capitolo 40.

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Capitolo 40.

Appoggio il mio viso sul suo e lo vado sentendo sempre più bagnato. All'inizio credo fossi io ma appena sento un singhiozzo e una mano accarezzarmi i capelli capisco che non ero io ma lui. mi alzo di botto e scoppio a ridere per la felicità,comincio a baciarlo e asciugargli le lacrime. Cominciai a ripetere il suo nome tra un bacio e l'altro. Lui ad un tratto mi bloccò. Alzai un sopracciglio e scoppiai nuovamente a ridere tra le lacrime.

-s..sei tornata da me?-domanda piangendo.

-per sempre piccolo principe.-

Passò un anno e io e Harry ci mettiamo insieme e convivevamo. James e Gemma si mettono insieme,sono la dolcezza. Con mia sorella non ci parlavamo più e la cosa nonostante tutto mi dispiaceva davvero tantissimo lei è pur sempre mia sorella. Erano le otto di mattina e stavo fissando la finestra seduta sulla parte finale del letto con un piede appoggiato sul telaio della rete del letto e l'altra gamba,quella destra,era piegata vicino al mio petto,la mia testa era appoggiata al ginocchio destro,le mie braccia cingevano la gamba piegata mentre i capelli ricadevano morbidamente sulla mia schiena. Harry era ancora a letto che dormiva,era davvero sfinito,aveva fatto la notte in caserma dei vigili del fuoco e giusto giusto quella sera ci furono molti soccorsi. Era entrato in caserma dopo due mesi che fu dimesso insieme a Louis,Niall,Liam,Zayn e James. Beh..ora possiamo dire che a Miami ci sono dei pompieri perfetti. Tristan era partito per l'Italia insieme a una certa Jasmine,se lo sa lui chi è questa. Stavo pensando a tutto quello che avrei fatto quel giorno e se avrei rincontrato mia sorella che,tramite amici,fui avvisata che era partita con una certa Eleanor ragazza più grande di lei di due quasi tre anni. Ero attenta a fissare un punto non preciso fuori la finestra quando la mia attenzione cadde su una ragazza vestita in abito da sposa che mentre cammina urlava a quelli che la seguivano per sistemarle il trucco e i capelli. Sgranai gli occhi quando mi resi conto che era Maria. Questa ragazza si fa di sostanze stupefacenti secondo me,penso ridacchiando. Me la faccio a corsa di sotto mentre mi metto una vestaglia e la faccio entrare dentro chiudendo la porta in faccia alla gente che la seguiva. La vidi buttarsi di peso sul divano blu del mio salotto e rido per poi imitare quel gesto. Oggi si sposa con Niall e dire che in questi sei mesi in cui a preparato tutto è stata davvero schizofrenica è dir poco,non la descrive bene. La guardo ridendo e appoggio la mia testa sulla sua spalla scoperta,la bacio delicatamente e alzandomi le porgo le mani.

-truccami e sistemami tu per favore.-quasi mi supplica.

-dai che tra circa tre ore hai un matrimonio scimmia.-ridacchio.

Le faccio levare il vestito da sposa e lo vado a posare nella camera degli ospiti in modo che non si sporchi o stropicci. Il suo vestito è con un corsetto ricamato bianco con la scollatura a forma di cuore e poi scendeva delicato di sotto,un poco gonfio nella parte della gonna e aveva uno strascico lungo che si era un poco sporcato per via della strada. Sbatto un poco lo strascico in modo di pulirlo e la polvere va via facendo ritornare il vestito bianco. Poi scendo da lei con trucchi piastra e altre tre mila cose e inizio con i capelli. Comincio a farle la piastra e lei per tutto il tempo mi parlò di quanto era spaventata e impaurita da tutto. Questo lato di Maria lo conosco solo io,odia mostrarlo agli altri perché le darebbe fastidio se la gente comincia a rompere e la prende,come dice lei,per "una debole". Le appuntai i capelli con delle mollette che avevano alla fine una perla che richiamavano il corsetto dell'abito,le lasciai il ciuffo come mi aveva detto lei e glielo girai in un boccolo. Poi passai al trucco. Le feci la base con il fondotinta chiaro e poi ripassai con uno più scuro i contorni del volto,sulla parte bassa dello zigomo e sul naso e poi sfumai tutto con un pennello,ombretto chiaro,parte finale dell'occhio di un marroncino chiaro e le passai una linea nera sull'occhio,mascara e l'effetto di quel trucco sembrava renderle l'occhio più grande,terra sulle guance,rossetto tipo marroncino e lucido in modo da darle un effetto di labbra più grandi. Dio era perfetta. Lei cominciò a saltare come una pazza appena vide il risultato e poi aspettò che anche io fossi pronta. Avevamo meno di un'ora e la gente non faceva altro che bussare e chiamarmi al telefono. Ero davvero strassata,Harry non si alzava,quelli bussavano e lei non faceva altro che saltare per la felicità. Ero arrivata all'esasperazione e urlai. Il mio urlo fece zittire Maria,il tamburellare sulla mia porta,le chiamate e fece svegliare Harry che corse di sotto.

Kate Huning.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora