Dopo essere entrato Ro ha salutato mio padre con una stretta di mano e lui l'ha guardato storto, scommetto che ha sentito le grida.
Mio padre continua a far saettare lo sguardo da me a Roman.
Mi agito sulla sedia e Ro mi guarda palesemente tranquillo. Sforzo un sorriso e lui gira lo sguardo concentrandosi su altro.
Mamma chiede a mio padre di passarle il formaggio e intanto si abbassa per parlargli all'orecchio. -Avanti, parla, si sentono a disagio.- Sussurra la mamma.
-Ma non so cosa dire.-
-Scusati!- Si alza e sorride.Papà si schiarisce la voce. -Volevo dirvi una cosa.- Dice a me e al ragazzo al mio fianco.
-Papà..- Inizio ma lui mi interrompe.
-Roman, sai già che non mi stai molto simpatico, e la cosa penso sia reciproca... Giusto?-
-Non proprio..- Dice lui.
-Su, non fare il timido. So quanto non mi sopporti quindi... Allora.. Beh, mi volevo scusare con entrambi per i miei comportamenti di questi giorni. Sono stato.. Beh.. Non gentile con entrambi e vi prometto che non succederà più. Non mi intrometterò nella vostra amicizia.-
-Papà non credo che...- Mi interrompe di nuovo.
-Mi sono pentito di quello che ho detto nei confronti di questo ragazzo, perché infondo so che è bravo ed ha la testa apposto.- Sorride a Roman che ricambia imbarazzato.
-Grazie, papà.- Sussurro.
-È mio dovere proteggerti, tesoro, e mi dispiace immensamente di come mi sono comportato.-
-Accetto le sue scuse signor Darkess, mi dispiace di aver trattato male vostra figlia.- Dice Roman rivolto ad entrambi. -E farlo continuamente, ma seriamente non so come comportarmi.- Mi guarda e vedo il suo sguardo dispiaciuto.
-Accettiamo le tue scuse, caro. Lena saprà già quanto sei dispiaciuto e sono sicura che saprà come comportarsi con te.- Mia madre sorride.Continuiamo a mangiare in silenzio.
Ad un certo punto mio padre chiede: -Come va il lavoro, Roman?-
-Bene. Anche se il capo è severo.-
-Capisco. Almeno ti trattano bene?-
-Certo. Più che bene.-
-Mm.. Sono sempre dell'idea però che non faccia per te.-
-Mikael!- Lo rimprovera mia madre.
-Non ho detto niente di male!- Si giustifica.
-Vieni con me, ti devo parlare.- Mia madre si alza buttando il tovagliolo sul tavolo.
-Ma non ho finito di...- Mia madre lo fulmina con lo sguardo, quello che non ammette repliche e mio padre si alza all'istante. -Finirò dopo.-Vanno in salotto e io e Roman rimaniamo da soli.
-Tutto bene?- Gli chiedo.
-Sto bene, non ti scomodare.-
-Cosa intendi?- Lo guardo stranita.
-Sappiamo entrambi che non ti importa di come sto, quindi evita di far finta che ti interessi.- Si prende la testa tra le mani.
-Ma cosa stai dicendo?! Come puoi pensare che non mi interessi?!- Grido.
-Non gridare in questo modo!- Grida lui di rimando.
-Sai Ro, mi hai davvero stancata con i tuoi cambiamenti di umore! Puoi anche andartene, la cena è finita!- Grido e faccio per uscire.
Fa stridere la sedia sul pavimento e mi afferra il braccio. -Aspetta, scusami. Mi dispiace, non volevo.-
-Certo che volevi! Vuoi sempre farmi male, Roman! Con le parole, però, non con le mani come hai fatto con quel ragazzo! Mi hai davvero stancata!- Grido ancora e stacco il braccio dalla sua mano per poi salire le scale mentre i miei genitori mi guardano sbalorditi.Sbatto la porta della mia stanza e inizio a piangere. Mi butto sul letto e scaravento il nostro cuscino dall'altra parte della stanza.
Bussano alla porta. -Lasciami in pace!- Grido piangendo.
-Ehi..- Mia madre entra. -Cos'è successo?- Mi chiede venendo subito ad abbracciarmi.
-Mi ha detto di non scomodarmi, che sappiamo entrambi che non mi interessa nulla di lui!- Singhiozzo.
-Len, piccola mia, perché non gli hai detto cosa provi?-
-Perché lui non prova quello che provo io, mamma.-
-Invece si!-
-Cosa ne sai?- Singhiozzo e mi sciolgo dall'abbraccio.
-Perché me l'ha detto.-
-Quando?-
-Poco fa, di sotto.-
-È ancora di sotto?!-
-Certo, non vuole andarsene se prima non chiarite.-
-Sul serio?- Chiedo guardando il cuscino che giace infondo alla mia stanza.
-Si, tesoro.. Papà se n'è andato dicendomi di farvi riconciliare.-
-Grazie mamma.-
-Lo vado a chiamare, va bene?- Sorride.
-Si..- Ricambio il sorriso e mi asciugo gli occhi.Mia madre esce dalla stanza e subito dopo sento correre sulle scale. Bussano alla porta.
Perché non le ho chiesto cosa le ha detto?
Perché sei troppo agitata e felice del fatto che non se ne sia andato.Si, quella voce insopportabile ha ragione..
Corro a raccogliere il cuscino e mi risiedo sul letto. -Avanti.-
-Posso?- Mi chiede Roman con cautela.
-Certo.-Si avvicina e si siede sul letto.
Ha una sofferenza negli occhi che mi strazia l'anima. Non riesco a sopportare più questa situazione. Gli dirò quello che provo questa sera stessa e anche se riceverò un rifiuto continuerò a sperare di diventare più di migliori amici. Anche se questo mi fa paura.
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Siamo per sempre [Completata]
ChickLitSapevo che sarebbe stato difficile, essendo migliori amici da tanti anni.. Ma speravo che lui non fosse quello che credevo. Pensavo a tante cose quando mi sono messa con lui. Ma non ho pensato alla cosa più importante. Le conseguenze che seguiranno...