Sixty three.

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Benjamin e Federico riuscirono a passare la prima mezzanotte del nuovo anno insieme come desiderano. Allo scoccare della mezzanotte riuscirono a stringersi e a baciarsi, a dirsi quelle due semplici parole che racchiudevano il loro sentimento che forse andava anche oltre l'amore.
Forse quello che c'era tre di loro non era amore, non un amore semplice, non come quell'amore che univa gran parte delle coppie esistenti. Era un tipo d'amore diverso, unico, in po' come loro. Un amore che li consumava e bruciava da dentro. Un amore tanto forte da poterli distruggere, che avrebbe potuto farli soffrire ma, insieme, potevano fare tutto.
Quel loro momento di magia però, purtroppo, durò troppo poco. I due ragazzi erano in un luogo pubblico ed Edward era poco distante da loro. Poterono scambiarsi solo un semplice bacio a stampo, prima che sentissero la voce di Edward che li chiamava a gran voce.
-"Sarà il nostro anno, Ben." Sussurrò Federico e gli accarezzò il viso, godendo di quegli ultimi momenti che avevano. "Te lo prometto." Aggiunse. "Ti prometto che andrà tutto bene, riusciremo ad essere felici insieme."
Il moro annuì e gli sorrise.
-"Io sono già felice con te." Rispose.
-"Ma quest'anno lo saremo alla luce del sole, amore." Replicò il più piccolo. "Ti amo e presto sarò, saremo, libero di dirtelo senza paura che qualcuno ci senta." Concluse.
-"Ti amo anch'io." Rispose Benjamin. "Questo sarà il nostro anno."

Gli ultimi giorni di vacanza furono idilliaci, i tre passarono dei momenti davvero bellissimi a Buenos Aires, scoprirono dei luoghi bellissimi di quella città che nemmeno Benjamin conosceva. Si rilassarono e riuscirono a mettere da parte tutto lo stress che li attendeva al loro ritorno a San Diego, soprattutto quello che attendeva Edward che era già sommerso di lavoro. I momenti però che Benjamin preferiva era quelli che riusciva a passare da solo con Federico. Quando il rosso era assente, o distratto, i due non perdevano occasione per stringersi e baciarsi, dirsi belle parole e scambiarsi tenere coccole.
Benjamin e Federico, di comune accordo, scelsero di rimandare fino al loro ritorno ogni decisione importante o ogni discorso di un certo rilievo. Volevano solo viversi quei momenti e loro stessi.
Purtroppo, però, per i tre ragazzi quelle giornate paradisiache terminarono e loro vennero catapultati nella loro caotica realtà quotidiana. Edward aveva diverse riunioni già dal primo giorno del suo ritorno, mentre Federico aveva del lavoro arretrato. In quei giorni non aveva scritto nemmeno una pagina del suo nuovo libro e doveva assolutamente rimediare. Benjamin invece... beh, Benjamin, avrebbe osservato Federico lavorare e lo avrebbe infastidito come al solito.

