capitolo 18.

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capitolo 18.

Kate.

-Kate se non vuoi che ti prendo a legnate dimmi chi è che ti ha picchiata.-mi minacciò mia mamma.

-ma vedi di finirla!sono caduta con la moto te l'ho detto. infatti la moto è un poco graffiata-inventai io.

mia madre se ne andò sbattendo la porta della mia stanza con violenza. presi il telefono e cominciai a giocare a 2048. questo gioco diventa quasi come una droga una volta che inizi la prima partita. ad un tratto sento dei passi venire verso la mia stanza. di nuovo qui è una rottura di palle è oh,pensai. aspettai a braccia incrociate al petto che la figura di mia madre comparisse da un momento all'altro. quando la porta si aprì però la figura che mi venne in contro non era quella di mia madre ma Harry.

-ma sei impazzita?!non mi hai risposto più!tua sorella mi ha inviato un messaggio di venire qui!chi ti ha fatto questo?come te lo sei fatta?perché?dimmi i nomi che li andazzo a tutti!-mi disse lui quasi urlando.

-Harry prendi respiro o ti viene un infarto am...ehm..Harry.-scherzai io.

-mi stavi chiamando amore?-rise lui.

lo stavo chiamando amore?ma che mi frulla per la testa?rimasi lì ferma a fissarlo. dico si?dico di no? non so chd rispondere. lo fissavo mentre lui continuava a ridere. il suo sorriso faceva diventare le sue labbra più fini,le sue rossette nelle morbide e rose guance comparivano senza un attimo di ritardo,i suoi occhi si socchiudono lasciando intravedere tra le folti e ciglia scure i suoi occhi verdi smeraldo in cui ti ci perdi ogni volta che li fissi. rimasi lì incantata di sentire il dolce e discesa suono della sua risata. finalmente è mio. finalmente posso baciarlo, abbracciarlo, parlare con lui,litigarci, fare pace ma qualcosa dentro me quasi mi blocca. ho paura che un giorno vada via,ho paura che mi usi soltanto. sorrisi leggermente vedendo il suo sorriso accendersi nel volto e solo dopo qualche secondo parlai.

-io?no ti sbagli.-parlai convinta di quello che dicevo.

lui si venne a sedere accanto a me e si distese nel mio enorme letto. cominciai a giocare con i suoi capelli mentre era appoggiato al mio petto,disteso fra le mie gambe. lo vidi giocare con le dita dei miei piedi che erano coperti della coperta. gli baciai la testa facendo si che l'odore dei suoi capelli m'invadesse dentro.  odorano di mela. ad un tratto lo vidi alzarsi dal mio petto e guardarmi quasi triste. inclinai la testa d'un lato e sorrisi per tranquillizzarlo. si alzò e andò a chiudere la porta,poi si venne a sedere a gambe incrociate sul mio letto.

-chi ti ha fatto questo?-disse accarezzandomi la guancia.

ero conciata maluccio e la storia della "caduta dalla moto"non la reggeva quasi nessuno. spostai il mio sguardo verso un punto del letto in modo da non scoppiare a piangere davanti a lui. se lo guardo scoppio. voltai nuovamente il mio volto verso di lui e con un sorriso mi abbandonai alla dolcezza del suo gesto. accarezza con il pollice il grosso ematoma che avevo sulla guancia ormai diventato violaceo,poi,toccò il mio naso che aveva una linea,pure essa,dello stesso colore della guancia. lo guardai per qualche attimo,non posso resistere più. voglio sentire le sue soffici labbra sulle mie,il suo respiro infrangersi sulla mia pelle,voglio un contatto fisico con lui. gli presi il viso tra le mie mani e lo baciai. lui ricambi subito il bacio e in pochiattimi mi ritrovai sotto di lui. le cose stavano diventando un poco troppo spinte quando ad un tratto..

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ecco il capitolo :) spero vi piaccia. commentate e votate!scusate se li faccio piccolini :/ notteeeeeeeee!!!

Kate Huning.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora