Il moro si avvicinò di più al più piccolo, facendo toccare i loro corpi e sorrise quando sentì il minore rabbrividire.
-"Non possiamo, Federico?" Gli chiese e il suo sguardo si abbassò sulle labbra di Federico.
Federico abbozzò un sorriso e gli accarezzò la guancia, per poi lasciare un bacio su questa.
-"Non possiamo."
Federico si sentiva male nel pronunciare quelle due semplici parole ma che, in quel momento, erano ricche di significato. In un'altra circostanza avrebbe fatto di tutto per avere Benjamin al suo fianco, per provare ad essere felice con lui, avrebbe lottato con le unghie e con i denti e non si sarebbe arreso tanto facilmente. Lo avrebbe avuto. In quel momento, in quella situazione, però non poteva fare altro che arrendersi e guardarlo andare via da lui. O meglio, guardarlo ogni giorno e sapere di non poterlo averlo perché era fidanzato con suo cugino. Quel cugino che continuava ad amare, che gli aveva dato tutto e lo aveva reso felice, e che non avrebbe mai voluto far soffrire. Federico continuava ad amare Edward.
Il moro schioccò la lingua sul palato e, dopo aver fatto una strana smorfia, si avvicinò di più al minore fino a trovarsi quasi sdraiato su di lui.
-"Ne sei proprio sicuro?" Gli chiese, con voce bassa e seducente, mentre infilava una mano sotto la maglia del minore. "Sei proprio sicuro che non possiamo, Fè?" Continuò e gli accarezzò la pelle abbronzata e ricoperta di brividi.
Il più piccolo chiuse gli occhi, beandosi per qualche momento delle carezze del moro sul suo corpo ma sapeva che non poteva continuare. Non era giusto. A malincuore riaprì gli occhi e fermò la mano del maggiore.
-"Io sto con Edward e lo amo, Benjamin." Disse, cercando di mantenere un tono di voce più dolce possibile. "E anche tu tieni moltissimo a lui, lo so bene."
Benjamin sospirò e si sedette a gambe incrociate sul letto sfatto.
-"Prima però mi hai detto che ti piaccio..."
Il più piccolo sorrise intenerito e si sedette accanto a lui, per poi accarezzargli il viso.
-"Guardati, Ben, come potresti non piacermi? Sei perfetto e per di più stiamo anche bene insieme."
Benjamin inclinò la testa verso la mano del minore e sorrise per il calore di questa.
-"Sarà dura resistermi, lo sai vero?" Disse con una punta di ironia.
Il biondo annuì, sorridente, e gli baciò la punta del naso.
-"Lo so." Sospirò. "Lo so bene." Aggiunse e scese dal letto. "E ora vieni giù, prima che tuo cugino mi accusi di averti ucciso." Disse ironico e uscì dalla stanza.
"E io ti renderò le cose ancora più difficili, Federico." Pensó Benjamin e ghignò. Si sarebbe divertito moltissimo a veder crollare Federico.Edward fu felice del ritrovato rapporto tra il suo fidanzato e suo cugino, non gli piaceva vederli litigare e ancor meno senza motivo. Voleva che la sua famiglia fosse unita, non sapeva però fino a che punto Benjamin e Federico fossero uniti.
Quel sabato per Federico fu davvero difficile da superare, Benjamin non faceva altro che provocarlo o toccarlo di sfuggita quando Edward non guardava. Lo seguiva ovunque e più di una volta lo aveva abbracciato senza motivo, per il semplice gusto di farlo e fargli sentire il calore del suo corpo. Solo a tarda serata il minore riuscì a trovare un momento per parlare con il maggiore e chiedergli perché si stesse comportando in quel modo Benjamin, però, si limitò a fargli l'occhiolino e a dargli un bacio sulla guancia. Federico sarebbe impazzito.Il giorno successivo non fu migliore per il più piccolo, Benjamin sembrava non voler smettere di provocarlo e di toccarlo ogni volta che gli era possibile. Edward non sospettava neppure che cosa stesse succedendo, era semplicemente felice di vederli andare di nuovo d'accordo. Il pranzo fu la cosa peggiore, Benjamin non faceva altro che provocarlo da sotto il tavolo e a prendergli la mano ogni volta che doveva prendere il bicchiere. Il più piccolo aveva capito il suo gioco e sapeva che non avrebbe resistito ancora per molto.
Non sapeva resistere a Benjamin.
-"Fè ti dispiace andarmi a prendere una coperta?" Chiese Edward al minore, seduto accanto a lui sul divano mentre sfogliava una rivista.
La sera era scesa sulla bella San Diego, l'aria era diventata più fredda e una leggera pioggia cadeva lenta sui tetti delle casa.
-"C'è anche il camino accesso, hai ancora freddo?" Replicò il più piccolo e aggrottò la fronte.
-"Un po'."
-"Non starai mica prendendo l'influenza?"
Il rosso ridacchiò e scosse la testa.
-"Tranquillo, amore, sto bene." Disse e si avvicinò a lui per baciargli la fronte. "Dovrai continuare a sopportarmi ancora per molto." Aggiunse e gli sorrise.
Federico abbozzò un sorriso, per la prima volta la possibilità di un futuro con Edward non lo faceva sorridere.
-"Vado a prenderti una coperta."Con la testa tra le nuvole Federico salì al piano superiore e sospirò più volte mentre raggiungeva la camera da letto che, da sempre, condivideva con Edward.
-"Non pensarmi troppo biondino o finirà per venirti il mal di testa."
Federico conosceva quella voce, la conosceva bene. Fin troppo. Il ragazzo sospirò e si voltò verso il moro, dire che gli mancò il respiro a quella vista era poco.
Davanti a lui c'era Benjamin stretto in un pantalone nero, fin troppo aderente, e una camicia bianca quasi del tutto slacciata. Era assolutamente bellissimo.
-"B- Benjamin s- sei..." Federico non trovò le parole per continuare quella frase, dirgli che era bellissimo era scontato, sminuiva la persona che aveva davanti. Benjamin era molto più che bellissimo.
Il moro sorrise soddisfatto e si avvicinò al minore, aveva notato le sue guance arrossate e gli occhi sgranati.
-"Bellissimo? Meraviglioso? Stupendo? Perfetto?" Rispose il moro. "Hai ampia scelta di complimenti che puoi farmi." Aggiunse e gli fece l'occhiolino, quando furono uno davanti all'altro.
-"E per di più sei anche modesto." Ridacchiò il più piccolo. "Come mai sei vestito in questo modo?" Gli chiese e per un momento sperò si fosse vestito in qualche modo per lui.
-"Di certo non per te." Replicò Benjamin e si mise davanti a lui, costringendolo ad indietreggiare fino a toccare il muro con la schiena.
Il più piccolo, dopo essere rimasto incastrato tra il muro e il corpo caldo e profumato di Benjamin, abbassò la testa deluso da quelle parole. Era l'esatto contrario di ciò che voleva.
Benjamin ghignò e gli mise due dita sotto al mento, per alzargli la testa.
-"Se fosse per te, resterei nudo. Non perderei tempo a vestirmi." Gli disse e ammiccò al minore le cui guance diventarono rosso fuoco.
-"B- Benjamin, n- non puoi..."
-"Non posso dirti queste cose, Federico?" Replicò Benjamin e si morse il labbro inferiore. "Altrimenti? Penserai a me mentre stai con Edward?" Continuò. "Penserai a quanto sarebbe bello stare con me?" Aggiunse e avvicinò la bocca carnosa all'orecchio del minore che fremeva sotto il suo tocco. "Perché io penso a quanto sarebbe bello stare con te."
Il biondo sentì la testa girargli vorticosamente a quelle parole. Benjamin era troppo per lui, troppo sfacciato, troppo menefreghista, troppo arrogante e sicuro di se stesso. Troppo affinché potesse sperare di averlo al suo fianco.
Solo le braccia forti di Benjamin, strette sulla sua vita, riuscirono ad impedirgli di cadere.
-"Dove vai vestito così?" Gli chiese, cercando di cambiare argomento, dopo essere tornato lucido.
Il più grande ghignò e si allontanò di qualche passo per poter ammirare meglio il viso arrossato del minore.
-"Come mai me lo chiedi?" Replicò. "Sei forse geloso?"
-"No!" Si affrettò a rispondere Federico. "Mi preoccupo soltanto per te, non voglio che ti succeda qualcosa di brutto..."
-"E queste cose brutte comprendono anche me a letto con un altro?" Lo interruppe il moro e gli sfiorò le labbra. "Me mentre bacio un altro e faccio sesso con lui? Sto nudo sopra di lui e non sopra di te?" Continuò. "Sono queste le cose brutte che potrebbero succedermi?" Concluse e strusciò la punta del naso sulla guancia del minore.
Le gambe del più piccolo erano molli, sentiva che poteva crollare sul pavimento da un momento all'altro. Che cosa gli stava facendo Benjamin?
-"T- tu non lo f- farai con nessuno, v- vero?" Balbettò il più piccolo, speranzoso e consapevole di sembrare ridicolo.
Benjamin sorrise e si allontanò da lui.
-"Sai, Federico." Iniziò a parlare Benjamin. "Forse è giunto il momento di trovarmi un fidanzato."
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Once upon a time || Fenji.
FanfictionFederico desiderava una storia d'amore bella come quelle delle favole. Cambierà idea però quando si renderà conto che il 'c'era una volta' non gli basta più. Lui vuole un 'c'è ancora'. Chi sarà il suo ancora?