Il viaggio di ritorno fu abbastanza lungo ma tranquillo, non ci furono turbolenze o altri problemi, Federico finì per addormentarsi sulla spalla di Benjamin mentre questo e il rosso conversavano tranquillamente.
Edward continuava a non sospettare nulla e loro continuavano a vivere tranquillamente il loro rapporto, anche se diventava ogni giorno più difficile nascondere ciò che stava succedendo tra di loro.
Una volta tornati a casa Edward, in fretta e furia, si fece una doccia, si vestì e fece colazione per poi uscire di casa per adempiere ai suoi tanti impegni lavorativi.
-"Siamo soli." Disse il maggiore non appena il rosso chiuse la porta alle sue spalle.
Federico, occupato a mangiucchiare un biscotto al cioccolato, annuì e si voltò verso di lui.
-"Lo so." Rispose con la bocca piena. "Questi biscotti sono buonissimi!" Esclamò e prese un altro biscotto.
Federico, tra i tre, era quello meno stanco dato che aveva dormito durante il viaggio. In quel momento se ne stava, con un maglione bianco che accentuava la sua abbronzatura e un pantaloncino da tuta nero, a gambe incrociate sul divano con un grande vassoio di biscotti al cioccolato che la cuoca aveva preparato.
Il moro ridacchiò e andò a sedersi accanto al minore.
-"Sei adorabile." Gli disse e gli baciò la guancia. Allungò una mano verso il vassoio, per prendere un biscotto, ma il più piccolo glielo impedì. "Rimangio tutto, sei odioso." Sbuffò e incrociò le braccia al petto.
-"Bravo, rimangiati le parole mentre io mangio questi biscotti squisiti!"
Il moro alzò gli occhi al cielo e allungò le gambe su quelle del più piccolo, che gli accarezzò il ginocchio coperto da un pantalone di tuta nero.
-"Volevo andare a fare un giro in moto ma piove." Si lamentó. "Che noia."
Le temperature a San Diego erano decisamente più basse di quelle argentine, in quel momento pioveva a dirotto e i due ragazzi erano costretti a restare in casa.
-"Sei costretto a restare in casa con me." Replicò il più piccolo e spostò il vassoio, che aveva quasi svuotato. "Mi dispiace per te." Scherzò e si pulì le mani.
Benjamin rise e poggiò la testa sulla sua spalla.
-"Sarà una giornata davvero brutta brutta allora..." Sussurrò e gli accarezzò il braccio coperto. "Non hai freddo con questo pantaloncino?" Gli chiese.
-"No amore." Rispose il biondo. "Sto bene così." Aggiunse e iniziò ad accarezzargli un fianco. "E starei anche meglio se tu mi dessi un bacio." Continuò e sorrise furbo. "O anche due, tre, quattro, cinque..."
Il più grande ridacchiò, gli prese il viso tra le mani e lo zittì con un bacio.

Ben presto il maggiore si sedette a cavalcioni sul bacino di Federico, mentre questo gli scoprì i fianchi e glieli accarezzò lentamente. Le loro labbra si cercavano continuamente nel silenzio di quella casa, negli ultimi giorni avevano sempre avuto la paura che Edward potesse scoprirli mentre in quel momento erano liberi. Liberi di amarsi.
-"Quanto mi è mancato baciarti..." Sussurrò Federico, interrompendo troppo presto quel bacio che tanto desideravano.
Il moro gli morse il labbro inferiore e gli accarezzò la guancia.
-"Sai che puoi baciarmi sempre."
-"E tu sai che quando c'è Edward non possiamo fare nulla che possa insospettirlo." Sospirò Federico e si appoggiò allo schienale del divano.
Il moro annuì e continuò ad accarezzargli la guancia.
-"Vuoi ancora lasciarlo?" Gli chiese, senza troppi giri di parole, diretto.
Il più piccolo annuì e chiuse gli occhi.
-"Sì, Ben, voglio ancora farlo." Rispose. "Non è giusta per nessuno di noi tre questa situazione. Non mi va di continuare a tradirlo e svegliarmi con i sensi di colpa ogni giorno, soffrirà per un po' ma poi capirà." Aggiunse. "E non mi va nemmeno di continuare a nascondermi, a nasconderci, perché non stiamo facendo nulla di male. Non c'è nulla di male nell'amarsi e voglio essere libero di farlo alla luce del sole." Continuò. "Quindi sì, Benjamin, voglio lasciarlo perché è la cosa migliore per tutti."
Benjamin sorrise e gli diede una scia di baci che iniziava dalle clavicole e terminava alle labbra.
-"Sai già quando lo farai?" Gli chiese, impaziente di poter iniziare una nuova vita con lui.
Il biondo sospiro e scosse la testa.
-"No, Benjamin, non lo so."
E forse non l'avrebbe mai saputo.

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Ehi🎈
Quaranta mila visualizzazioni? Davvero? In poco più di due mesi mi sembra incredibile essere a già più di quaranta mila visualizzazioni. Non voglio dilungarmi troppo quindi mi limiterò a ringraziarvi. Grazie di vero cuore 💓
Benjamin ha chiesto a Federico di lasciare Edward. Federico lo farà?
Se volete entrare nel gruppo whatsapp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Vi ricordo che questa storia è social, quindi potrete seguire i protagonisti sui vari social ed interagire con loro. Il nick Instagram di Benjamin è @bvenjaminm, anche il suo nick Twitter è @bvenjaninm, mentre Federico ha solo Twitter e il suo nick è @xfedervico. Se vi va seguitelo!
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Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovare su Twitter come @fvedericoshvrt e su Instagram come @/fixhvrtx.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Once upon a time || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora