capitolo 32.

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Capitolo 32.

-sembra la casa di un film horror-si lascia scappare in un sussurro Tris.

Decido di non ascoltare le parole di Tris. Spero solo che questo non sia il sangue che si trova sui muri dell’entrata e sui mobili per terra di mia sorella perché giuro che lo avrei ucciso senza pensarci due volte a quel pezzo di merda se la tocca. Sento dei rumori in cucina così decido,presa dalla rabbia,di avviarmi verso quella stanza anche se non ho un’arma con me. Quando entro vedo sul tavolo circa una decina di uccelli morti sgozzati. Porto una mano davanti la bocca quando sento Tristan imprecare. Decido di andare di là e vedere che cosa era successo e perché aveva imprecato,quando stavo per chiedergli che cosa aveva visto lui mi indica il muro e rimango disgustata. Sul muro c’era scritto “pronta a giocare?”col sangue che ancora colava. ma che razza di pazzo farebbe tutto questo?,penso. mio fratello mi passa un biglietto rosso con sopra una scritta argentata,comincio a leggere quella scritta:

"ora giochiamo a:'caccia alla sorella'. primo biglietto :vai all'hotel più vicino prendendo dal lato destro e chiedi della stanza numero 33.

p.s:io mi sbrigherei fossi in te. ad ogni ora tua sorella avrà una tortura diversa."

comincio a correre seguita da Tristan. Arrivai all’hotel in circa dieci minuti col fiatone. Con il fiato che si stava un poco ristabilendo,chiesi della stanza 33 proprio come diceva il biglietto e me la feci a corsa verso la stanza desiderata. Una volta entrata in quella stanza apro ogni porta per vedere se ci sono tracce di mia sorella me anche qui niente tracce di lei. Tris mi fa notare un bigliettino appeso ad una rosa rossa che era posta sopra il letto pure esso rosso. Lo apro e comincio a leggere anche questo nuovo foglio rosso:

“non ancora piccola,inutile che apri tutte le porte. tua sorella non. è qui. un altro biglietto:vai nel parco più vicino.

p.s:i biglietti sono 5 brava. ne hai trovati due."

cominciai a correre come una pazza verso il parco. il vestito rosso mi dava fastidio. davvero fastidio,mi fermo e comincio ad armeggiare con il facenti. Tristan mi guarda non capendo e mi faceva pressione.

-sta zitto!-urlo tra le lacrime-hai un coltello?-domando.

-no.-afferma ancora confuso.

ad un tratto vedo una ragazza uscire dal sacchetto di un negozio una pantalone di tuta. le corro incontro e la blocco per le spalle. la madre l'allontana da me spaventata dal mio atteggiamento. chiami Tristano e una volta che fu vicino a me gli presi il borsellino.

-vi offro venti sterline per quel pantalone-affermo.

-ma..ma è mio!-si lamenta la ragazza.

-mia sorella è in mano a uno psicopatico sai quanto me ne frega se è tuo?!-urlo.

-non preoccuparti.-disse la madre quasi tremando-tieni te li regalo.-afferma dandomeli e scappando.

me li metto. pure della mia misura sono! la gente mi guardava scioccata. me ne sbatto e mi levo il vestito rimanendo a petto in fuori. Tristan subito si leva la maglietta e me la mette. che cucciolo e...che fisico!,penso ammirando il suo petto. comincio nuovamente a correre. abbiamo perso trenta minuti che con quelli precedenti sono quarantacinque minuti. troppi. arrivata al parco entro in panico. dov'é il biglietto?dentro o fuori?nella prima o nella seconda entrata?dico a Tristan di dividerci. comincio a correre verso la seconda entrata colpendo qualcuno che andava dalla parte opposta dalla mia. stavo per arrivare alla mia destinazione quando un biglietto appeso ad un albero mi colpisce. torno in dietro e quando sto per prenderlo un ragazzo lo prende prima di me. lo guardo male e lui comincia a ridere cercando di non fatelo prendere. dopo svariati tentativi ne fui stanca e con un pugno nello stomaco e uno in faccia mi prendo il biglietto.

"principessa altri due e hai vinto ma stai perdendo tempo e fra dieci minuti io faccio la prima tortura. vai da h&m e chiedi a Katrin del biglietto. fai con comodo. io inizio la tortura"

stavo per raggiungere Tristan sorpassando il ragazzo a terra con un salto ma lo vedo venire verso di me gli grido di andare a H&M e lui annuisce. comincio a correre nuovamente ma mi sentivo davvero distrutta cominciai a rallentare il passo Tristan se ne accorge e mi tira per la mano. continuiamo a correre e quando arriviamo al negozio comincio a gridare il nome della ragazza. una ragazza dai capelli biondi e gli occhi scuri ci venne in contro con il biglietto in mano. non volli fare domande. predo il biglietto e leggo:

"ora scattata. le scosse elettriche e i tagli mi eccitano tanto.  poi tua sorella è così sexy. prossimo posto:vai nella casa abbandonata dopo casa tua. terza stanza a destra secondo piano."

corriamo a casa mia e le immagini di mia sorella che piange e che soffre mi vengono in mente. apro il garage,prendo la pistola e me la petto nei pantaloni. io e Tristan eravamo distrutti.  ma non avevo intenzione di lasciare mia sorella nelle mani di quello. ordino a Tristan di rimanere a casa ma lui non vuole. finalmente arriviamo in quella casa. apro la porta con un calcio e corro in quella stanza ma il ragazzo mi precede prendendo il biglietto prima di me.

"ecco il penultimo biglietto. vai nella stanza dietro di te."

mi giro di scatto con la pistola in mano e quando apro..

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ecco il capitolo bello luuungo ahah. spero vi piaccia. commentate e votate!vi prego ditemi com'è. notteeeeeeee

Kate Huning.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora