Cap. 42

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Mi sveglio alle dieci e mentre prendo il cellulare corro in bagno per cambiarmi.

Noto che ho un audio di Roman. Mando prima un messaggio a Liz e lei mi risponde che è già sveglia.

Ascolto l'audio di Roman mentre mi lavo i denti.

-Len.. Piccola..- Singhiozza. Cosa cavolo?! Avvicino il telefono all'orecchio perché la sua voce è poco più di un sussurro. -Probabilmente stai dormendo. È molto tardi, ma ho chiamato l'ospedale.- Singhiozza ancora e tira su col naso. Mi si attorciglia lo stomaco a sentire quella parola. -Ho parlato con Tyson.- Il dottore della madre. Stava così per sua mamma. -È peggiorata ancora. Dice che peggiora di giorno in giorno. Hanno trovato altre macchie in testa che si stanno espandendo.- Singhiozza più forte. Lo spazzolino mi cade di mano e mi copro la bocca mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime. -Sono maligni. Lena, sono maligni.- Dice con voce spezzata e a me esce un singhiozzo strozzato. -Ho paura, piccola. Ho tanta paura.- Dice e finisce l'audio.

Il suo tono di voce è la cosa più straziante che ho sentito in tutta la mia vita.

Sto piangendo e non me n'ero nemmeno accorta. Liz mi ha detto che sarà pronta tra cinque minuti e io mi affretto a prepararmi.

Corro giù per le scale. I miei stanno facendo colazione e mi guardano straniti.

-Come mai non sei andata a scuola?- Mi chiede papà.
-È domenica, papà.- Dico e la mia voce suona roca. Si dimentica perfino i giorni settimanali ora..
-Tesoro, che è successo? Hai gli occhi molto rossi..- Mi dice la mamma avvicinandosi.
-Sto bene. Ve ne parlerò quando torno, ora devo andare.-

Esco di casa proprio mentre la madre di Liz mette in moto l'auto per accompagnarci. Salgo in macchina e Liz mi guarda dallo specchietto.

-Che faccia da cadavere, che t'è successo?- Mi chiede con la sua solita delicatezza.
-Mi sono svegliata male.- Le dico sperando che finisca con le domande.
-Lena, cara. Dove devo portarvi?- Ci chiede sua madre.

Per fortuna non è una di quelle madri che fanno mille domande, come la mia.

-In farmacia.-
-E perché? Ti senti male?- Chiede guardandomi.
-No. È che ho finito le pastiglie per il ciclo e devo andare a comprarle.- Mento.
-Ah, capisco..- Sorride. -Stai attenta, Len, quelle pillole a volte servono a poco per quello che sono state create.-
-Cosa intendi, Julia?-
-Le pillole. A volte non funzionano. E nemmeno quei cosi. A volte si bucano e puff, un bambino!- Dice.
-Mamma, ti pare il caso?! Che argomenti fai?!- Grida Liz guardandosi intorno. Se potesse si butterebbe fuori dalla macchina in corsa, come me.
-Sono argomenti normali. E siamo tra donne. Non c'è niente di così orribile a parlarne. Giusto, Lena?- Mi guarda e sorride.
-Si..- Dico distratta perché sto scrivendo un messaggio a Roman. "Ti prego, stai tranquillo. Andrà tutto bene. Ti amo. Oggi l'andremo a trovare. Non avere paura, ci sono io con te." Lo invio e poi torno con la conversazione. -Ma preferirei che non ne facessi parola con i miei.-
-Assolutamente no. Tranquilla. Puoi dire a mia figlia che può parlarmi liberamente del suo ragazzo?-
-Mamma!- Strilla Liz rossa in viso.
-Avanti.. Paul è un bravo ragazzo, l'ho capito e non è niente male.- Dice facendole l'occhiolino.

Ferma la macchina davanti alla farmacia e scendo, mentre Liz rimane dentro con lei.

Entro ed esco alla velocità della luce.

Per il viaggio di ritorno Liz continua ad essere bordeaux e sua madre la stuzzica con frecciatine strane. Roman non mi ha risposto, e spero che stia bene.

Torniamo a casa e mi fiondo a prendere la pillola.

-Tesoro, ci vuoi dire cos'è successo, prima?- Mi chiede la mamma.
-Si tratta di Roman, mamma.- Sbuffo e mi siedo sul divano, accanto a lei.
-Eh, figurati! Cos'ha fatto questa volta quel ragazzo?!- Chiede papà, seduto in poltrona, irritato.
-Niente, papà. Non ha fatto niente.-
-E quindi, cos'è successo?- Insiste mia madre.
-La mamma di Roman peggiora di giorno in giorno. E lui sta malissimo, ha paura. E.. Io ho paura per lui.- Gli occhi mi si riempiono di lacrime di nuovo.
-Mi dispiace tanto, tesoro.- La mamma mi abbraccia.
-Cosa vuol dire che peggiora?-
-Peggiora, papà. Hanno trovato altre macchie, in testa e sono maligne.- Dico singhiozzando.
-Mi dispiace, tesoro.- Dice papà. Richiudendo il giornale che stava leggendo.
-Non riuscirà ad andarsene sapendo che sua madre è qua da sola.- Dico sovrappensiero.
-Non può non andarsene! È un'opportunità unica per lui!- Esclama mio padre.
-Ma che ti prende?!- Lo riprende la mamma.
-Papà, stai scherzando, vero? Come può andarsene lasciando sua madre qua? Da sola. Sapendo che da un giorno all'altro potrebbe non esserci più? Come ti viene in mente?!- Strillo.
-Non ho detto questo.-
-Si, invece. È quello che hai detto, papà.- Grido e corro di sopra.

Mi chiudo in camera mentre sento i miei che litigano per l'ennesima volta per colpa del poco tatto di mio padre.

Come può dire che deve andarsene quando sua madre sta lottando per rimanere in questo mondo? Come fa a dire una cosa del genere? Che razza di persona è?!
È pur sempre tuo padre, Lena. Dovresti trattarlo con rispetto.

Mi riprende la solita voce.

Tu tratteresti con rispetto tuo padre se farebbe di tutto pur di allontanarti dell'unità ragione che hai per vivere, vocetta odiosa?
Beh..
Allora sta zitta per una volta e lascia vuota la mia testa che ha già troppe cose a cui pensare!

Prendo il telefono e chiedo a Roman se vuole andare prima.

Mi risponde qualche minuto dopo.

"Non lo so. Mi dispiace di averti disturbata ieri sera. 😔"
"Piccolo, non mi hai disturbata affatto, anzi, perdonami che non ero sveglia per risponderti subito. 😕"
"No, non ti preoccupare. Comunque se vuoi andiamo tra mezz'ora.. 🙃"
"Certo.☺️"
"Sei già andata?👉👈"
"In farmacia? ➕"
"Si."
"Si, sono andata con Liz. E sua madre. Non ti dico quante ne ha dette. Sia a me che a Liz. Ha detto che ne le pillole ne i cosi sono così sicuri. Che vergogna! 🙈"
"😂 Piccola, non è poi così tanto vergognoso. Sono cose che si dicono di continuo.."
"Uuh, tantissimo. È l'argomento del giorno, guarda!🤦🏼" Mi metto a ridere.
"Ovvio. 😂 Ci vediamo dopo, piccola. Mangia qualcosa, vengo a prenderti tra mezz'oretta. Ti amo. 😘❤️"
"Okay. Anche tu. 🍌 Ti amo anche io. 😘❤️"
"Piccola, ma che cibo metti?! Vuoi provocarmi già prima che ti vedo?! 😨😂"
Riguardo il messaggio che ho appena inviato e arrossisco. "No, stupido! Non volevo mettere quello! 🍝 ⬅️ Ecco.. Era questo. 🙈 Sempre il solito pervertito! 😝"
"Sei tu che metti le banane dopo che parli di pillole anticoncezionali e preservativi. 😌😂"
"Cretino! Sbrigati invece di scrivermi che ho voglia di stringerti tra le mie braccia! ❤️"
"😍 E io ho voglia di baciarti. Fino a finire l'ossigeno.😘"
"È impossibile che mi fai finire l'ossigeno.. 😌"
"E perché? 😘"
"Perché il mio ossigeno lo starò baciando. ❤️"
"Dio, ma quanto cazzo ti amo?! 😍😍😍😍😘😘❤️"
"Io di più. ❤️" Sorrido come un ebete.
"Sarò da te tra dieci minuti e rimarrai con me per tutto il pomeriggio, chiaro? 😠"
"Si, capo! 🙆"
"😂 A dopo, amore. ❤️😘"
"A dopo, piccolo. ❤️"

Corro a cambiarmi e scendo le scale. Mi faccio un panino al volo ed esco. Mi siedo sul dondolo davanti casa e lo aspetto mentre Liz mi fa gesti dal suo balcone. Rido perché si sbraccia e fa l'alfabeto muto. "Prima o poi ucciderò mia madre" dice con le dita. Rido e le rispondo, sempre con le dita: "Senza di lei non ti avrei conosciuta e non avresti conosciuto Paul."

Rido e lei mi fa un gestaccio mentre arriva Roman. Faccio un respiro profondo ed entro nella sua auto che profuma di lui e mi convinco che spruzza davvero il suo profumo qua dentro... Altrimenti non si spiega, porca miseria!

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