il moro sobbalzò e scosse vigorosamente la testa per tornare alla realtà, non si era neppure reso conto che Federico si era avvicinato.
-"Scusami, ero distratto." Si scusò il moro imbarazzato, era la prima volta che gli succedeva di incantarsi in quel modo mentre guardava un ragazzo.
"È la prima volta però che ti capita un ragazzo come Federico." Si ricordò il moro.
-"E come non esserlo davanti a tale bellezza." Aggiunse, sorridendo in modo furbo, e prese la mano del più piccolo per attirarlo verso di lui.
Il più piccolo rise e si scansò dal maggiore.
-"Sono bagnato, non posso sedermi sul letto!"
Il moro si sedette sul bordo del letto e batté una mano sulle sue gambe.
-"Infatti voglio che ti sieda sulle mie gambe, non sul letto."
Il più piccolo sospirò con aria teatrale e si sedette sulle ginocchia del ragazzo.
-"Se proprio insisti." Rispose ridacchiando. "Perché sei così tanto pensieroso?" Gli chiese e gli spostò i capelli dal viso.
-"Ogni tanto capita anche a me di pensare, sai?" Scherzò Benjamin e gli baciò il collo bagnato.
Il biondo sospirò e scosse leggermente la testa.
-"Se scherzi è qualcosa di grave." Commentò il biondo. "O comunque poco piacevole." Aggiunse. "Non è così?"
Il più grande era sinceramente sorpreso, quando Federico aveva iniziato a conoscerlo così bene?
-"Stavo pensando ad Edward." Rispose il più grande, optando per la sincerità nonostante quello che aveva deciso poco prima. "E a quello che gli stiamo facendo." Aggiunse e abbassò la testa.
Il cuore di Federico iniziò a battere all'impazzata ma non per la felicità, anzi, ma per la paura. Benjamin lo stava lasciando?
-"S- Sei pent- pentito?" Gli chiese balbettando Federico e deglutì lentamente.
Il moro alzò la testa di scatto e sbarrò gli occhi. Come poteva Federico pensare una cosa del genere?
-"Cosa? No!" Esclamò il moro senza nemmeno pensarci. "Come puoi pensare una cosa del genere?" Gli chiese, con tono più calmo, e gli accarezzò il volto ancora umidiccio. "Io non mi pentirò mai di quello che stiamo facendo."
Il più piccolo si voltò e baciò il palmo aperto della mano di Benjamin, poggiata sul suo viso.
-"Il tuo tono di voce, la tua espressione, me l'ha fatto pensare..." Sussurrò il più piccolo.
Benjamin gli baciò la fronte.
-"Stavo solo pensando a quello che succederà se dovesse scoprirlo e anche come lo scoprirà." Disse Benjamin. "Non voglio che soffra, è come un fratello per me e tengo tantissimo a lui. Mi dispiace per quello che gli stiamo facendo ma, allo stesso tempo, so che non avremmo potuto fare altrimenti e non me ne pento." Continuò, ricollegandosi alla domanda del più piccolo.
-"Anche a me dispiace farlo soffrire e, se potessi, soffrirei io al suo posto. Lui mi ha dato tutto, mi ha reso felice quando pensavo di non poterlo più essere. Come però lui mi ha detto tante volte, al cuore non si comanda e spero che un giorno potrà perdonarci." Rispose e diede un bacio a stampo al più grande. "Ora però pensiamo a viverci il momento, al futuro ci penseremo una volta tornati a casa."
Il più grande sorrise e annuì.
-"Hai avuto paura che io mi fossi pentito?" Gli chiese.
Federico sorrise imbarazzato e si morse il labbro inferiore.
-"Sì..." Sussurrò. "Avevo paura che fosse tutto finito tra di noi..."
-"Io non mi pentirò mai di quello che abbiamo, ricordalo." Gli disse Benjamin e lo baciò.

Benjamin spinse Federico sul letto e gli tolse l'asciugamano che aveva legato in vita, facendolo sobbalzare per la sorpresa.
-"Sei bellissimo..." Sussurrò Benjamin e ritornò a baciarlo con più passione di prima.
Quel loro bacio però durò ben poco, i due vennero interrotti da un grido di gioia che li fece gelare.
-"Sorpresa!"

Once upon a time || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora