Sixty five.

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-"Ti amo, Federico, e voglio poterlo fare senza più paure." Continuò. "Voglio stare con te."
Federico, che pensava di poter toccare il cielo con un dito per le sensazioni che stava provando in quel momento, allacciò le gambe sul bacino del moro e inarcò la schiena per creare un maggiore contatto tra di loro.
-"Allora stai con me."
Benjamin sorrise ampiamente e si abbassò a baciargli l'angolo della bocca, mentre continuava a spingersi nel corpo del minore acquistando velocità.
-"Non ho intenzione di fare altro." Rispose. "Sto con te, voglio stare con te e nessuno potrà impedirmelo." Concluse e lo baciò.
Quella notte, come tutte le notti che passavano insieme, lasciò un segno nei due ragazzi che sentivano di appartenersi ogni giorno sempre di più.
Federico lasciò che il più grande si prendesse cura di lui, facesse di lui quello che voleva perché era certo non gli avrebbe fatto mai del male. Affidò a Benjamin il suo cuore, i suoi sentimenti, consapevole che il moro stesse facendo altrettanto.
Si stavano donando l'uno all'altro, corpo e anima. Mente e cuore.
Stavano diventando una sola cosa. Una sola anima. I loro cuori avevano iniziato a battere all'unisono componendo le note della canzone del loro amore.

Dopo aver fatto l'amore, Benjamin e Federico, si guardarono e si sorrisero. Innamorati. I loro occhi e le loro gesta trasudavano amore, amore nei confronti della persona che avevano davanti.
Benjamin, assonnato ma felice come il più piccolo, poggiò la testa sul petto del petto del più piccolo e sorrise nel sentire il cuore di Federico battere all'impazzata come il suo.
-"Sono felice." Sussurrò il maggiore e chiuse gli occhi.
Federico sorrise e gli baciò la fronte, mentre gli accarezzava la schiena nuda.
-"Anch'io amore." Rispose. "Sei stanco?" Gli chiese.
-"Vuoi fare un secondo round?" Ridacchiò il moro e gli baciò il petto. "Perché in quel caso sono prontissimo!" Esclamò divertito.
Il più piccolo rise e gli colpì il braccio con uno leggero schiaffo.
-"Scemo!" Replicò, tra le risate. "Sul serio, sei stanco?" Gli chiese nuovamente.
Benjamin sbadigliò e annuì.
-"In effetti sì." Rispose e chiuse gli occhi. "Il fuso orario mi sta massacrando."
Il biondo sorrise intenerito e lo strinse a lui.
-"Allora dormi amore." Sussurrò. "Dormi con me."

I due non impiegarono molto tempo prima di addormentarsi, stretti l'uno all'altro nel letto di Benjamin che era testimone del loro amore fin dai primi tempi. Per evitare problemi avevano impostato una sveglia per le sette e mezzo del mattino, Edward gli aveva comunicato tramite messaggio che sarebbe arrivato verso le otto e mezzo e non volevano farsi trovare in quelle condizioni. Doveva essere Federico a parlare per primo con Edward e spiegargli la situazione.
L'indomani mattina, a fatica, quando suonò la sveglia i due restarono qualche minuto a coccolarsi prima di costringersi ad alzarsi e a dare inizio a quella giornata.
-"Ma bentornato Ed!" Esclamò Benjamin non appena il rosso, visibilmente stanco, mise piede in casa.
Nonostante la sua stanchezza, Edward, lasciò cadere la sua valigia nera e abbracciò suo cugino che aveva spalancato le braccia.
-"Sei di buonumore a quanto pare." Disse e lo strinse a lui. "E ne sono felice." Aggiunse e gli diede un bacio sulla guancia.
-"In realtà sto solo cercando di nascondere la mia stanchezza." Rispose il moro, scherzando, consapevole di non poter dire ad Edward perché fosse tanto felice. "Il fuso orario mi sta uccidendo." Aggiunse e sciolse l'abbraccio.
Edward sospirò e si tolse il cappotto nero che aveva comprato in Argentina.
-"A chi lo dici." Replicò. "Questa notte non riuscivo a dormire proprio per questo motivo." Aggiunse.
-"Tanto oggi resti a casa, no?" Rispose il più  grande. "Almeno puoi riposare un po'."
-"Sì, per fortuna oggi sono libero."
-"Ragazzi la colazione è servita!" Urlò Federico, rimasto in cucina ad occuparsi della colazione.

-"Allora ragazzi, che cosa avete fatto ieri sera?" Gli chiese Edward mentre, voracemente, mangiava un cornetto al cioccolato.
-"Io sono andato a dormire abbastanza presto." Mentì Federico mentre mangiava i suoi soliti biscotti al cioccolato.
-"Io invece sono andato al letto con un ragazzo fidanzato con una persona che, praticamente, ritengo mio fratello." Rispose Benjamin mentre beveva il suo latte al cioccolato, in assoluta tranquillità.
Federico, a sentire quelle parole, sgranò gli occhi e rischiò di affogarsi con un biscotto al cioccolato, infatti poco dopo iniziò a tossire.
-"Oddio, piccolo, bevi dell'acqua!" Esclamò Edward, preoccupato, e gli passò dell'acqua.
-"Meglio?" Gli chiese Benjamin mentre lo guardava divertito.
-"Ehm, Benjamin, potresti spiegarmi che cosa intendi?" Gli chiese Edward. "Ti stai mettendo in qualche guaio?"
Il moro, a quel punto, scoppiò a ridere fragorosamente e scosse la testa.
-"È la trama di un film che ho visto ieri sera, dopo che Federico è andato a letto mi annoiavo e ho trovato questo film di cui neanche ricordo il nome." Rispose e scrollò le spalle, ridacchiando per la faccia di Federico. "Vi stavo solo prendendo in giro." Concluse.
Il più piccolo tirò un sospiro di sollievo e tornò a mangiare il suo biscotto.
-"Oh, va bene." Replicò il più alto. "Ben dopo possiamo parlare?"

Dopo la colazione, titubante, Federico lasciò soli i due ragazzi e andò in camera da letto a scrivere. Edward aveva chiesto al moro di potergli parlare da solo e questo aveva acconsentito.
-"Di che cosa vuoi parlarmi?" Gli chiese il maggiore e si buttò sul divano.
Edward si sentì accanto a lui e gli sorrise raggiante.
-"Devo dirti una cosa." Rispose. "Una cosa molto importante." Aggiunse.
-"Allora dimmi." Replicò il moro e si sistemò meglio sul divano. "Non farmi stare in ansia, sai che io ho già sempre l'ansia, non ti ci mettere anche tu."
Il più alto rise e annuì.
-"Riguarda Federico."
-"Oh." Esclamò il moro che iniziava ad agitarsi. Perché Edward voleva parlare con lui di Federico? Aveva scoperto qualcosa. "Non mi aspettavo volessi parlare con me del tuo fidanzato, non ne abbiamo mai parlato."
-"Voglio parlarne con te perché, per me, sei come un fratello e ci tengo a sapere che cosa ne pensi riguardo questo argomento."
-"Dimmi allora." Replicò Benjamin. "Sai che ti dirò sempre che cosa ne penso senza mentire."
Il rosso annuì.
-"Proprio per questo voglio parlarti di questa mia decisione." Disse.
-"Sono tutto orecchi." Rispose il più grande. "Che cosa hai deciso riguardo Federico?"
Edward sorrise entusiasta e si decise a parlare.
-"Voglio sposarlo."

Once upon a time || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora