capitolo 22.

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capitolo 22.

ero seduta nel banco che parlavo con Maria e Niall di mio cugino che mi era appena venuto a trovare.

-Kate ho sempre pensato che tuo cugino Ivan fosse figo-ammise Maria ridendo.

-ehi tu devi avere occhi solo per me!-disse Niall.

ad un tratto sentiamo delle urla. corriamo tutti nel corridoio e vediamo Emanuela in piedi con lo sguardo sopra Barbara che era a terra che si toccava la guancia. rissa!!ero eccitatissima di vedere Manu picchiare quella troietta ma appena entrambe se ne andarono dalla parte opposta tutta la mia eccitazione sparì. i giorni passarono e non era successo niente di eccitante appare vedere tutti ridursi l'ultimo giorno per le interrogazioni. io e Maria eravamo uscite con 87 mentre Niall,Liam e Zayn con 85 e infine Louis con 84 mentre Harry con 80 grazie a me. la settimana prima degli esami orali  ogni pomeriggio ci aiutavamo a ripetere una volta io e due lui. tra noi non successe niente di niente. eravamo freddi prima e dopo il fidanzamento?bene,lo siamo ancora dopo l'aiuto reciproco per gli esami.

stavamo scherzando su una panchina del parco vicino casa mia io,Maria,Manu e i loro fidanzati(Niall e Louis) quando due poliziotti in divisa si avvicinarono verso noi. ovviamente Emanuela fece un commento poco castro su quello biondo e Maria invece su quello moro scatenammo la gelosia ai loro fidanzati. sono tutte e due giovani,uno è:alto,snello e muscoloso,capelli corti biondi,occhi grandi e color caramello,labbra sottili di colore rosa e un naso piccolo;l'altro,invece,é:non molto alto,muscoloso,capelli castano scuro corti di lato ma(dai capelli che gli escono da sotto il cappello)lunghi al centro,occhi azzurri,labbra carnose,e con qualche puntiate in viso.

-Kate Huning?-dissero insieme.

-si sono io-dissi alzando la mano.

-devi venire con noi in centrale.-mi ordina il moro.

-si ma perché?-domandai io sotto gli occhi curiosi di tutti.

-dobbiamo parlare di molto -tagliò corto uno di loro.

Maria mi guardò spaventata proprio come Louis,Niall e Manu. arrivata dietro l'angolo con i ragazzi e i poliziotti  dietro  vidi  una macchina della polizia posteggiata davanti l'ingresso del parco. un uomo dal cappello che gli copriva il viso era seduto nel lato guida. dissi di rimanere lì e che sarei tornata presto. il poliziotto biondo mi fece entrare dietro e poi si mise accanto a me. quello moro invece si mise davanti. quando il guidatore si levò il capello sbiancai,il ragazzo biondo vide che il mio umore era appena cambiato,che ero davvero tesa,e mi mise una mano nel ginocchio per calmarmi ma la levò subito dopo. balbettai una domanda che ero già sicura della risposta.

-n..non stiamo andando in centrale vero?..-

lui rise di gusto e spostò la testa da destra a sinistra come segno di negazione. cercai di aprire lo sportello senza risultati però allora il moro m'informò che si apriva solo da fuori. durante il tragitto mi levarono il telefono "per sicurezza"disse il guidatore. il ragazzo biondo cominciò a presentare sé stesso e il biondo,lui si chiama Mike  e l'altro Jack. per tutto il tragitto non fece altro che cercare di farmi ridere e avvolte ci riuscì,lo faceva per i sensi di colpa?forse,non ne ho proprio la più pallida idea. quando quel verme che guidava ci informa che stavamo arrivando una lacrima scese lungo il mio viso senza che io me ne rendessi conto. Mike mi asciugò la lacrima con la sua grande mano ma dovette levata subito visto che il padre gli gridò contro che non doveva toccarmi. abbassammo entrambi il capo ma lui lo rialza quasi subito e senza farsi accorgere dal padre avvicina il piede al mio e fa sbattere delicatamente il suo ginocchio contro il mio. tenni il volto abbassato per tutto il tragitto. il motore dell'auto si spegne e io alzo gli occhi per vedere dove mi trovavo ma niente,solo alberi altissimi ci circondavano e l'unico suono che si sente nell'aria sono le nostre voci e il cinguettio degli uccellini. aveva tirato il mio telefono dietro la ruota posteriore e poi ci passò sopra levando solo il frenammamo. il rumore del mio telefono che si rompeva mi mise i brividi e distolsi lo sguardo. mi condussero in una casetta a due piani di legno che sembra davvero piccolina,fuori c'è una piccola veranda pure essa di legno. entrando un gatto color miele venne a farmi l'efusa lo presi in braccio e cominciai ad accarezzarlo.

-Dio ma sei bellissimo-dissi sorridente.

-ehi mettilo a terra e spostati da lui!-mi urlò il padre dei due giovani.

obedisco,neanche il tempo di allontanarmi che..

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ehi principesse ecco il capitolo spero vi sia piaciuto. mi sembra più lunghetto del solito ma spero vi faccia piacere ahahah. commentate e votate. stasera posto il secondo!questo è in teoria quello di ieri ahahah ok a più tardi!

Kate Huning.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora