La giornata al mare continuó senza troppi problemi, anzi praticamente nessuno. Edward aveva passato gran parte del suo tempo in acqua o in giro per la spiaggia e, quindi, Benjamin e Federico potevano godersi quella giornata come una normale coppia.
I ragazzi, di cui Benjamin sembrava essere tanto geloso, dopo l'ennesima occhiataccia da parte del più grande capirono che avrebbero fatto bene a smettere di guardare Federico. Altrimenti avrebbero dovuto vedersela con Benjamin e non sarebbe stato piacevole.
Il moro notò uno strano atteggiamento da parte di Edward, sembrava volesse instaurare una certa distanza tra di loro nonostante quello che diceva. Continuava a ripetere, a loro due, che era felicissimo di quella vacanza e di poter passare del tempo con loro ma, allo stesso tempo, aveva sempre una scusa diversa per non stare con loro. Quella giornata al mare, per Benjamin, ne fu la prova.
Federico, invece, sembrava non aver notato quello strano comportamento da parte del suo fidanzato e il più grande non aveva fatto nulla per farglielo notare.
Da un lato al più grande faceva piacere quella situazione, poteva passare più tempo da solo con Federico ma dall'altro non capiva come potesse ignorare Federico in quel modo. Federico meritava di essere ricoperto di attenzioni ed Edward, che aveva la possibilità di viverselo alla luce del sole e di poterlo definire il suo fidanzato, non faceva altro che darlo per scontato.
A Benjamin non piaceva quella situazione, nemmeno un po'.Nel tardo pomeriggio i tre ragazzi lasciarono la spiaggia, ancora abbastanza affollata, per fare ritorno in albergo e prepararsi per la cena di Natale che si sarebbe svolta in albergo. Edward, come al solito, si era assicurato che avessero il posto nel ristornare e il menù migliore. Avevano deciso, di comune accordo, che non si sarebbero fatti regali e che avrebbero rimandato le celebrazioni in famiglia al loro ritorno in America.
Anche una volta tornati in hotel Edward se la svignò, dicendo che aveva urgentemente bisogno di una doccia fresca, e lasciò Benjamin e Federico nell'atrio dell'albergo.
-"Meglio per noi, no?" Gli chiese Federico mentre lo trascinava con lui nel curato giardino dello stellato hotel. "Almeno possiamo stare un po' di più insieme." Aggiunse e gli prese la mano, mentre continuava a sorridergli affettuosamente.
Il più grande abbozzò un sorriso e annuì. Non voleva dargli il peso dei suoi dubbi o almeno non prima di avere più prove a suo favore.
-"Assolutamente sì." Rispose e gli accarezzò il volto con una mano. "Più tempo per noi."
Il più piccolo gli prese il viso tra le mani e si avvicinò a lui.
-"Allora non perdiamolo." Sussurrò e lo baciò.Dopo pochi minuti i due ragazzi raggiunsero il rosso in camera e lo trovarono occupato in una telefonato, che da quello che avevano potuto capire era una telefonata di lavoro. Edward non li degnò di uno sguardo e, quasi, scacciò via Federico quando si avvicinò per dargli un bacio sulla guancia.
Alle otto e mezzo in punto i tre ragazzi scesero nel ristorante dell'hotel e diedero inizio a quella cena di Natale totalmente diversa da quelle che avevano vissuto in passato. I tre conversarono normalmente ma Benjamin non riusciva a dimenticare i suoi dubbi e ciò comportava che non riusciva a vivere serenamente quel momento.
Federico invece era sereno e rilassato, con quell'accenno di abbronzatura Benjamin non poteva non ammettere che fosse meraviglioso. Anche più del solito. Ogni giorno si innamorava sempre più di quel ragazzo.-"Federico, aspetta." Gli disse il maggiore, quasi alle due di notte, sulla soglia della loro suite e gli prese la mano.
La cena era terminata circa un'ora prima ed Edward, alla fine della cena, era ritornato in camera per riposare mentre i due ragazzi si erano intrattenuti con il karaoke.
Per tutta la sera Benjamin non aveva mai smesso di guardare Federico e sorrideva quando notava che anche il più piccolo lo stesse guardando.
-"Dimmi cucciolo." Rispose Federico e si voltò verso di lui, con un sorriso stampato sul volto. Il completo bianco che indossava, con i primi bottoni della camicia slacciata che lasciavano intravedere i suoi tatuaggi, accentuava la leggera abbronzatura che aveva e Benjamin si sentiva mancare la terra sotto ai piedi per la sua bellezza.
Il moro sorrise per il nomignolo che gli aveva affibbiato e gli accarezzò il volto.
-"Sei bellissimo."
Federico voltò la testa e gli baciò il palmo della mano aperta.
-"Anche tu non sei male." Ridacchiò Federico.
Il moro gli cinse la vita e poggiò la testa sulla sua spalla per inspirare il suo profumo.
-"Non hai idea di quanto mi manchi..." Sussurrò e gli baciò il collo.
Il più piccolo gli accarezzò la testa e sorrise.
-"Sono qui con te, Ben. Sempre."
Benjamin alzò la testa e guardò negli occhi Federico, che continuava a sorridergli.
-"Passa la notte con me." Gli disse, senza pensarci troppo. "Resta con me questa notte, Federico, te ne prego."
Il biondo strabuzzò gli occhi a quella proposta, non si aspettava che Benjamin gli chiedesse una cosa del genere e per di più con Edward in camera.
-"Ben ma c'è Edward." Rispose.
-"Non mi importa, ho bisogno di averti questa notte. Ho bisogno di sentirti al mio fianco." Rispose Benjamin con tono supplichevole. "Per favore, piccolo, ti prego..."
Il biondo abbozzò un sorriso e gli accarezzò la schiena.
-"Forse sono uno stupido." Iniziò a parlare. "Ma non riesco a dirti di no." Disse.
-"Quindi passerai la notte con me?"
-"Sì, Ben, lo farò."Non appena Federico accettò la proposta del più grande questo, letteralmente, gli saltò addosso e iniziò a baciarlo. Fecero fatica ad entrare nella suite, e poi nella stanza di Benjamin, senza fare troppo rumore e senza farsi scoprire. La paura era tanta ma la voglia di aversi ancora di più, non appena giunsero nella stanza del moro chiusero a chiave la porta e, in fretta e furia, si spogliarono dei loro abiti.
Benjamin spinse Federico sul letto e si sistemò su di lui.
-"Ben, calmo, tanto non vado da nessuna parte." Rise Federico e gli accarezzò il viso.
Il moro sorrise e si sistemò le gambe del minore sulle spalle.
-"Te l'ho detto che mi mancavi, no?" Rispose e gli fece l'occhiolino.
Il più piccolo sorrise e si sistemò meglio sul letto.
-"Me l'hai detto ma ora è tempo di dimostrarmelo, non credi?"Non appena Benjamin si spinse nel corpo di Federico entrambi finirono per dimenticare la situazione in cui si trovavano e anche Edward nell'altra stanza. Fecero fatica a trattenere i gemiti mentre si donavano l'uno all'altro.
Benjamin continuava a baciargli il collo, marchiandolo in alcuni punti nonostante non potesse, mentre Federico gemeva il suo nome e gli graffiava la schiena.
-"B- Ben..." Gemette Federico e gettò la testa all'indietro.
Ogni volta che facevano l'amore per loro era come se fosse la prima volta, si scoprivano pian piano e si amavano alla follia.
Benjamin rimase incantato alla vista del ragazzo sotto di lui, che gemeva il suo nome, e non riuscì a frenare la lingua.
-"Federico." Lo chiamò Benjamin, mentre continuava a spingersi nel suo corpo, e l'altro aprì gli occhi per guardarlo tra un gemito e l'altro. "Ti amo."**
Anche Federico ha Twitter adesso e il suo nick è @/xfedervico. Se vi va, seguitelo!
STAI LEGGENDO
Once upon a time || Fenji.
FanfictionFederico desiderava una storia d'amore bella come quelle delle favole. Cambierà idea però quando si renderà conto che il 'c'era una volta' non gli basta più. Lui vuole un 'c'è ancora'. Chi sarà il suo ancora?