Sixty nine.

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-"Scusami per come mi sono comportato ieri. Puoi perdonarmi?"
Il più piccolo sorrise e annuì.
-"E tu puoi perdonare me?"
Edward gli diede un bacio a stampo.
-"Ti amo, Fè e non voglio che qualcosa ci divida."
Federico si sedette sulle ginocchia del rosso e allacciò le braccia dietro al collo del ragazzo.
-"Ti amo anch'io." Rispose. "E non ci dividerà nulla, te lo prometto." Concluse e gli diede un bacio a stampo.
Il più alto sorrise e gli circondò la vita per attirarlo a lui.
-"Mi sei mancato tanto." Sussurrò e strusciò il naso contro il naso del minore che ridacchiò. "Anche se è stata soltanto una notte." Aggiunse e gli baciò il collo.
Il minore sorrise e gli baciò la testa capelluta e bagnata.
-"Ora siamo insieme, è questo quello che conta, no?" Replicò.
-"È quella che conta." Annuì Edward e gli sorrise raggiante.
-"Ora però fila a farti una doccia calda, e a toglierti questi abiti fradici di pioggia, prima di raffreddarti." Gli disse il biondo. "E stai bagnando anche me." Aggiunse e si toccò il maglione azzurro che stava iniziando a bagnarsi.
-"Allora magari potresti fare la doccia con me." Replicò il più alto e gli morse il labbro inferiore. "È da un po' che non la facciamo insieme." Aggiunse e gli diede l'ennesimo bacio a stampo.
Federico sorrise imbarazzato, dopo il litigio che avevano avuto non si aspettava che Edward gli proponesse di fare la doccia con lui. Ormai non avevano rapporti fisici da diversi mesi e nessuno dei due sembrava sentirne la mancanza. Negli ultimi tempi Federico si concedeva soltanto a Benjamin ed era anche abbastanza freddo nei confronti del rosso.
Per fortuna ci pensò Khaleese, la loro cagnolina, a salvarlo da quella brutta situazione. La cagnolina, infatti, saltò in braccio al rosso facendo spostare Federico.
-"Ma ciao piccola, ciao!" Esclamò il ragazzo e strinse la sua cagnolina.
-"Direi che qualcuno qui ha bisogno delle tue coccole." Ridacchiò il più piccolo e si sedette sulla sua sedia.
Dopo poco fece la sua comparsa nella stanza Benjamin, con lo sguardo cupo, mentre si sforzava di sorridere e stringeva la sua tazza bianca contenente il latte che aveva finito di bere.
-"Avete finito?" Chiese con tono scorbutico e non fece nulla per mascherarlo.
Federico sentì l'aria mancargli, guardava Benjamin e sentiva un peso sul petto. Benjamin aveva visto e sentito tutto, ne era certo.
Edward sorrise e annuì.
-"Sì, io vado a fare una doccia." Rispose e si alzò. "A dopo piccolo." Aggiunse, rinunciando alla sua idea di fare la doccia con il minore. "Ciao cuginetto." Lo salutò e uscì dalla stanza.
-"Ben..." Sussurrò Federico e si alzò per raggiungerlo.
-"Vieni fuori."

Federico fece fatica a reggere il passo del maggiore, questo quasi correva tra i corridoi della casa mentre raggiungevano il dondolo sistemato nella parte più nascosta dell'ampio giardino. Benjamin sembrava essere furioso e non si voltò a guardarlo tutte le volte che il minore lo chiamò.
-"Ben, fermati, ti prego!" Esclamò, per l'ennesima volta, Federico mentre raggiungevano il dondolo.
Il moro continuò a camminare impettito e, una volta raggiunto il dondolo, si sedette sul dondolo.
-"Finalmente." Sospirò Federico e si sedette accanto a lui. "Mi vuoi dire che ti prende?" Gli chiese e si passò una mano tra i capelli.
-"Sul serio, Federico? Sul serio?!" Quasi urlò il moro. "Sul serio me lo stai chiedendo?!" Continuò, alzando il tono di voce.
Il più piccolo ebbe la sua ennesima conferma. Benjamin aveva sentito tutto.
-"Ben, calmati, per favore..." Sussurrò.
-"E non chiedermi di calmarmi perché mi fai arrabbiare ancora di più!"
Il minore sospirò rumorosamente.
-"Hai sentito tutto, non è vero?" Gli chiese nonostante conoscesse benissimo la risposta.
Benjamin incrociò le braccia al petto e inarcò un sopracciglio.
-"Che cosa avrei dovuto sentire, Federico?" Replicò, abbassando il tono di voce ma continuando ad essere duro nei confronti del più piccolo. "Avrei dovuto sentire te che dici ti amo a mio cugino? O quando lo stavi, praticamente, supplicando di perdonarlo? O quando Edward ti ha chiesto di fare la doccia con lui?" Continuò. "Che cosa avrei dovuto sentire esattamente?"
-"Io non lo stavo supplicando di perdonarmi." Borbottò in risposta il biondo, anche se sapeva che non era la risposta più intelligente da dare al maggiore.
-"È tutto quello che hai da dire, Federico? Vuoi solo dirmi che tu non lo stavi supplicando?!" Urlò il più grande. "Ti interessa solo questo?!"
Federico sospirò e scosse la testa.
-"Non posso controllare anche le parole di Edward. È stato lui a chiedermi di fare la doccia con lui, non io, e come hai potuto notare io non gli ho dato una risposta. Non ho accettato." Rispose. "Quindi trovo abbastanza inutile che te la prenda con me sotto questo aspetto, è stato lui a chiedermelo." Concluse.
Il moro annuì, almeno su quell'aspetto della discussione aveva ragione.
-"E perché gli hai detto che lo ami?" Replicò. "Quello l'hai detto tu, non puoi negarlo."
-"E non voglio negarlo." Rispose il più piccolo. "Gliel'ho detto perché, a modo mio, lo amo e gli devo tanto. Per me è come un fratello, lo sai."
-"Io lo so ma Edward no." Replicò Benjamin. "Lui pensa che tu lo ami follemente, che sia il suo fidanzato fedele e innamorato come non mai. Lui pensa che io sia solo un amico per te.
Io lo so ma lui non sa niente!"
-"Non è un problema mio." Disse il biondo e scrollò le spalle. "Io lo so e sono tranquillo con me stesso."
-"Federico ascoltami." Disse il più grande, cercando di sembrare il più calmo possibile nonostante dentro avesse voglia di spaccare tutto, la faccia di Edward compresa. "E ascoltami molto attentamente, senza interrompermi, perché ti conviene."
-"Ti ascolto, Ben, parla."
-"Io sono stanco di questa situazione, non voglio più nascondermi e spero che lo stesso sia per te." Iniziò a parlare il più grande. "Non voglio continuare a prendere in giro a Edward, non lo merita e nemmeno noi meritiamo di continuare a nasconderci."
-"Lo so, Benjamin, ma che cosa possiamo farci?" Lo interruppe Federico.
-"Tu puoi fare una cosa." Rispose il moro. "Lascialo."
Il più piccolo sospirò.
-"Ti ho detto che lo farò." Replicò. "Non appena potrò lo farò, non voglio che sia una cosa improvvisa, soffrirebbe troppo e non se lo merita."
-"Vedo che non hai capito." Sospirò Benjamin. "Lascialo subito o, ti giuro, che non mi vedrai mai più in vita tua."

Once upon a time || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora